LA PENSIONE COMPLEMENTARE: I PREGIUDIZI DA VINCERE PER CREARSI LE BASI PER UN FUTURO MENO INCERTO (OVVERO FATTI FURBO).
Commento il quarto pregiudizio più frequentemente portato come giustificazione per non iscriversi alla previdenza complementare (dovuto purtroppo alla scarsa conoscenza delle caratteristiche proprie della stessa) è:
«La pensione è così lontana che me ne preoccuperò quando sarà il momento di andarci».
Sbagliato: Si stima che la partecipazione per l’intera vita lavorativa (oggi prevista in oltre 42 anni, ma destinata a crescere nel tempo) a un Fondo Pensione Integrativo possa contribuire ad integrare la pensione pubblica per un ammontare compreso tra il 10-15% (in caso di una contribuzione dell’1% della RAL), e addirittura fino a oltre il 30% (con contributi annui pari al 4% della RAL, come nel caso dei Dirigenti) incluso ovviamente il valore del TFR.
Per una categoria come quella dei Dirigenti, per la quale si stima riceverà una pensione mensile prossima al 40-50% della propria ultima retribuzione, sono integrazioni di non poco conto.
Inoltre vale la pena di riflettere sul fatto che COVIP segnala che posticipare, rispetto all'inizio della vita lavorativa, di 5 anni l’iscrizione ad un fondo pensione complementare significa rinunziare al 15% del montante lordo ottenibile al termine della carriera lavorativa. Ritardarlo di vent'anni significa perderne oltre il 50%..... FATTI FURBO!!!
Fonte www.previndapi.it