Janet Yellen come la Pythía di Delfi

Janet Yellen come la Pythía di Delfi

É l’oracolo finanziario dei nostri giorni. Tra una settimana si riunirà il board della Federal Reserve che potrebbe decidere di alzare il costo del denaro -attualmente fisso ai minimi di sempre tra 0 e 0,25%- e tutto il mondo é in preda ad ansia ed eccitazione. Appare abbastanza inusuale l’intervista rilasciata al Financial Times (in copertina) nel numero di oggi 8 settembre dal capo economista della Banca Mondiale Kaushik Basu. Non usa termini soft e senza mezzi termini dichiara che se la Fed dovesse optare per un rialzo dei tassi ingenererebbe “panic and turmoil”. Il FT dedica alla questione uno spazio irrituale, se paragonato, ad esempio, all’odierno Wall Street Journal che non dedica alla prossima decisione della FED neanche un trafiletto (contrariamente all’italiano Sole 24 Ore che vi dedica un pezzo, seppur piccolo, a pag. 3). Il quotidiano economico inglese allarga la sua riflessione con un altro ampio articolo a pag. 8 dell’inviato a Washington per poi, infine, lasciare spazio a Martin Wolf nella pagina 13 dei commenti per un vero e proprio appello motivato da argomenti e grafici: “Keep rates low - the world is still abnormal”. Insomma, sembra che in Europa si guardi alle imminenti mosse della banca centrale americana con più interesse degli Stati Uniti. In ogni caso, c’é da attendersi un crescendo nei prossimi giorni che inevitabilmente caricherà la decisione -qualunque essa sia- di un significato oracolare che accomunerà la Sig.ra Yellen alla Pythía delfica. Accostamento di cui, probabilmente, la responsabile della Fed farebbe volentieri a meno, considerato il basso profilo che ha sempre voluto dare alle sue iniziative.

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