La professione di ingegnere, i crediti formativi e la formazione.
Il Consiglio Nazionale degli Ingegneri tassa la formazione degli iscritti: ed è subito rivolta della categoria.
Con circolare n. 647 del 07.12.2020, il Consiglio Nazionale degli Ingeneri ha trasmesso agli Ordini Provinciali le modalità per l'autocertificazione aggiornamento informale 2020 ed il riconoscimento CFP informali per Pubblicazioni ed attività qualificate nell’ambito dell’Ingegneria; questo affiche gli Ordini possano informare gli iscritti.
Il CNI ha determinato il diritto di segreteria per l’anno 2020, necessario per la gestione delle istruttorie ed il processo di verifica e validazione delle autocertificazioni presentate e per le attività di supporto e gestione dell’attività formativa, fissandolo a 7 euro (IVA esente).
Questo ulteriore costo (ogni Ordine già versa al CNI 25€ per ogni iscritto, anche se moroso) ha fatto letteralmente insorgere la maggior parte dei Consigli Provinciali e degli oltre 100.000 ingegneri interessati che ritengono iniquo tale balzello peraltro imposto con modalità ed in un momento certamente infelici.
Vorrei qui però svolgere poche semplici considerazioni che, al di là dei malumori e delle opinioni, denotano, da parte dei componenti il Consiglio Nazionale, la loro totale assenza di capacità gestionale e rispetto dell’autonomia professionale ed il riconoscimento della congenita assunzione di responsabilità che sottende ogni atto compiuto dal professionista (tra cui l’autocertificazione in oggetto).
Il CNI infatti evidenzia, nella circolare in esame, che “… tutte le autocertificazioni inviate saranno soggette ad attività di verifica e controllo…”.
Orbene, sulla base dei contenuti dell’autocertificazione, ben descritti ed esemplificati nell’allegato alla circolare, non è difficile intuire quanto complessa e dispendiosa possa essere la verifica degli elementi dichiarati dal professionista: per esempio, nel caso delle attività di aggiornamento informale, la verifica dell’effettiva partecipazione ad eventi, corsi, convegni, seminari non possibile senza un contatto diretto con l’ente organizzatore del corso; o invece, nel caso delle attività professionali “dimostrabili” attraverso il contatto con il committente.
Volendo stimare (certamente per difetto) in un’ora il tempo minimo per una valutazione e considerando che siano 100.000 i dichiaranti, ne consegue un “tempo di lavoro” pari a 100.000 ore, corrispondenti a 12.500 giornate di lavoro pari a circa 57 anni/uomo; ovvero uno staff di 60 persone interamente dedicate, per un anno, alla verifica.
È evidente che la cosa non sia possibile. E non sia sostenibile con “solo” 7€ a verifica.
E questo è un aspetto; non è quindi possibile che il CNI possa verificare “seriamente” tutte le autocertificazioni.
Ma quello che più sconcerta è l’atteggiamento di sfiducia che induce il CNI ad effettuare il controllo sistematico di “tutte” le autodichiarazioni laddove lo stesso DPR 445/2000 (Testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa) prevede che le amministrazioni effettuino controlli a campione e nei casi in cui sorgano fondati dubbi sulla veridicità delle dichiarazioni. Ora, trattandosi di dichiarazioni rese da un professionista la cui professione è fondata su valori di etica, lealtà, correttezza ed assunzione di responsabilità non trasferibile, è paradossale ed offensivo che proprio il Consiglio Nazionale, organo supremo della categoria, radicalizzi il dubbio sulla veridicità delle informazioni rese dai colleghi con l’autocertificazione.
Nell’attesa che il CNI rendiconti i costi sostenuti per la gigantesca quanto inutile attività di verifica, i colleghi continueranno a formarsi con eventi formativi di spessore, nella maggior parte infruttiferi di CFP.
Marco Belardi Ingegnere in Brescia Già Presidente dell’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Brescia Già Presidente della Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Lombardia
Defence Marketing & Sales Department
4 anniÈ indecente la richiesta del CNI... forse perché vuole tutelare i suoi corsi e seminari?
Business Development Manager - Conteco Check S. r. l
4 anniÈ semplicemente scandaloso...
Resp. sistemi 9001 e 14001 - Resp. intralogistica, magazzino e collaudo PF
4 anniComplimenti per l'articolo Marco
fondatore rete agile Urban Collective Placemaking; e di Bridge Lab start up per la rigenerazione urbana e il welfare territoriale. Progettista opere di urbanizzazione secondaria con obiettivi ESG ad impatto misurabile.
4 annimancava questo regalo sotto l'albero
Ingegnere. Esperto nel Sistema Costruttivo PREM a Nodo Umido sotto il profilo: strutturale, ambientale, normativo, produttivo, costruttivo e gestionale
4 anniFaccio anche notare che 100.000 autodichiarazioni per 7 € fanno 700.000€! e non aggiungo altro......