La scelta migliore
Dopo le vacanze ecco che tutto ricomincia: ritmi quotidiani e relazioni consuete.
Alle volte ci sono situazioni che ci irritano e in cui sentiamo di essere giustificati nella nostra rabbia: errori, ferite, comportamenti che ci portano a considerare difficile il perdono o la semplice accettazione della persona che li ha agiti.
La scelta del perdono non è facile, ma molto conveniente…sempre!
Ogni volta che la nostra ira ha il sopravvento, ogni volta che ci arrabbiamo e che le nostre emozioni restano attaccate a questo sentimento a lungo le nostre energie vanno verso rabbia, pensieri ostili. Ci concentriamo sulla vendetta, sullo sviluppare piani per farla pagare all'altro e non ci rendiamo conto che in questo modo sprechiamo tempo, energie e creatività verso qualcosa che non ci porta ad un miglioramento.
Il perdono è quindi un recupero delle nostre energie, un modo per riappropriarci di ciò che è nostro.
Per poterlo fare si può immaginare di mettersi nei panni dell’altro e sentire come deve essere stato, ed è, vivere la sua vita partendo dall'infanzia, come deve essere stato vivere le stesse esperienze, non con i nostri occhi ma con i suoi.
Cosa lo ha influenzato e reso come è oggi? Come potrebbe pensare o agire diversamente? Quale può essere il modello di mondo che gli fa da specchio nelle sue convinzioni? Quale sarà il copione che lo sta facendo agire? Quel copione quali bisogni del passato cerca di fargli risolvere?
Da questo cambio di prospettiva potranno venire ragioni per il perdono.
Anche distinguere persone, comportamenti e convinzioni è molto valido.
Tutti hanno dentro di sé il bambino innocente che erano una volta e il comportamento di oggi deriva dal fatto di non aver imparato dai propri sbagli. Anche noi siamo così.
Ciascuno di noi fa, in qualsiasi momento, la migliore scelta che ha a disposizione in base alle proprie conoscenze, al proprio bagaglio di cultura e di esperienze, tutte diverse per ogni abitante della terra.
Noi stessi scopriamo di aver commesso un errore solo dopo aver agito.
Si tratta quindi di perdonare la persona e non i comportamenti, di liberare le nostre energie per rivolgerle al raggiungimento del nostro benessere.