#MID044 | Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico
#MID044 | Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico

#MID044 | Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico

Al di là di quanto sia stato annunciato o, meglio, “non sia stato annunciato”, al WWDC 2024, la consueta conferenza annuale dedicata agli sviluppatori di Apple, la vera notizia, non è stata tanto l’integrazione di ChatGPT nei suoi dispositivi (era già nell’aria), visto che non sarà né esclusiva (ci sono trattative in corso anche con Google), né continuativa, ma, piuttosto, il fatto che l’intera operazione sia stata a costo zero, sebbene si preveda, a breve, l’implementazione di un sistema di condivisione dei ricavi.

Sì, avete capito bene. A detta dello stesso Tim Cook, l’utilizzo del marchio e della tecnologia di OpenAI su centinaia di milioni di dispositivi Apple ha, di per sé, un valore pari o superiore a qualsiasi altro pagamento monetario. Quale altro brand, se non Apple, potrebbe permettersi una cosa del genere, ovvero assicurarsi il prodotto più cool del momento senza doverlo pagare? In altre parole, Apple ha pagato OpenAI in “visibilità”.

Rubedo Data Solutions specializes in empowering both Data Buyers and Data Providers to unlock the full potential of their data assets. Get in touch!

Mi sono dovuto ricredere

Se, prima di aver approfondito questa notizia, ero rimasto piuttosto deluso dall’effettiva consistenza degli annunci di Apple (un po’ come tutti, del resto), mi sono dovuto ricredere. La politica commerciale di Cupertino non è così scellerata come si potrebbe pensare. Che Siri, lo “storico” assistente virtuale degli iPhone, non fosse ancora all’altezza delle aspettative degli utenti non è certo una novità, eppure l’aver compensato le sue mancanze con ChatGPT, considerato lo scenario di cui vi parlavo poc’anzi, non è affatto un segno di debolezza. Tutt’altro. Al di là di tutto, Apple è una azienda di hardware. Servirsi del meglio che offre attualmente il mercato per rendere ancora più memorabile l’esperienza complessiva dei propri utenti, è pur sempre una riconferma della sua indiscussa leadership.

Che poi, in tutto questo, ci sia ovviamente molto marketing e ben poca sostanza, è tutta un’altra storia. Come giustamente sottolinea anche Bruno Ruffilli su La Stampa, soltanto una piccola percentuale di iPhone potrà “godere” di tutte le funzionalità di Intelligenza Artificiale (o “Apple Intelligence”) presentate al WWDC 2024, in quanto solo i modelli top della gamma, ovvero gli iPhone 15 Pro e Pro Max, hanno attualmente i requisiti minimi (8 GB di RAM) per poterle utilizzare. È importante sottolineare, inoltre, e non è certo cosa da poco, che OpenAI non potrà in nessun modo utilizzare i dati degli utenti di Apple per addestrare i propri modelli di Intelligenza Artificiale. In pratica, ogni volta che una query verrà inoltrata a ChatGPT, Siri chiederà all’utente il permesso di inviare i relativi dati con IP mascherato.

Insomma, parliamoci chiaro, quello di Apple, più che un passo falso, a me sembra, un vero e proprio colpaccio. L’ennesimo. La scelta di non competere, almeno provvisoriamente, su un campo di battaglia (quello dell’Intelligenza Artificiale) così competitivo, si rivelerà senz’altro una scelta azzeccata.

Come diceva lo stesso Giulio Cesare, “Si non potes inimicum tuum vincere, habeas eum amicum”, ovvero “Se non puoi sconfiggere il tuo nemico, fattelo amico”.

Buon Weekend!

Andrea Camerino


Sponsorizza Make It Digital!

🔔Vuoi sponsorizzare uno dei prossimi episodi di Make It Digital? Scrivimi!

🚀 Make It Digital viene letta, ogni settimana, da oltre 450 professionisti di settore interessati ai temi del digitale e della tecnologia, con un open rate superiore al 45%.


Per visualizzare o aggiungere un commento, accedi

Altri articoli di Andrea Camerino

  • #MID067 | Le mani sull’Intelligenza Artificiale

    #MID067 | Le mani sull’Intelligenza Artificiale

    Nonostante i nuovi sudditi tech del presidente degli Stati Uniti (Sam Altman ed Elon Musk) stiano già litigando…

  • #MID066 | TikTok punta su Trump

    #MID066 | TikTok punta su Trump

    Il fantomatico ban di TikTok si sta avvicinando: secondo il "Protecting Americans From Foreign Adversary Controlled…

    2 commenti
  • #MID065 | Alla corte dei potenti

    #MID065 | Alla corte dei potenti

    Quella che si sta per concludere, è stata una settimana davvero strana per la “tecnologia”, non tanto perché siano…

  • #MID064 | Boomer alla riscossa!

    #MID064 | Boomer alla riscossa!

    Non sono un grande fan di Instagram, sebbene lo utilizzi più o meno quotidianamente, e meno che mai di Facebook. Lo ero…

  • #MID063 | Un futuro diverso

    #MID063 | Un futuro diverso

    Non ve ne ha parlato quasi nessuno in maniera così esplicita, ma la vera novità del 2024 in ambito digitale è stata…

  • #MID062 | Le AI sono sempre più voraci

    #MID062 | Le AI sono sempre più voraci

    Ilya Sutskever, ex-OpenAI, oggi, fondatore di una nuova startup chiamata Safe Superintelligence, ha recentemente…

  • #MID061 | Agenti autonomi, ma furtivi

    #MID061 | Agenti autonomi, ma furtivi

    Nelle ultime settimane, non si sente parlare d’altro che di agenti autonomi, ma, poco o niente, di uno dei loro…

  • #MID060 | Un miliardo di utenti

    #MID060 | Un miliardo di utenti

    Sarah Friar, direttrice finanziaria di OpenAI, ha dichiarato che il principale obiettivo della società californiana per…

  • #MID059 | L’inarrestabile ascesa del web conversazionale

    #MID059 | L’inarrestabile ascesa del web conversazionale

    Se, fino all’altro ieri, la forma più avanzata di world wide web era il Web 3.0, ovvero il cosiddetto web…

  • #MID058 | Due pesi e due misure

    #MID058 | Due pesi e due misure

    Che il Search Engine sia uno dei settori maggiormente impattati dall’avvento dell’AI Generativa non è più una novità…

Altre pagine consultate