Italia, Paese di poeti, navigatori, santi e SIM
Ericsson Mobility Report, November 2015

Italia, Paese di poeti, navigatori, santi e SIM

Se consideriamo tutte le SIM distribuite a livello globale dai vari operatori di telecomunicazioni, più di una su cento è in Italia. È questo il dato più significativo che emerge da una rapida analisi dei più recenti studi pubblicati da AgCom (Osservatorio sulla Comunicazioni 4/2015) ed Ericsson (Mobility Report, edizione novembre 2015).
Se infatti alla fine del terzo trimestre 2015 registriamo globalmente 7,3 miliardi di sottoscrizioni mobili (7,4 a fine 2015), o più semplicemente SIM, appartenenti a 4,9 miliardi di persone (dato Ericsson), quelle presenti nel nostro Paese, considerato lo stesso periodo, sono 93,1 milioni (dato AgCom). Basta quindi fare un semplice calcolo per affermare che in Italia è concentrato l’1,26% di tutte le SIM mondiali. Se consideriamo il solo mercato europeo, dove ci sono 1,14 miliardi di SIM (fonte Ericsson Mobility Report, edizione Europa), l’Italia pesa per oltre l’8%.

Fin qui abbiamo parlato di SIM in generale, ma sappiamo che ci sono SIM abilitate al traffico voce, altre abilitate al solo traffico dati, altre ancora che permettono l’accesso ad entrambi i servizi. 
La tendenza vista sopra è confermata, se non amplificata, quando andiamo a considerare le SIM che fanno traffico dati, ossia le sottoscrizioni alla banda larga mobile.

Oggi nel mondo ci sono ben 20 nuove sottoscrizioni alla banda larga mobile…ogni secondo!

Se a livello globale abbiamo 3,4 miliardi di sottoscrizioni alla banda larga mobile (Ericsson Mobility Report, Q3 2015), in Italia raggiungiamo quota 47,2 milioni (AgCom, Q3 2015), pari all’1,39% del totale. Un numero davvero notevole che non fa altro che confermare che in Italia, quando si parla di banda larga, la componente “mobile” è davvero importante.

Altri dati fanno pensare che quello italiano sia un mercato abbastanza maturo. Se nel mondo il numero delle sottoscrizioni mobili è cresciuto del 5% anno su anno (con 87 milioni di nuove SIM nel solo terzo trimestre 2015, 13 dei quali in India), in Italia registriamo un leggero calo, pari a 1,74 milioni di SIM su base annua (da 94,8 a 93,1, dato AgCom). Tendenza inversa se consideriamo la banda larga mobile. In Italia il numero delle SIM con accesso a Internet è cresciuto infatti del 13,0% rispetto allo scorso anno (Q3 2015 vs Q3 2014), arrivando a quota 47,2 milioni di SIM. Se addirittura consideriamo il lontano 2011, le SIM che hanno svolto traffico dati sono passate dal 26,9% ad oltre il 50% del totale (AgCom). A livello mondiale assistiamo ad un aumento delle sottoscrizioni alla banda larga mobile pari a circa il 25% anno su anno (con 160 milioni di SIM abilitate a traffico dati nel solo terzo trimestre 2015). Secondo le stime Ericsson, a livello globale, nel 2021 l’85% di tutte le SIM saranno di tipo “mobile broadband”.
Questo aumento di sottoscrizioni alla banda larga mobile, insieme alla crescente diffusione di smartphone e al consumo di contenuti video, non fa altro che generare un vero e proprio boom per quanto riguarda il traffico dati in mobilità. In Italia nei primi tre trimestri del 2015, rispetto al corrispondente periodo del 2014, si registra una crescita del traffico dati di circa il 45%. A livello mondiale, se consideriamo lo stesso periodo, la crescita è stata del 65%, naturalmente con forti differenze tra i vari mercati, regioni e operatori. Mensilmente parliamo di 5,3 ExaByte di traffico dati in mobilità. E pensate, il traffico dati globale generato dai dispositivi mobili crescerà di 10 volte da qui al 2021, anno in cui i contenuti video costituiranno il 70% del totale del traffico dati. Se oggi in Europa mediamente consumiamo 1,8 Gb di dati al mese per ogni smartphone, nel 2021 arriveremo a 13 Gb.

Incredibile

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