Il Counselor, la professione del futuro
Il Counselor tra le professioni del futuro. A dirlo non è REICO, ma il Sole 24 ore, che nell’individuare i cinque profili professionali più richiesti dei prossimi anni cita proprio i Counselor. Secondo quanto si legge nell’articolo, diventare Counselor “è riscoprire sé stessi e mettersi al servizio del prossimo, sapersi ascoltare profondamente per guidare l’altro e trovare nel concreto strategie e soluzioni per permettere a ognuno di comprendere le situazioni, mediare e raggiungere i propri obiettivi”. Vediamo, un po' più nel dettaglio, cosa significa svolgere questa professione.
Innanzitutto, il Counseling è un’attività professionale ai sensi della legge 4/2013 esercitata in Italia da oltre venti anni. In Gran Bretagna muove i primi passi negli anni ‘20/’30, mentre negli Stati Uniti gli inizi risalgono alla fine della Seconda Guerra Mondiale, quando venne utilizzato il Counseling per reinserire i veterani della guerra nella quotidianità della vita ‘normale’.
Come mai esiste una figura professionale del genere?
>> Nuove professioni per nuovi bisogni
Quella del Counselor è una delle nuove professioni che rispondono ai bisogni di una società in continuo cambiamento, dove le persone chiedono insistentemente di avere opportunità di rivedere le proprie scelte nell’ambito privato e in quello professionale. Nello studio di un Counselor le persone trovano uno spazio di ascolto e di sostegno specialmente nelle fasi di passaggio della vita quando ci sono decisioni da prendere, scelte da fare, soluzioni nuove da trovare. Il Counselor opera sul piano motivazionale, comunicativo, esistenziale, sociologico, filosofico e antropologico.
Senza sostituirsi al suo cliente, il Counselor non dà consigli perché non ha soluzioni preconfezionate da dare. Accompagna, invece, il cliente nell’esplorare le possibili alternative, lo sostiene nel valutare le scelte, lo affianca nella riscoperta delle sue risorse.
Come si svolge l’attività?
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>> Breve e mirata
Si realizza in incontri a cadenza settimanale, che si svolgono in un arco di tempo limitato (entro i 4 mesi), lungo un percorso breve, mirato e circoscritto, finalizzato al raggiungimento dell’obiettivo desiderato dal cliente e concordato con il Counselor.
Qualche esempio concreto. Le persone si rivolgono ad un Counselor quando arriva il momento di decidere se lasciare una relazione amorosa, se accettare o meno un trasferimento, come affrontare l’incertezza di un figlio nel percorso di studi, come migliorare una situazione conflittuale nel team di lavoro, come comunicare in famiglia una brutta notizia che cambierà la vita. Le persone hanno bisogno di un posto dove si sentano libere di esprimere il proprio pensiero e stato d’animo senza sentirsi giudicate né etichettate: il Counselor ha le competenze e gli strumenti per accoglierle e sostenerle affinché ritrovino le capacità e le risorse per guidare la propria vita.
Talvolta, si tratta di cambiamenti che riguardano noi stessi e allora si parte dai primi passi: iniziare a dire qualche no, esprimere il proprio pensiero nelle relazioni, migliorare la propria assertività, aumentare il senso di autoefficacia per sentirsi in grado di poter prendere in mano la propria vita, imparare a gestire il tempo. Obiettivi questi che sono imprescindibili per il benessere della persona, con effetti anche sul benessere della collettività in cui è inserita, perché una persona che impara a prendersi cura di sé è una persona meno aggressiva nei confronti degli altri ed è più collaborativa nel raggiungimento di obiettivi comuni.
Come si riconosce la qualità di un/una Counselor?
Occorre accennare ad un po' di burocrazia. Per riconoscere la qualità di un Counselor bisogna, innanzitutto, verificare che sia iscritto ad una associazione professionale e che abbia l’attestato di qualità e qualificazione professionale in corso di validità. Ciò significa che il professionista non esercita in modo autoreferenziale, al contrario condivide regolamenti e codice etico deontologico per lo svolgimento della professione e per la sua formazione permanente. Ci si può rivolgere allo sportello del consumatore attivo sul sito dell’associazione professionale di riferimento per verificare i requisiti del professionista. Un altro elemento distintivo è il contratto che il professionista rilascia: verificare che sia ben esplicitato in cosa consiste il percorso di Counseling, come si svolge, dove, per quanto tempo, a quali costi. Infine, verificare di ricevere dal professionista l’informativa sul trattamento dei dati e che vi faccia firmare il consenso allo stesso.
Dopo aver spiegato chi è il professionista Counselor e come svolge la sua attività, alla fine ritengo che la testimonianza più autorevole della efficacia dei percorsi di Counseling sia proprio quella dei clienti. Nella mia esperienza, già dopo i primi incontri, le persone iniziano a spostare la loro attenzione dal problema che hanno portato a come pensano di risolverlo, con un atteggiamento proattivo, con la concreta intenzione di darsi da fare, con una luce negli occhi che dice tutta la loro voglia di cambiare. Assumendosene l’onere, si intende.
Sono arrivati con un problema che sembrava averli impantanati, si sono messi in discussione, talvolta anche fermati ma solo per un po’, perché non sono soli, c’è un professionista che li accoglie senza giudicarli. E quella presenza rispettosa e accogliente del Counselor, li sostiene nel riprendere il percorso verso l’obiettivo desiderato. Provo una grande ammirazione per le persone che vengono a fare percorsi di Counseling. Vengono a faticare sì, a mettersi in discussione sì, tanta è la determinazione che hanno nel voler raggiungere il cambiamento desiderato. E per me è un grande privilegio essere scelta come la loro Counselor.
docente presso Ministero Istruzione, Universita' e Ricerca
1 annoConfermo! Personale esperienza. Grande professionista
Counselor presso ASPIC Toscana
2 anniMolto utile. Ho preso molti spunti per la mia presentazione sul Counseling in un'associazione di cui sono socia. Grazie e auguri
Professional Counselor
2 anniIl Counselor tra le professioni del futuro.
Mentore, Marketer, Matto. (M³) Amo far prendere consapevolezza di sé e Accelerare la Carriera dei Marketers Solopreneur, senza fare pippe mentali🧠 Ricordati che sei OK, Be Futtitindiers. FUTTITINDI e Fai ☮️
2 anniSpero che il counseling dei counselor venga sempre più divulgato. In questi 10 anni ho assistito a troppe confusioni tra counselor e psicoterapeuti/counselor. Se dobbiamo essere riconoscibili e posizionarci come professionisti, bisogna iniziare a chiarire i confini e a prenderci le responsabilità di creare una nuova realtà dove non ci sono confusioni, altrimenti credo che le associazioni di categoria dei counselor siano ancora con il "vecchio stampo"
Co-Founder Camelot Institute of Human Interactions. Consulente HR, Formatore soft skill, Psicologa clinica OPL28454, Counselor Supervisore
2 anniBell’articolo, molto chiaro.