Lo sport e i bambini
Occuparsi dei più piccoli è prendersi cura della società del futuro.
Lo sport quando fatto con competenza può contribuire alla formazione degli adulti di domani. Una politica in questo senso è quantomai auspicabile per la crescita di una società del benessere e non di una società del consumismo.
L’invito è a tutte le persone capaci di dare il proprio contributo per una politica dello sport che parta dai bimbi e cresca con loro
Ci scandalizziamo giustamente per le continue violenze subite dai congiuntivi, per la scarsa cultura storica, per la mancanza assoluta di educazione civica e generica.
Siamo a ragione preoccupati per l’adeguamento al ribasso dei valori e del rispetto per la vita e per la natura.
Contemporaneamente un’altra carestia, che è sotto gli occhi di tutti, non sembra essere ugualmente denunciata: l’impoverimento delle abilità motorie, definito anche “analfabetismo motorio”.
Ragazzi che non riescono a coordinate braccia e gambe durante una corsa, che non sono in grado di eseguire una capovolta, che non riescono ad afferrare un oggetto al volo, che hanno il fiatone dopo una scala e che non praticano alcuna attività sportiva..
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Sullo sfondo una scuola che ancora non prevede l’insegnante di scienze motorie nei cicli che più ne avrebbero bisogno: asilo (scuola dell’infanzia) ed elementari (scuola primaria).
La scienza ci conferma che il patrimonio motorio si sviluppa molto precocemente e, giunti alle medie, la motricità di base dovrebbe essere già da tempo acquisita ed affinata.
Quando l’insegnante di scienze motorie prende in carico i ragazzi spesso è troppo tardi!
Le società sportive svolgono un ruolo importante nel contrastare questo fenomeno ma spesso hanno obiettivi diversi e non riescono a compensare le carenze di un sistema scolastico incapace di garantire il giusto grado di alfabetizzazione motoria.
Menti poco sane e corpi poco sani..
Ma ci siamo mai chiesti se i due fenomeni possono essere in qualche modo collegati?
È possibile che un’infanzia privata della giusta motricità possa produrre giovani dalle menti poco brillanti e, alla fine, adulti privi di cultura e valori?
J.Piaget, nel secolo scorso, sosteneva che “L’attività motoria è alla base della strutturazione dell’intelligenza”