Italia: debito fuori controllo?
Ci troviamo in un momento storico contraddistinto da un rapporto debito/PIL tra i più elevati di sempre, si parla di un 155% nel 2020 e un 150% nel 2021. Ad incorniciare il tutto, un’instabilità politica che non aiuta certo la ripresa economica post-pandemia. A dimostrazione di ciò, il debito dell’Italia è cresciuto da 2573 miliardi nel 2020 a 2678 miliardi nel 2021 ed è pari al 25% di quello totale dell’Unione Europea.
La sospensione del patto di bilancio sta aiutando l’Italia, ma non durerà per sempre: infatti dal 2023 sarà richiesta la parità di bilancio.
Sarà perciò probabile che l’UE imponga al Belpaese, come sostenuto dal quotidiano Milano Finanza, “un’operazione straordinaria per risanare il debito, come devono fare tutte le aziende del mondo che hanno un debito superiore al fatturato (PIL nel caso dell’Italia) ma hanno asset da poter vendere”. Allora quale miglior asset dell’enorme liquidità detenuta dalle famiglie italiane?
Ad oggi gli italiani detengono 1.600 miliardi sui conti bancari nazionali mentre un 70/75% dei risparmi investiti sono investiti all’estero, per una ricchezza familiare finanziaria netta calcolata in circa 10.000 miliardi.
Il rischio è reale soprattutto se la crescita nel corso dell’anno non rispetterà le attese: i soldi del PNNR ancora da ricevere sono 145 miliardi, ma saranno accreditati solo se verranno rispettate le riforme programmate precedentemente.
Dunque, a fronte dell’ennesima crisi di governo e di una situazione precaria, non sarebbe forse il caso di considerare una realtà stabile come quella Svizzera?
Ci confrontiamo a tal proposito? Noi abbiamo la soluzione.