La signora Mastella parla così del marito:”Lui è la storia, dalla democrazia in poi, lo chiamano in vari talk show e dice la sua”

La signora Mastella parla così del marito:”Lui è la storia, dalla democrazia in poi, lo chiamano in vari talk show e dice la sua”

” Votare in questo momento storico? Non sarebbe un bene per il paese (siamo sicuri di questo?) in quanto un governo diverso da quello di Giuseppe Conte sarebbe dannoso. Inoltre rifacendoci ai precedenti storici I governi malaticci hanno avuto più lunga vita. Oltre considerare il ruolo da protagonista di mio marito, Clemente Mastella, in questa crisi. Sono intervenuta al Senato per annunciare la mia volontà di dare la fiducia al governo di Giuseppe Conte”. La senatrice ha chiamato in causa oltre che Salvini, anche Matteo Renzi, in un discorso rovente e destinato a far parlare: ”Questo Paese richiede, da chi lo ama, non crisi di Governo, ma slanci generosi e governabilità, è stremato sanguinante, spaesato. La ruota quadrata non gira più, la forbice tra ricchi e poveri si allarga, c’è paura del futuro. Il sistema avanza a fatica. La classe media balbetta nella insicurezza, il bisogno è più marcato. Mezzo milione di disoccupati in più. Per queste ragioni mi sento responsabile e darò il mio voto al governo europeista del presidente Conte”. Poi prosegue, rifacendosi al passato: ”do’ atto comunque a Salvini che dopo mesi dalle elezioni riuscì con sprezzante senso del pericolo mediatico a rompere il patto di solidarietà politica con Forza Italia e Fratelli d’Italia e fece da costruttore per la inedita alleanza con gli odiati Cinquestelle”. Riguardo invece a Renzi gli da’ atto che ” realizzò un capolavoro politico con il coraggio della responsabilità mettendo assieme Guelfi e Ghibellini, formando un governo con M5s. Da destra dicono che imitò mio marito”. Riguardo invece a Giorgia Meloni le rivolge questa critica: “Ieri alla Camera ha parlato con disprezzo di una linea aerea Mastella, voglio ricordare che con ipocrisia utilizzò il confortevole aereo Scilipoti per conservare il suo posticino di ministro nel governo Berlusconi”. Insomma, la senatrice non salva nessuno. O meglio, prima li elogia e poi li bastona!

Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altre pagine consultate