Il tempo trasforma le persone, la fatalità le fa incontrare e perdere. A volte per sempre.

Il tempo trasforma le persone, la fatalità le fa incontrare e perdere. A volte per sempre.

C’è un limite che rende inaccessibile il dolore degli altri. Lo sa bene Mario che si occupa di Gimbo, un ragazzo disabile di cui deve interpretare i bisogni e le volontà, lo sanno tutti quelli che conoscono Claudia, la ragazza dagli occhi grandi, bellissima, desiderata e poi sbalzata tra quelli che il tempo rende irriconoscibili. Acari, edizioni Neo, di Giampaolo Rugo è un intreccio di occasioni di andare a fondo e di lasciare un segno che i personaggi tentano, scoprendo però anche cosa siano le illusioni e l’indifferenza.

A legare tutte le vicende è Claudia, la sua parabola, la trasformazione del suo corpo, la salvezza a cui è arrivata e la banalità da cui alla fine è travolta. Claudia vende aspirapolveri, ma di quelli speciali che puliscono i materassi dagli acari, stupisce tutti quando dimostra con quale noncuranza le persone dormano senza sapere, senza vedere cosa si nasconde sotto i loro corpi. Nelle storie di Acari, ciascuno non vede e non è stato visto a sua volta, ha praticato il silenzio e lo ha ricevuto in modo sferzante: un’equità di fondo mette tutti nelle condizioni di vivere, alternativamente, un ruolo e anche il suo contrario nel corso della vita. Nessuna posizione è per sempre, nessuna conquista è definitiva, in un attimo si è già dall’altra parte, dalla luce all’ombra, come Claudia.

Claudia frequenta Aldo che non vede quanto lei abbia bisogno di sentirsi coppia, di avere almeno una foto insieme. Ma anche Claudia è stata incapace di accorgersi, un tempo, di Mario che a scuola la scrutava in silenzio e l’avrebbe voluta. Mario si dedica agli altri, al mistero di giovani piegati dalla malattia e comprende che per nessuno esistono scelte libere: “il libero arbitrio di cui tutti cianciano, è solo la possibilità di scelta tra le poche opzioni che la vita ci permette”. Così è per Mario, per Gimbo costretto a pochi movimenti su una sedia rotelle, così per Claudia e per Aldo. Ma tutti covano un mistero dentro che rende impossibile arrivare troppo vicini: “ognuno può nascondersi in un punto dell’anima agli altri sconosciuto, in un luogo immaginario dove nessuno potrà mai trovarlo. Questo pensiero consolatorio diventa, oggi, il suo contrario: come può esserci comunanza, amore, se una parte di noi può sottrarsi all’incontro con l’altro?”

È quella comunanza che Claudia cercava con Aldo ma che da ragazza non aveva saputo creare, è quell’incontro che a Mario liceale era sfuggito e che, per una brutale fatalità, negherà a Claudia.

Giampaolo Rugo presenta Acari, edizioni Neo, venerdì 11 giugno alle 18 per la rassegna Autori a corte. Dialoga con l’autore Riccarda Dalbuoni.  

https://www.riccardadalbuoni.it/

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