La rassegna di Patrilineare - 01/07/2024
🇺🇸 Cominciamo con un report interessante su The Conversation a proposito di quanto il ribaltamento di Roe vs. Wade in USA stia completamente cambiando l’esperienza degli adolescenti americani, tra diritti riproduttivi, salute mentale e desiderio di spostarsi in stati dove l’aborto sia consentito.
🧠 E se fossimo tutti neurodiversi? Internazionale traduce un articolo di Grace Wade su New Scientist. Le differenze non sono (solo, sempre) “problemi da risolvere” ma (anche, spesso) aspetti da accogliere.
📺 Abbiamo davvero bisogno di ascoltare le parole di Filippo Turetta (alle quali si è dato ampio spazio su Quarto Grado)? Secondo me, no. Quelle sono cose che interessano gli inquirenti. Massimo Recalcati su Repubblica, però, a partire da quei verbali traccia un quadro interessante del patriarcato morente e del narcisismo tossico.
🌈 Il mese del Pride è terminato, ma qui le tematiche LGBTQIA+ persistono tutto l’anno. Ho trovato di particolare interesse questo pezzo del Post sul tema della “visibilità” queer.
💦 Su Not, un viaggio attraverso il progetto Annette’s Erotheque, una sorta di wunderkammer dell’erotismo e del comico (e dell’erotismo comico) negli anni pre-internet che mi ha ricordato moltissimo la mia adolescenza matta.
🎙 Una intervista a Vera Gheno sul Corriere del Ticino che mi ha fatto un po’ sorridere (perché pensavo alla potenziale faccia di Vera mentre ne leggeva alcuni passi) ma che tutto sommato è equilibrata, dai.
📄 E dopo la legge sul bullismo? Arriva la certificazione antibullismo rilasciata da organismi accreditati per scuole, centri estivi, oratori, etc. I requisiti per certificarsi sulla carta sembrano validi, vedremo che succederà.
🎙 Rompere il silenzio è un gruppo di uomini di varie generazioni che si confrontano per rifiutare il patriarcato a Roma. Qui un’intervista ai partecipanti realizzata da Stefania Catallo.
♿️ Un breve insight su disabilità e sessualità a cura di Miriam Caridi, punto di partenza per molte riflessioni da fare.
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👊🏼 Ricordi il caso dell’arbitra spagnola insultata sui social dopo essersi ferita in campo? Il Bo Live la prende ad esempio per un pezzo interessante sulla cyberviolenza di genere.
🍝 Per chi ancora pensa che “Zerocalcare ha aperto un’osteria”, un focus sulla cosa importante: le persone che ci lavoreranno sono le ospiti di Lucha y Siesta, la casa delle donne romana.
⏱ Il fatto dei 20 secondi per fermare la molestia: ne hanno parlato un po’ tutti in questi giorni, questo è il pezzo di Jennifer Guerra su Fanpage.
🔬 Su Donna Moderna, Eleonora Lorusso parla di Gender Health Gap: la salute è uno degli indicatori chiave per la parità di genere, e in Italia prevenzione, ricerca e cure sono ancora tarate soprattutto sulla popolazione maschile.
🌈 Sabina Pignataro su Vita ha mappato le associazioni LGBTQIA+ italiane distinguendone ruoli e attività.
💪🏼 Tanti femminismi, un solo capitalismo: su Periscopio, Eleonora Graziani riflette sulle molte “etichette” femministe e sul vero nemico del movimento che è ovviamente il capitalismo imperialista globale, espressione dell’ideologia patriarcale.
📽 A me Challengers è piaciuto “così così”, ma il prossimo film di Guadagnino, “Queer”, tratto dal romanzo di William S. Burroughs, promette molto bene. Il fatto che il regista citi Powell e Pressburger tra le sue fonti di ispirazione mi elettrizza.
📊 Un’indagine di Eumetra per Telefono Donna evidenzia un (poco sorprendente) divario tra giovani maschi e femmine nella percezione di temi relativi a violenza, parità di genere, educazione sessuale e affettiva e quan't’altro.
🧠 Salute mentale: su Cosmopolitan una interessante intervista a Sara Beomonte Zobel (referente clinica di UnoBravo) sul minority stress e i suoi effetti.