L'estate è davvero finita?
La stagione estiva sta volgendo al termine, per alcuni è già terminata, una grigliata, un brindisi e tanti saluti al team con l’invito per alcuni – di rivedersi l’anno prossimo, tanto non vale la pena prolungare la stagione, quei pochi avventori non possono supportare tutte le spese che si devono sostenere, è inutile continuare, già è complicato così mettiamoci pure la pandemia, il green pass...
Quante volte avete visto e sentito questa storia?
Quest’anno, come era prevedibile, vista anche l’assenza del lungo raggio, il turismo balneare si è assestato più o meno sui livelli del 2019 con tariffe mediamente più basse del 30/35%. Secondo i dati, in Europa, Spagna e Grecia hanno fatto la parte del leone attirando (anche grazie a politiche più elastiche e creazione di corridoi turistici) gran parte del flusso di viaggiatori, la Grecia nello specifico si è mossa con largo anticipo e alla lunga il risultato è stato ampiamente positivo con numeri che hanno addirittura superato la stagione pre-covid.
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Nell’Italica penisola – quelli che.... il Paese più bello del mondo – dove stiamo discutendo di vaccini, di mascherine, di libertà violate, invece di preoccuparci del fatto che il turismo è ripartito, più velocemente rispetto a quanto auspicato con un’offerta pressoché immutata, il problema è l’overtourism; citando l’amico e collega Guglielmo Del Fattore in un suo bellissimo articolo, che vi invito a leggere, Il non problema chiamato overtourism, ci propone una disamina attenta e precisa dello scenario attuale, ponendoci un quesito quanto mai amletico: i turisti li vogliamo o no? Senz’altro li vogliamo con tutti i problemi che ne derivano anche perché il colpo causato dalla loro assenza non è ancora stato assorbito...
E allora perché ci ostiniamo a non voler cambiare il nostro modo di proporre il brand ITALIA? Perché non provare un nuovo approccio? I flussi ci sono e sono quanto mai inarrestabili perché non provare a riconcepire le nostre strutture? Vi faccio un esempio, ci sarà tra di voi qualcuno che non ha riaperto la propria sala colazioni, lasciandola chiusa, beh uno spazio più o meno ampio potrebbe essere usato come spazio di co-working magari con un punto ristoro self-service,
da quando vivo il mondo dell’hospitality, e sono poco più di 25 anni, mi sento ripetere è meglio vendere a un euro che a zero, trincerarsi dietro il mantra “Abbiamo sempre fatto così” non funziona più, c’è un tempo per tutte le cose, questo è quello dell’azione...
Hospitality Digital Specialist | Esperto in Digital Marketing e Revenue Management per Hotel | Guardo al futuro dell'ospitalità con soluzioni innovative per ottimizzare le performance e il brand 🏨📈
3 anniIo direi un punto di vista limitato ad una sola variabile: il fatturato! Sicuramente é il principale obiettivo ma potrebbe precludere nuove opportunità di fare impresa?!
CEO and Co-Founder HG I Tech| Business Development, Sales, Tourism A.D Hg Gestioni Hotels @italianhotelgroup
3 anniVuoi davvero che ti rispondo?! 😅 😚