Liberarci dallo stress per le troppe informazioni
Lo stress comincia dall'alto, nel nostro cervello, stimolato in continuazione da notizie, immagini, chiamate telefoniche, richieste dai colleghi, rumori di sottofondo.
E come se non bastasse nei momenti liberi calziamo la cuffia per ascoltare musica, rilassante, sì, è vero, ma che limita ulteriormente il tempo da utilizzare per pensare autonomamente, per riflettere sulla nostra vita e le scelte che vogliamo operare.
L’eccesso di informazioni stanca il nostro cervello, che reagisce e si difende elaborando un atteggiamento di indifferenza nei confronti dei problemi e dei drammi vissuti da altri.
“Gli studiosi affermano che l'epoca attuale rappresenta un punto di svolta storico nell’evoluzione dell'uomo, poiché il mondo digitale che egli stesso ha creato ha cominciato a surclassare le capacità elaborative dei neuroni.”
La velocità con cui scorriamo abitualmente i media può compromettere la nostra propensione a sviluppare la saggezza e i tratti universali che la compongono, ossia empatia, compassione, altruismo, tolleranza e stabilità emotiva. (J. Stevani, Attenzione: cervello in sovraccarico!, in Psicologia contemporanea). La nostra mente ha dei limiti, non può elaborare più di una certa quantità di informazioni e sollecitazioni.
a) limiti dell’attenzione: non riusciamo a seguire nel contempo più eventi;
b) limiti della memoria di lavoro: non possiamo riflettere consapevolmente che su un numero limitato di informazioni;
c) limiti della memoria a lungo termine: è faticoso registrare i risultati dei nostri ragionamenti;
d) limiti nella coerenza delle conoscenze: è impossibile confrontare tutte le nostre credenze in modo da poterle rendere coerenti.
L'insieme di questi vincoli fa sì che spesso sia razionale accontentarsi di prestazioni cognitive soddisfacenti. In molti casi non è comunque possibile compiere uno sforzo cognitivo maggiore rispetto a quello che facciamo. (P. Legrenzi, Psicologia, Come funziona la mente, Il Sole 24 Ore, pp 38-40).
Inoltre è diffuso il comportamento di attingere informazioni di cui solo una parte viene utilizzata per il lavoro.
Orientarci a una scelta più attenta delle fonti di informazione, abbandonando quelle inutili o poco utili, le letture e le consultazioni di siti non influenti per arricchire le nostre competenze, ci fa guadagnare in efficacia e nelle relazioni con gli altri.
A cura di Marco Manica
Orientamento al lavoro, consulenza di carriera, bilanci di competenze manicaservice@gmail.com