Monthly Espresso
Diego Lorenzo Tarchini
Asset Manager | Risk Management
Buongiorno a tutti,
questo report estivo è volutamente breve. Non vi voglio annoiare con tanti discorsi che rischiano di farvi addormentare, anche perché a tenervi/ci svegli ci pensano i mercati finanziari.
Andiamo con ordine e spendiamo due parole su Biden, Trump e l'entrata in scena di Harris.
Poco prima di questo annuncio (peraltro decisamente scontato e probabilmente l'unico scenario percorribile) erano iniziate grosse speculazioni riguardo un nuovo mandato a Donald Trump, specialmente dopo il disastroso dibattito TV che ha visto J. Biden uscire con le ossa rotte. Il mercato ha quindi iniziato a scommettere su Trump e le sue probabili mosse politiche/economiche, innescando un importante rotazione di settore che ha visto l'indice Russell 2000 vivere delle giornate da incorniciare. Ma è stato veramente questo ad innescare la rotazione di mercato che ha creato nel contempo un incremento di volatilità oppure qualcos'altro stava cuocendo sotto il sole estivo?
Top 10 Performance Dall'inizio della Rotazione dal 10 Luglio al 18 Luglio
#greatvisual #performance #rotation #happywarren #warrenbuffet #mag7 #stocks
Questa immagine non è nuova. Sono presenti sempre i soliti titoli, ma questa volta con il segno meno davanti. In piedi nella foto c'é un Signore che da tempo ci dice di stare attenti. Warren Buffet.
Warren Buffet ha continuato imperterrito a vendere azioni. Berkshire Hathaway ha raggiunto un record di 276,9 miliardi di dollari in contanti lo scorso trimestre, vendendo appunto grandi porzioni di azioni, inclusa Apple.
La riserva di cassa del conglomerato con sede a Omaha è aumentata significativamente rispetto al precedente record di 189 miliardi di dollari, stabilito nel primo trimestre del 2024. L'aumento è avvenuto dopo che l'Oracolo di Omaha ha venduto quasi la metà della sua partecipazione nel gigante tecnologico guidato da Tim Cook nel secondo trimestre.
Berkshire vende azioni da sette! trimestri consecutivi, ma questa tendenza si è accelerata nell'ultimo periodo, con Buffett che ha liquidato più di 75 miliardi di dollari in azioni nel secondo trimestre. Ciò porta il totale delle azioni vendute nella prima metà del 2024 a oltre 90 miliardi di dollari. La vendita da parte di Buffett è continuata nel terzo trimestre in alcune aree, con Berkshire che ha ridotto la sua seconda partecipazione più grande, Bank of America, per 12 giorni consecutivi.
$BRK Berkshire Hathaway Q2 FY24. • Riacquisto di azioni per $0,3 miliardi. • Partecipazione in $AAPL ridotta di quasi la metà. • Margine di segmento 14% (+2pp Y/Y). • Liquidità e titoli a breve termine $277 miliardi.
Fonte: App Economy Insights, CNBC
L'indicatore Warren Buffett raggiunge il punto più alto nella storia
L'indicatore Warren Buffett (noto anche come rapporto tra capitalizzazione di mercato e PIL) ha raggiunto il livello più alto nella storia, superando i livelli osservati durante la bolla delle dot-com, la crisi finanziaria globale e il recente mercato orso del 2022. A partire da venerdì 5 luglio, il rapporto ha superato il 196%, che è significativamente superiore al livello del 138,4% osservato durante il picco della bolla delle dot-com. Inoltre, è anche superiore al livello del 106,9% registrato nell'ottobre 2007 durante la crisi immobiliare.
Per riferimento, l'indicatore Buffett confronta la capitalizzazione di mercato totale di tutte le azioni quotate negli Stati Uniti, rappresentata dall'indice Wilshire 5000, con il Prodotto Interno Lordo degli Stati Uniti. Il rapporto fornisce un'idea di come il mercato azionario sia valutato rispetto all'economia complessiva. Questo, a sua volta, aiuta i partecipanti al mercato a valutare il sentimento generale e le potenziali opportunità di investimento.
#WarrenBuffet #market #BuffetIndicator #GDP #Wilshire5000Index
Fonte: SeekingAlpha
Evidente no? Lo diciamo da diverso tempo che l'economia USA non è fatta solo di MAG7, ma il mercato ha fatto finta di nulla, fino a quando qualcosa ha iniziato a scricchiolare con il report di Intel ed i licenziamenti che intende effettuare.
Trend nei licenziamenti che sono stati confermati nel dato sulla disoccupazione USA di venerdì scorso con il tasso di disoccupazione di luglio salito al 4,3% (dal 4,1% di giugno) e l'occupazione non agricola leggermente aumentata di 114k. Il numero di disoccupati è aumentato di 352k, arrivando a 7,2 milioni. I dati sono superiori a quelli di un anno fa e confermano il forte raffreddamento del mercato del lavoro e sono in linea con quanto atteso dalla Fed. Considerato però che i dati del mercato del lavoro sono tardivi e non anticipatori del trend economico, occorre ora che la Fed agisca al più presto per scongiurare che l’economia scivoli verso un marcato rallentamento o peggio verso una recessione. La tipica calma estiva non si è vista da nessuna parte sui mercati la scorsa settimana e questa non è ancora finita... L'ultima settimana di luglio è stata un turbine, piena di una raffica di resoconti sugli utili, tre riunioni delle banche centrali e dati chiave sul mercato del lavoro. A prima vista l'abbondanza di dati suggeriva diverse correnti incrociate. La Fed ha continuato a mantenere stabili i tassi anche se Powell ha riconosciuto i crescenti rischi per il mercato del lavoro. Gli utili aziendali stanno superando le stime, ma le azioni sono diminuite dall'inizio della stagione degli utili del secondo trimestre. Le preoccupazioni sulle prospettive di crescita hanno spinto un'inversione a U nella recente rotazione verso azioni cicliche e a piccola capitalizzazione, mentre i beniamini dell'intelligenza artificiale (IA) hanno sperimentato il loro più grande pull back di quest'anno.
LUNEDÌ DI PANICO!
Cosa succede adesso?
Abbiamo appena assistito a uno degli eventi di panico di mercato più grandi mai visti negli ultimi 4 decenni. A un certo punto, i mercati asiatici erano in calo di oltre il 10% in una singola sessione e l'indice bancario giapponese ha registrato la perdita giornaliera più grande dal Lunedì Nero del 1987.
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Ritorniamo un attimo sui dati USA.
La creazione di posti di lavoro nel settore privato negli Stati Uniti si aggira ancora intorno ai 150.000 al mese, mentre nei mesi precedenti alle recessioni del 2001 e del 2008 si creavano solo 0-50.000 posti di lavoro al mese.
E mentre è vero che oggi la popolazione degli Stati Uniti è più grande e la forza lavoro si sta espandendo rapidamente, si potrebbe sostenere che i dati macroeconomici giustifichino solo una parte del movimento di panico che abbiamo visto di recente.
Per dare un'idea di come le cose possano cambiare improvvisamente osserviamo il mercato obbligazionario che sta ora prevedendo più di 5 tagli nei prossimi 3 incontri, e alcune probabilità che la Fed sia costretta a effettuare tagli di emergenza tra una riunione e l'altra.
Per riferimento, mentre ci avvicinavamo alla recessione del 2001 e alla Grande Crisi Finanziaria del 2008, la Fed fece questo:
Il crack del mercato del lavoro all'inizio del 2001 portò la Fed a tagliare di 50 punti base 3 volte di seguito. La debolezza del mercato immobiliare alla fine del 2007 aveva già portato a zero (!) creazioni di posti di lavoro per alcuni mesi, e mentre ci avvicinavamo alla GFC, la Fed effettuò tagli di 50 + 25 + 25 nei 3 incontri successivi.
I mercati stanno ora prevedendo 50 + 50 + 25: qualcosa di intermedio tra la recessione del 2001 e i tagli della Fed alla fine del 2007 in vista della GFC.
E le probabilità implicite di mercato di un 3x50 bps sono ora aumentate a quasi il 40%!
I dati macroeconomici non giustificano appieno questi enormi movimenti storici del mercato, ma anche di questo ne abbiamo diffusamente discusso nei precedenti report. L'importante in questi momenti è mantenere la calma, agire con disciplina e restare fedeli ai propri modelli di gestione.
Quanto avvenuto fra venerdì scorso e martedì 6 agosto è stata una sorta di tempesta perfetta che ha attivato fattori tecnici innescando un effetto domino su trilioni di $ di posizioni speculative finanziate in Yen. Il famoso e famigerato carry trade. (anche di questo abbiamo parlato in precedenti report)
Dati invece reali e che nulla hanno a che fare con la speculazione selvaggia appena citata, riguardano i fallimenti aperti negli USA che continuano a salire. Nei primi 6 mesi del 2024, gli Stati Uniti hanno registrato 346 fallimenti aziendali, il secondo numero più alto dal 2010.
Giugno ha segnato un'impennata storica nelle richieste di fallimento aziendale negli Stati Uniti, con il numero più alto registrato in un singolo mese almeno dall'inizio del 2020 e superando i dati semestrali visti in oltre un decennio.
Solo a giugno, S&P Global ha registrato 75 nuove richieste di fallimento.
Le 346 richieste totali finora nel 2024 sono anche superiori a qualsiasi cifra comparabile nei 13 anni precedenti.
Un totale di 17 casi di fallimento da miliardi di dollari sono iniziati finora nel 2024.
Il settore dei beni di consumo discrezionali ha continuato a guidare gli altri settori nel 2024, con 55 richieste di fallimento totali. Il settore ha registrato 16 nuove richieste durante giugno. I settori della sanità e dell'industria hanno ciascuno registrato il secondo numero più alto di fallimenti nel 2024, con 40 richieste ciascuno.
E si ricomincia a parlare di recessione.........
L'indicatore di recessione della regola di Sahm è aumentato a 0,53 a luglio rispetto allo 0,43, suggerendo che l'economia degli Stati Uniti è in recessione.
La regola di Sahm segnala una recessione quando il tasso di disoccupazione aumenta dello 0,5% rispetto al minimo dei 12 mesi precedenti.
Come dicevamo sopra, l'economia degli Stati Uniti ha aggiunto 114.000 posti di lavoro a luglio, al di sotto delle aspettative di 176.000. I reports sui posti di lavoro di giugno e maggio sono stati rivisti al ribasso di ulteriori 29.000 posti di lavoro. 5 degli ultimi 6. Non solo la disoccupazione è ora al livello più alto degli ultimi 3 anni, ma le revisioni sono la nuova normalità. Centinaia di migliaia di posti di lavoro sono stati rivisti al ribasso solo nel 2024 finora!
Dopo che il tasso di disoccupazione è saltato al 4,3% a luglio dal 4,1% di giugno, la regola di Sahm è stata attivata. Questo segna il tasso di disoccupazione più alto negli Stati Uniti da novembre 2021. Il mercato del lavoro sta iniziando a cedere!
Inoltre, questa settimana, il rendimento a 10 anni è sceso di oltre 50 punti base. Per la prima volta da quando la Fed ha iniziato ad aumentare i tassi, i mercati sono veramente preoccupati per una recessione.
Negli ultimi 65 anni, non c'è stata una singola occorrenza in cui questo indicatore abbia fornito un segnale falso.
Inoltre, ogni volta che la soglia è stata superata, l'aumento del tasso di disoccupazione ha accelerato.
Non sono certo in grado di dire se anche questa volta sarà così ma se dovesse essere il caso l'importante è sapere cosa hai in portafoglio. Quindi qualità, qualità e ancora qualità. Peter Lynch ci dà una mano in tal senso.
Buon proseguimento d'estate a tutti.
Diego Tarchini