Non facciamo arrabbiare chi si occupa di comunicazione interna

Non facciamo arrabbiare chi si occupa di comunicazione interna

Continuando sul filone dell’articolo precedente – Quando la tua Social Intranet non funziona – oggi parliamo delle 6 cose che fanno infuriare chi si occupa di comunicazione interna in azienda.

 

Ebbene sì, c’è chi queste persone le ha intervistate direttamente, chiedendogli quali sono le peggiori situazioni che capitano a chi si occupa di comunicazione interna e quali fattori impediscono loro di svolgere un buon lavoro. Ecco le 6 principali cose che fanno infuriare i “comunicatori interni”.

 

6. Nessuno sa che cosa fà chi si occupa di comunicazione interna

E chi l’avrebbe mai detto?! Una delle cose che fà infuriare di più i “comunicatori interni” è la confusione che spesso genera il loro ruolo all’interno dell’azienda. Sembra sia una situazione abbastanza diffusa che dirigenti e responsabili non capiscano e fraintendano che cosa facciano realmente queste persone.

 

Si arriva, così, alla seconda lamentela:

5. Le persone perdono di vista l’obiettivo finale

Dato che molta gente non capisce il ruolo aziendale di chi si occupa di comunicazione interna, anche i risultati che questa attività dovrebbe portare diventano ambigui e poco chiari. Si diffondono infatti strane aspettative.

I “comunicatori interni” e chi si occupa di leadership pensano che le attività di comunicazione interna devono diffondere e rendere chiari i messaggi che l’azienda vuole trasmettere alle persone. Come se fossero un megafono.

Le Risorse Umane, invece, ritengono che chi si occupa di comunicazione interna è responsabile del livello di coinvolgimento delle persone.

Ma dato che nessuno sa esattamente che cosa dovrebbe fare un “comunicatore interno”, diventa difficile, per chi questa attività la svolge quotidianamente, misurare i risultati ottenuti e gli obiettivi raggiunti.

Questo disallineamento diventa ancora più evidente quando le persone coinvolte usano chi si occupa di comunicazione interna per diffondere messaggi che non sono rilevanti, creando solo confusione in termini di strategie da attuare e risultati ottenuti. Ovvio che ne risente anche il livello di attenzione del pubblico che i comunicatori hanno raggiunto o vogliono raggiungere.

 

4. La strategia di comunicazione interna è terribile, se non inesistente

Della serie: “Mi crei un contenuto virale?”. Mi condividi questo contenuto irrilevante e noioso?”. Oppure quando la comunicazione interna continua ad essere dall’alto verso il basso. Quando si continua a inviare troppe email interne e, soprattutto, tutto a tutti o quasi.

Una pessima strategia di comunicazione interna può rendere la vita di un comunicatore interno veramente in salita. Senza una strategia ben studiata, diventa difficile, se non quasi impossibile, coinvolgere i dipendenti e misurare i risultati ottenuti.

 

3. Non avere nessun metodo di misurazione e nessun dato da valutare

È difficile sviluppare una buona strategia di comunicazione interna senza dati alla mano. Molte persone, infatti, partono da semplici supposizioni.

Se non iniziamo da un’analisi della situazione composta da dati specifici, chi si occupa di comunicazione interna non sarà mai in grado di dimostrare se una strategia sta funzionando o meno. Si rischia di trascorrere un sacco di tempo in una comunicazione che non ottiene risultati. E se non si può capire o vedere il ROI che deriva da questa attività, diventa difficile giustificare il budget dedicato e il ruolo dei “comunicatori interni”.

Senza obiettivi o metriche specifiche, si finisce con indirizzare le energie in iniziative poco chiare.

 

2. Non essere sicuro di sé e avere complessi di inferiorità

In un’azienda in cui nessuno sa che cosa fà il “comunicatore interno”, non c’è una corretta strategia e non ci sono metodi di misurazione dei risultati ottenuti, sarà difficile trovare “comunicatori interni” che capiscano il reale contributo che danno all’organizzazione. Ne consegue che chi si occupa di comunicazione interna può diventare insicuro e iniziare ad avere complessi di inferiorità.

 

Ma la cosa che fà più infuriare chi si occupa di comunicazione interna è:

1. Avere pessimi contenuti

Il problema di saper cosa scrivere e come farlo è fondamentale per una strategia di comunicazione interna efficace. Se usiamo le tecniche sbagliate, addio risultati.

“The one question I get at conferences, EVERY time I speak is, ‘How can I convince management to let me do things differently.’ There’s only one way: First, you have to prove to them that what they’re currently doing isn’t working. That is research and measurement. Second, you have to show them you have a better way of doing it. That’s where best practices come in. Third, you have to show them the new way is working. That’s back to research and measurement.”
Shel Holtz, influential communications strategist, speaker, author

 

Comunicatori interni cosa ne pensate? Vi siete ritrovati ad affrontare una o più di queste situazioni? Vi fanno davvero infuriare?

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Post originariamente pubblicato su www.pat.eu

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