Insegnanti vs Studenti - Una guerra che non s'ha da fare!

Di Demetrio Costantino

Lì, 05 Dicembre 2020


“Nel mentre del cammìn dell’Alumni vita,

innanzi si trovò all’Oscuro Maturato,

sicchè, tra la classe ammutolita,

uscì disarme a prestàr al fosco interrogato.”

(Che il Sommo mi perdoni per questa “giocosa” trasposizione!)


  Mi rivolgo ad Insegnanti, Professori e Maestri, e per brevità citerò solamente “Insegnanti”, o “Insegnante”, racchiudendo in essi tutta la Categoria “Insegnatoria” … di ogni sesso e genere… uomini e donne… “vari ed eventuali” compresi. E per essere più specifico… parliamo di Scuola… Alunni, o Studenti che dir si voglia, inclusi.


  Non possiamo negare il fatto d’essere stati anche noi Alunni e, come la maggior parte dei giovani d’oggi, anche molti di noi andarono a Scuola “mal volentieri”, obbligati da una parte, dai ceffoni di mamma o papà, e dalla Legge dall’altra, ma quello che ci rese “sopportabile” lo “strazio scolastico”, fu proprio il ritrovarsi ogni giorno con i propri simili, coetanei con cui poi giocare, divertirsi, confrontarsi, scambiarsi pareri e opinioni, pensieri che, a volte, neanche ai nostri genitori avemmo la forza o il coraggio di confessare… ma al suonare della campanella… tutti in classe! Confortati inconsciamente nello stare tutti insieme in una stessa Aula, sostenendoci a vicenda con la sola presenza nell’affrontare l’Insegnante, reo oppressore della nostra giovanile felicità.

  Sì, va bene… tutti noi abbiamo avuto almeno un Insegnante “preferito”, considerato, più che una Persona, un amico, un compagno “maturo” che ci rese quasi piacevole, o comunque sopportabile, nell’andare a scuola solo per restare attenti alla sua Lezione… o a lui/lei stesso/a.

  Non credo che oggi le cose siano molto cambiate… o almeno lo erano!

  Purtroppo, a cambiare invece le famose “carte in tavola” ci si è messa in mezzo questa Covid19… malattia che ha stravolto il “trantran quotidiano” di noi tutti, ma la voglia, il bisogno giovanile di stare coi propri coetanei, questo no, non è cambiato, anzi: sento spesso giovani lamentarsi, sbuffare nell’essere costretti a casa, ipnotizzati davanti ad uno schermo a fissare il “bieco” Insegnante, chiusi magari nella propria stanzetta per non essere “spiati” dal genitore preso invece dal Lavoro in Rete… giovani studenti lamentarsi quando, nel momento culmine della lezione o verifica, cade o si interrompe la linea vanificando tutti i loro sforzi preparatori… studenti imprecare e sfogarsi coi genitori dopo essere stati penalizzati nel compito perché consegnato in ritardo “a causa del traffico” o dalla lentezza del proprio “strumento specifico” … alunni costretti, magari, ad andare dallo psicologo perché si ritengono “stupidi” quando invece è l’Insegnante che non presta loro la dovuta attenzione rispondendo alle loro giustificate domande.

  Non vi è mai capitato che il figlio/a, preso da una “isteria piangente” il giorno della verifica corra disperato/a dalla madre perché “non va il wifi”, o collegamento, e vedendo l’approssimarsi della verifica, questa chiami il marito che, nel suo mondo dei sogni, non sente squillare il “citofono” in tasca… al che la madre, vedendo il figlio/a sempre più disperato della mancata partecipazione, inizia a sbottare tuonando minacciosa di chiamare i Carabinieri, l’Esercito, il Ministero e tutti gli Arcangeli dell’Universo… per tornare a rilassarsi appena il figlio/a semplicemente “ripristina il collegamento”!?

  Io rido… ma so che a qualcuno di voi è capitato!

  Insegnare… non è facile! Non è da tutti… e non è per tutti!

  Anche l’essere Studente comporta le sue “difficoltà di apprendistato”, ma almeno l’Insegnante ha la certezza che i propri Alunni e/o Studenti riempiano l’aula, restando, volenti o nolenti, in trepidante attesa del suo “nutriente verbo”. In classe sarebbe stato tutto più facile: lo studente alza la mano… l’Insegnate appena possibile ascolta ciò che il suo “discepolo” ha da dire o da chiedere con la speranza che sia almeno pertinente al caso, ma comunque, essendo a pochi passi uno dall’altro, c’è un sano, rapido e diretto “confronto” … nessuna “lentezza o latenza di Rete” si interpone tra i due “contendenti” e la “relazione interpersonale” può volgere a compimento, interrotta soltanto dal suono della “campanella liberatoria”.

  Fermi tutti! Lo so… ma nonostante tutto, qualche Insegnante, a modo suo, se ne approfitta di questa “separazione forzata” nel connubio Alunno/Insegnante, e avendo anch’esso/essa uno o più “Studenti Preferiti”, declina le dovute attenzioni al resto della classe e prosegue imperterrito la lezione evitando perfino le domande o richieste dei suoi Alunni in difficoltà.

  Siamo tutti stressati! Ma questo non deve prevaricare il fatto che il compito più importante nella “vita studentesca” è proprio quello dell’Insegnante! Se da un lato gli Alunni sono “costretti” ad imparare, e al giorno d’oggi ci auguriamo che riescano nel minor tempo possibile, dall’altro gli Insegnanti hanno l’obbligo morale di seguire i propri Studenti senza preferenze, e col sorriso sulle labbra ripetere cento, mille volte la lezione… e se uno studente dovesse rimanere indietro, non mortificarlo ignorandolo e proseguendo la lezione col resto della classe! Ovviamente a tutto c’è un limite… ai miei tempi non esisteva, ora ci dovrebbe essere l’Insegnate di Sostegno… e così deleghiamo a lui/lei i casi più difficili o disperati. Ma allora che ci sta a fare l’Insegnante di Ruolo!? A “dirigere il traffico” !?

  Scherzi a parte, abbiatene cura dei vostri Alunni perché avete il loro futuro nelle vostre “mani”!

  Lo abbiamo visto tutti che, al giorno d’oggi, i giovani sono più portati ad apprendere velocemente le nuove tecnologie… ragazzi di dieci anni usare il tablet o lo smartphone meglio del genitore laureato… e quante volte ci è capitato di chiedere al figlio o al nipote di “metterci a posto il cellulare” o lo stesso computer… nel vederli scriversi e mandarsi messaggini tra loro, paragonarli a “piccoli prestidigitatori”! … Approfittatene!

  Viviamo nella “Era delle Telecomunicazioni" ... i “lontani” son sempre più vicini, mentre i “vicini” son spesso, troppo spesso, più “lontani”, ma che almeno il “Collegamento” Insegnante-Alunno funzioni a dovere: che sia stabile, veloce e sicuro. Dove sono i Tecnici!? Ops… non esistono più… ora ci sono gli “Ingegneri”! (Senza offese per nessuno ovviamente!)

  Purtroppo, se da un lato i giovani riescono ad adeguarsi più velocemente alle nuove tecnologie, dall’altro è richiesto anche a voi Insegnanti l’adattamento alle “nuove velocità” … al “nuovo stato”, ma in qualità di Insegnanti, avete il privilegio nell’indirizzare i vostri Alunni nel giusto Verso, più dei genitori stessi; in questo difficile momento, più che “reinventarvi”, col tempo questo arriverà per tutti, vi si chiede di restare accanto ai vostri Alunni, i vostri Studenti… ma tutti, nessuno escluso! In questa “Epoca Digitale”, in un secondo si fa presto a perdere migliaia se non miliardi di informazioni… e in un “click”, l’Alunno ha perso completamente la propria autostima: poi i genitori chiamano lo Psicologo, lo affiancano ad un Tutor, passano all’Insegnante di Sostegno e così via!

  Una volta si facevano gli incontri Insegnanti-Genitori… quanto!? Ad ogni fine quadrimestre? Una o due volte l’anno!?

  Oggi non ha più senso! Basta un “click” e potete fare anche una videochiamata di gruppo ai genitori interessati! Ma ogni giorno, se necessario!

  D’altro canto, sono d’accordo con voi quando dite che anche i genitori devono interessarsi ai progressi scolastici del proprio figliolo/a, ma oggi, proprio grazie alle nuove tecnologie, i genitori potrebbero conoscere l’andamento scolastico del proprio figlio/a giornalmente… settimanalmente… mensilmente… parlando e discutendo con l’Insegnante, “Medico Formativo” dell’Alunno, ma senza aspettare a fine anno che il figlio/a cada in depressione e commetta poi qualche sciocchezza perché, ad esempio, l’Insegnante gli ha tolto ingiustificatamente mezzo punto, abbassandogli la media in pagella!

Alt! Un momento! Li sento i vostri “boffonchiamenti” … ma un conto è vedere il mero e freddo “numero” raffigurato in una tabella visualizzata sul display del vostro PC, Notebook o smartphone che sia, un altro invece è “colloquiare” con l’Insegnante alle prime avvisaglie di “pericolo”!

  Apriamo una parentesi: il Registro Elettronico on line, o Registro di Classe se preferite. E’ ormai da diversi anni che è stato introdotto per Legge, l’obbligo del Registro Elettronico, ma perché allora sento Alunni e/o Studenti lamentarsi perché dopo cinque giorni o più, l’Insegnante non ha ancora “registrato” il voto di un tal compito o interrogazione!? Perché gli Alunni sono costretti a telefonarsi tra loro quando sul registro non compaiono registrati i compiti da fare!? Perché gli Alunni devono scoprire alle otto di sera, quali sono i compiti per il giorno dopo!? Per non parlare di quando l’Insegnante arriva a scriverli sul Registro di Classe ma la domenica pomeriggio per il lunedì!!

  Se il Registro Elettronico, o Registro di Classe se preferite, lo usassero tutti quanti senza troppi “prolungamenti temporali” evitando “ignobili furberie”, sarebbe già un bel passo avanti, ma ripeto: leggere o vedere un numero stampato, che sia su carta o a video, non è la stessa cosa che informarsi direttamente dall’Insegnante… fosse anche in una materia sola!

  Visto che stiamo parlando di Registro e di numeri, parliamo anche del “Voto in Condotta”, ammesso che esista ancora, ma se parliamo di Condotta, e considerato il “distanziamento”, come fa l’Insegnante a giudicare l’Alunno se questi mette un pezzo di scotch trasparente sulla videocamera del proprio PC o Notebook!? (E Genitori ed Insegnanti ne sono al corrente!!!) Come fa, l’Insegnante, a giudicare i suoi Alunni, quando invece a causa di “problemi tecnici esterni”, entrambe non possono relazionarsi al meglio!? Ma… siamo a Scuola o stiamo giocando a Battaglia Navale!?

  Non stupiamoci se a fine anno, avendo perso il “contatto” col proprio Alunno, l’Insegnante è costretto a soffermarsi solamente sui “biechi” numeri!

  Alunni e Insegnanti devono tornare a “lavorare insieme” serenamente, e senza lasciare indietro nessuno!

  Se è giusto che gli Insegnanti pretendano dalla Scuola il miglior “collegamento” e i migliori “Strumenti” verso i propri Studenti, sono sicuro che anche i genitori assicurino, o cerchino di farlo, al proprio figlio/a la migliore “connessione” alla Scuola stessa… all’Insegnante!

  Se è vero che ogni “rapporto interpersonale” è basato sulla “comunicazione” … vediamo di comunicare! Non è tutto “rose e fiori”! Anche voi Insegnanti avrete, penso, le vostre difficoltà… comunicate le vostre… vi stupireste nel sentire le risposte dai vostri stessi Studenti!

  Lungi da me nel fare la “predica” a nessuno… non sono un Insegnante e non saprei esserlo, ma sono stato Studente, e oggi vedo i Nuovi Studenti con le loro difficoltà e non posso tacere… non posso tacere proprio perché viviamo in un momento difficile! Non so se “tutto andrà bene”! Non ho la “sfera di cristallo” … ma lo auguro a tutti!

  Per quanto possa sembrare strano, ma in molti giovani c’è la voglia di imparare… quella sana e giustificata “avidità” nel cercare di capire, conoscere… assimilare quante più informazioni possibili… e con le nuove tecnologie hanno i mezzi per farlo… ma allora vediamo di “indirizzarli” sul giusto Cammino, nella giusta Direzione… e col giusto Spirito!

  Caro Insegnante… ritrova la Pazienza… l’Umiltà… ritrova la Saggezza che come ogni Madre, da tempo immemore riversa sui propri figli punendoli solo quando e dove occorre, ma che li premia anche col solo calore del suo cuore esternandolo con un semplice sorriso, con una singola carezza.

  “Fosse così facile” … direte voi! Ma almeno provateci! Almeno non siate “burberi” o “scontrosi” … perché tutti gli Alunni hanno il diritto di imparare… ognuno coi propri tempi e metodi! A voi sta illuminare il loro cammino!

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