Istruzioni per l'Uso
Anche nella nostra esperienza professionale non è mancata occasione di poterlo constatare: accade spesso che il lavoratore comune, nei più disparati settori del mondo del lavoro, accertato il diritto di usufruire delle previdenze assicurative Inail contro gli Infortuni e le Malattie Professionali, in fase di accertamento medico-legale della menomazione sofferta e di valutazione del danno biologico (DB) che ne deriva, sia indotto a lamentare, tra le conseguenze, anche alcune altre meno credibili, a volte abnormi, se non inesistenti o impossibili o addirittura correlabilli ad altri fatti, congeniti o postraumatici preesistenti, già chiaramente emersi dalla preliminare anamnesi.
Detto comportamento, pur comprensibile e attribuibile a chiara appetitività delle erogazioni economiche che possono conseguirne, rende bene conto, tuttavia, della inconsapevolezza da parte del lavoratore della recente evoluzione, storica ma concreta, della tutela assicurativa del lavoro: a parte gli Infortuni, infatti, che per gravità propria, del tutto circostanziale, possono variare da banali contusioni e ferite o da piccole fratture a traumi ben più gravi, cranio-encefalici e/o interni, toraco-addominali; le Malattie Professionali, invece, da sempre rappresentate dal verificarsi per causa del lavoro di casi di silicosi, asbestosi, talora complicati dal sovrapporsi di una franca tubercolosi; avvelenamenti cronici da materiali e agenti chimici di lavoro, spesso tossici come il piombo (saturnismo) o il mercurio (mercurialismo); allergie cutanee gravi ed estese, asma bronchiale allergico e da fumi o altre esalazioni irritanti, bronchite cronica ostruttiva con più o meno grave insufficienza respiratoria, ipoacusia da esposizione a rumore; e pur non essendo queste certamente scomparse, ancora mantenendo, anzi, una non trascurabile frequenza nel mondo del lavoro, è a far data dalla Sentenza n. 179 del 1988 di Corte Costituzionale, che vide l'introduzione del sistema assicurativo definibile misto, esteso cioè anche a malattie non tabellate di cui venga fornita, nel caso, prova convincente di causalità materiale, che le richieste di riconoscimento di malattia professionale avanzate ad Inail appaiono in prevalenza riguardare non tanto casi di vera e propria malattia quanto una serie di disturbi muscolo-tendinei ed osteo-articolari che, sotto la comune definizione di work related musculo-skeletal disorders (WRMSD), sono in pratica evidenza certa di sovraccarico biomeccanico degli arti superiori (SBAS), di fatto statiscamente prevalenti in attività di lavoro eminentemente manuali ed operaie.
Il loro inquadramento nosologico in tabelle, per tipo di lavorazione e per fattori causali ergonomici e fisici (esecuzione continuata di movimenti ripetuti e/o ad elevata frequenza; mantenimento protratto di posture incongrue; uso frequente, continuo di strumenti meccanici e/o vibranti, spesso con evidenza anche della necessità di additivo impegno di forza); di modo (abitualità, non occasionalità, delle mansioni) e di tempo (per almeno la metà oraria del turno giornaliero di lavoro) ha loro consentito pieno accoglimento, già a fare data dal 2008, nelle Nuove tabelle delle Malattie Professionali nell'industria e nell'agricoltura, con beneficio, al ricorrere dei criteri previsti, di riconoscimento all'indennizzo per la presunzione legale d’origine.
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Dette menomazioni, che alla mano e al polso fanno riferimento chiaro a tendiniti (sindrome di De Quervain, sindrome del tunnel carpale) o a fenomeni di tipo degenerativo (rizoartrosi, dito a scatto), al gomito a epicondiliti, epitrocleiti e a sindrome del tunnel cubitale e alla spalla a borsite e a tendinite della cuffia dei rotatori, spesso monolaterali ma, col trascorrere degli anni di occupazione e di adibizione alle mansioni usuranti, anche bilaterali, si esprimono in modo assai caratteristico con dolore variabile per entità, impaccio motorio con esaurimento muscolare precoce, disarticolarità e disfunzionalità delle parti anatomiche citate degli arti superiori, invalidandone le capacità di manipolazione e di prensione, in definitiva il normale uso, sia in ambito lavorativo che extralavorativo.
Ribadendo, se necessario, come le WRMSD pertengano significativamente al lavoro manuale ripetitivo (MMR), veloce, continuativo e protratto, compiuto di frequente con uso additivo di strumenti meccanici, di strumenti vibranti e della forza manuale stessa; o con uso di mezzi di locomozione pesanti e/o vibranti (camion, autoarticolati, autotreni, gru, trattori, trebbiatrici), ma anche al lavoro manuale di e con movimentazione carichi (MMC), dunque interessando lo stato di salute di tutti i lavoratori dei settori industriale, agricolo e artigianale, perchè manuale e/o manifatturiero.
In merito alle valutazioni di danno biologico (DB) delle menomazioni suddette, esse risultano, per ogni fattispecie considerata, di entità minima, così da meritare definizione di micropermanenti, per lo più comprese tra valori dal 4% al 7% di DB, ciò che trova motivo valido nella proporzionalità di valore degli arti superiori in rapporto alla validità globale, convenzionalmente del 100%, del soggetto sano. Concludendo, per tutto quanto fin qui detto può risultare di sicuro interesse per il lettore di queste Istruzioni per l’Uso, la considerazione della concreta possibilità che, posta la domanda ad Inail, anche in tempi diversi, di riconoscimento di più menomazioni che insistano tutte, negativamente, sull'apparato della prensione, come non è certamente illogico ipotizzare in soggetto di età maturo-giovanile che attenda da alcuni anni a mansioni di lavoro manuale, si possa giungere in rendita per somma di menomazioni anche piccole (#micropermanentinrendita). Applicazione di forza ed esercizio ininterrotti degli arti superiori sul lavoro bastanti a poter determinare l'usura sofferta e denunciata dal lavoratore, come ogni altra eventuale menomazione, anche ad apparati e organi diversi, egli ritenga essergli stata causata dal lavoro svolto per anni, possono essere avvalorati, peraltro, con l'esame diretto dell’estratto contributivo Inps (ECI), che da questo Istituto è, a richiesta, doverosamente rilasciato.