Il futuro dell'entertainment: siamo pronti?

Il futuro dell'entertainment: siamo pronti?

La rivoluzione digitale sta influenzando profondamente l'industria dei media, dell'intrattenimento e della pubblicità: i consumatori di oggi guardano, condividono e ascoltano più contenuti online che mai e si aspettano un accesso immediato e costante da una moltitudine di dispositivi tecnologici. Attualmente non c'è più separazione tra la tv, il cellulare o il computer: ci troviamo di fronte a un mondo fluido e iperconnesso, in cui è possibile consumare gli stessi contenuti su diverse piattaforme, grazie all'infinita quantità di dati da cui attingere.

Netflix è il simbolo contemporaneo del cambiamento radicale nel fruire di contenuti d'intrattenimento: con un bacino di utenti stimato di oltre 110 milioni e una crescita esponenziale del proprio bilancio annuale, ha superato recentemente anche il valore economico della Disney, l'industria dell'entertainment per eccellenza.

Il punto di forza di Netflix è sicuramente l'innovativa esperienza d'uso: ai contenuti di qualità è abbinata la capacità del sistema di mettere in contatto più dispositivi e di personalizzare l'offerta indicizzando i nostri gusti e rendendo semplice la ricerca di ciò che potrebbe interessarci.

L'impatto dell'innovazione digitale non ha confini, soprattutto se pensiamo all'intelligenza artificiale "creativache potrà essere in grado di generare "storie" cinematografiche grazie agli algoritmi, cimentandosi in un'attività tipicamente umana come quella dello storytelling. Infatti, come si legge dal report annuale di previsioni tecnologiche elaborato da AT&T Foundry, Ericsonn e Rocket Space "The Future of Entertainment", società come Google stanno lavorando per generare intelligenze digitali capaci di elaborare trame di film basandosi sui migliori risultati al box office. Progetti come "Watson" di IBM invece sono in grado di editare un trailer in meno di 24 ore, a differenza delle tempistiche attuali che si attestano su svariati giorni, riconoscendo i momenti più emozionanti e coinvolgenti del video attraverso l'analisi delle espressioni degli spettatori.

Il coinvolgimento completo dell'utente rimane sempre uno degli obiettivi della ricerca nel campo dell'entertainment digitale: la realtà virtuale, un tempo solo un sogno lontano riferito a scenari futuristici, adesso comincia a entrare nella nostra sfera quotidiana. Tra le più avanzate del momento, la piattaforma LIVELIKEVR è progettata per vivere lo sport in modo immersivo: è dotata di un Oculus di ultima generazione che, connettendosi in streaming agli eventi sportivi, permette di immergersi completamente nello sport e di dialogare con degli avatar personalizzabili.

Oltre Siri, Cortana e Google Home, l'assistente personale virtualeè un altro trend del futuro su cui vale la pena soffermarsi. Uno dei fenomeni più chiacchierati del momento è la giapponese Gatebox, progettata da Taro Minoboshi, già designer della Konami. Gatebox è una scatola contenente un robot ologramma, chiamata Hazuma Hikari, dotata di voce, sensibilità all'ambiente circostante e movimento, in grado di interagire in modo quasi umano con il proprietario sia in casa sia fuori casa, badando all'ambiente domestico in caso di viaggi o assenze prolungate. Ed è proprio il Giappone il luogo da cui provengono le innovazioni più pionieristiche: con le Olimpiadi di Tokyo 2020 alle porte, il Paese sta affrontando la grande sfida di poter offrire ai turisti i servizi migliori possibili. Si prospettano taxi robot e ologrammi come guide turistiche, per un concetto di ospitalità 4.0 in linea con la cultura digitale all'avanguardia che contraddistingue il Giappone.

Le serie tv stanno diventando dei veri e propri show seguiti a livello globale, non solo per le trame avvincenti ma anche per gli innovativi format proposti, soprattutto se pensiamo all'advertising e al marketing. Pensiamo alla premiere dell'ultima stagione di Trono di Spade: pubblicità modellata per ogni tipo di social e piattaforma, guerrilla marketing, trailer innovativi e proiezioni in diretta mondiale nelle maggiori piazze e cinema delle grandi città. Queste tecniche innovative di promozione di contenuti applicate alle serie tv sono spartiacque sull'approccio del futuro nei confronti dello showbiz, sempre più adattato ai gusti del pubblico e alla creazione di momenti unici ed emotivamente coinvolgenti.

Ritorniamo alle emozioni umane quale grande incognita per la tecnologia e stimolo per il futuro delle innovazioni tecnologiche. C'è una branca dello studio dell'intelligenza artificiale, detta "affective computing", che si propone di realizzare calcolatori in grado di riconoscere ed esprimere emozioni. Startup come "BeyondVerbal" progettano dispositivi indossabili capaci di intercettare l'umore dell'utente, le sue sensazioni ed emozioni in base al tono della voce, riconoscendo gli impercettibili cambiamenti emozionali veicolati dalle parole. Lo scopo di questo genere di innovazioni è di creare connessioni tra l'ambiente e la persona: ad esempio, in un futuro prossimo, nella nostra casa la musica si adatterà al nostro umore senza dover neanche utilizzare lo smartphone oppure vedremo annunci pubblicitari segmentati su quello di cui abbiamo bisogno in quello specifico momento, come l'acquisto in un click di una bevanda energetica dopo aver fatto sport.

La prospettiva offerta da questi spunti sul futuro dell'entertainment ci lascia immaginare un mondo in cui il benessere del consumatore sarà l'obiettivo principale delle ricerche tecnologiche; quindi, non un futuro dominato dalle intelligenze artificiali ma la tecnologia modellata su di noi e i nostri desideri ed esigenze, per godere del nostro tempo libero in modo ancora più fluido e soddisfacente.

*Articolo pubblicato su Huffington Post italia - link ad articolo

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate