Intervista ad Alessandro Provenzano - Responsabile Area | Connecto Point Manzano (UD)

Intervista ad Alessandro Provenzano - Responsabile Area | Connecto Point Manzano (UD)

Ecco un altro appuntamento con la rubrica #ConnectoCHI? con cui vogliamo farvi conoscere i nostri colleghi e collaboratori, non solo come professionisti ma anche come persone!

Oggi vi presento un altro "Connector", ovvero Alessandro, responsabile del Connecto Point di Manzano (UD).

Buona lettura!


Qual è il tuo background?

Mi sono diplomato come perito elettronico all’Itis Bernocchi di Legnano ormai più di 20 anni fa e poi ho iniziato subito a lavorare nel campo chimico. Ho lavorato diversi anni in fabbrica e poi mi sono specializzato nell’utilizzo di macchinari robotici. Nel 2009, quando si è aperto il mercato libero in ambito energia, sono entrato a far parte di un call center, iniziando così a lavorare nel mondo luce e gas, prima per Blue Energy e poi per Enel.

Conclusa l’esperienza in Enel, ho fatto un colloquio con Andrea Sant’Ignazio (Key Account Manager di Connecto, ndr) e la mia ex-capa di Blue Energy e sono entrato in Connecto.

Perché hai scelto di lavorare in Connecto?

All’inizio sono entrato in Connecto principalmente perché mi serviva un lavoro, ma poi ho conosciuto Marco Valsasina (Direttore Commerciale di Connecto, ndr) che mi ha detto “adesso ti spiego chi siamo”. Da quel momento ho davvero ‘scelto’ Connecto, perché ne ho capito i valori, li ho condivisi fin da subito e tutt’oggi mi rendo conto che li stiamo portando avanti tutti insieme. Io credo in Connecto, ed è molto bello vedere che riusciamo a trasmettere questi valori anche ai nuovi arrivati e che chiunque scelga di rimanere qui a lavorare lo faccia perché ha abbracciato davvero la filosofia aziendale.

Infatti, lavorare in Connecto non significa solo dire “vado al lavoro per la busta paga”, ma significa essere coinvolti emotivamente e tutti i giorni in quello che si fa. Lavorare in questo modo significa capire e apprezzare l’azienda, che poi è la motivazione che ti spinge ad ‘andare come un treno’.

Cosa fai in Connecto?

Sono Responsabile Area per il Connecto Point di Manzano (UD). Mi occupo di assistere sia i Clienti nuovi sia i Clienti che già da tempo si sono affidati a noi, li aiuto a ottimizzare le loro forniture in una logica non solo economica ma anche valoriale. Poi mi occupo anche dei nostri agenti, ma, oltre a questo, l’azienda sa che per qualunque cosa può contare su di me.

Cosa ti piace di più del tuo lavoro?

Io amo tutto ciò che riguarda il mio lavoro, tutto. L’interazione con le persone e soprattutto il fatto di poter aiutare chiunque venga in negozio, risolvendo i suoi ‘problemi energetici’. Ma mi piace anche interagire con i colleghi, nonostante io sia l’ultimo baluardo in Friuli, quindi molto lontano fisicamente da tutti.

 


Un aggettivo positivo e uno negativo per descriverti.

Sono determinato, so cosa voglio. Però - per contro – sono ostinato. A volte la troppa determinazione fa diventare ostinati e questo può diventare un difetto.

Dimmi una cosa che proprio non sopporti.

La stupidità.

Il tuo passatempo preferito?

Allevo pesci tropicali d’acquario. Ho diversi acquari e allevo anche pesci da esterno, di diverse specie (tra cui ad esempio i pesci del riso).

Il libro che hai amato di più?

‘I pilastri della terra’ di Ken Follet.

Il tuo musicista/ canzone preferito?

Io amo il jazz e il blues… direi Kenny G.

Se potessi rinascere, in quale epoca vorresti vivere e con quale ruolo?

Nel medioevo e vorrei essere stato un fabbro.

Nell’epoca attuale quale personaggio vorresti incontrare?

Forse perché siamo in piena globalizzazione e c’è tanta tecnologia… nessuno. Tanto li vediamo, li conosciamo. Avendo vissuto a Milano ho conosciuto tanti personaggi famosi, non ho la curiosità di conoscere qualcuno in particolare.

Quale superpotere vorresti avere?

Riuscire a capire le donne.

Qual è il tuo sogno nel cassetto?

Ma lo sai che la mia vita mi va bene così? Ho raggiunto tutti i traguardi che mi interessava raggiungere. L’unico mio sogno nel cassetto è avere un figlio, devo solo convincere mia moglie (ride, ndr).

Qual è il tuo motto della vita?

Come diceva Winston Churchill: “never give up”, mai arrendersi.


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