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Primo piano
60° Stormo, Guidonia: un monumento dedicato al Col. Cipriano e Ten.Col. Meneghello a un anno dalla tragica scomparsa
Giovedì 7 marzo, ad un anno dalla tragica scomparsa del Colonnello Giuseppe Cipriano e del Tenente Colonnello Marco Meneghello durante una missione di addestramento, si sono tenuti a Guidonia – alla presenza del Capo di Stato Maggiore dell’Aeronautica, Generale di Squadra Aerea Luca Goretti – degli eventi commemorativi per i due piloti del 60° Stormo.
La giornata è iniziata con un Alzabandiera solenne presso l’aeroporto militare “Alfredo Barbieri”, alla presenza dei familiari dei due Ufficiali, di tutto il personale militare e civile dello Stormo e degli enti ubicati sull’aeroporto.
Dopo un incontro del Capo di Stato Maggiore con i familiari dei due Ufficiali, è stato svelato – alla presenza delle autorità tra cui il Comandante delle Scuole e della 3^ Regione Aerea, Gen. S.A. Silvano Frigerio, il Comandante del COMAER, Generale S.A. Giandomenico Taricco, e di una rappresentanza del personale della base – un monumento a loro dedicato nei pressi del Comando del 60° Stormo.
“Le due steli – ha dichiarato il Col. Michele Cesario, Comandante del 60° Stormo, descrivendo il monumento – stanno a rappresentare Montecelio e Sant’Angelo Romano, uniti dalla scia elicoidale di un aeroplano che unisce e rappresenta l’abbraccio infinito dei due piloti“.
Successivamente, la commemorazione si è spostata all’esterno dell’aeroporto, in località Collefiorito, dove alla presenza delle autorità cittadine è stato inaugurata, all’interno di una piccola area verde pubblica, una meridiana in marmo che segnerà ogni anno, in questo giorno, l’ora del tragico incidente, a simboleggiare il legame profondo dell’Amministrazione cittadina e di tutta la comunità con la la base dell”Aeronautica Militare.
“Un anno fa perdevamo due colleghi che hanno fatto della passione per il volo la loro vita, due persone che sono in maniera indelebile parte della storia dell”Aeronautica e che insieme alle loro famiglie rimarranno per sempre nei nostri cuori“, ha dichiarato il Capo di Stato Maggiore dell”Aeronautica.
“In questa giornata triste per tutti noi, a nome di tutte le donne e gli uomini della Forza Armata , voglio rinnovare il ringraziamento a questa città e questa comunità, da sempre vicina alla forza armata e solidale con i nostri stessi valori. Guidonia è un luogo importante per l’Aeronautica, non solo per la sua storia, ma perché qui prepariamo e addestriamo i giovani che saranno il nostro futuro. Rinnovo, in questa circostanza, anche il saluto e la vicinanza del Ministro della Difesa Guido Crosetto ai familiari di Marco e Giuseppe ed alla comunità di Guidonia Montecelio ed autorità cittadine“.
La commemorazione si è conclusa con la celebrazione eucaristica presso la parrocchia Beata Vergine Maria di Loreto, officiata dal Vescovo di Tivoli e Palestrina, S.E. Mons. Mauro Parmeggiani ed alla presenza del Sindaco Mauro Lombardo.
News
Aeronautica Militare: presentato progetto di restauro di un Macchi C.205 “Veltro” recuperato a largo di Pantelleria
Si è svolto martedì 5 marzo, presso l’Auditorium di Palazzo Aeronautica, l’evento dedicato al ritrovamento e restauro di un Macchi C.205 “Veltro”, nell’ambito delle attività di recupero e valorizzazione del patrimonio storico dell’Aeronautica Militare.
Il velivolo, matricola militare 9310, operativo presso il 1° Stormo Caccia, era andato disperso nel 1943 durante la difesa di Pantelleria da parte della Regia Aeronautica, per poi essere individuato nel 2007 e recuperato nel 2023. Lo studio dei reperti ha portato all’identificazione del pilota, l’allora Sottotenente Alvise Andrich, Asso della Seconda Guerra Mondiale, pluridecorato al Valor Militare, abbattuto in data 8 giugno 1943 e salvatosi lanciandosi col paracadute.
L’evento, organizzato dall’Aeronautica Militare e moderato dal giornalista Vincenzo Grienti, ha ospitato, tra gli altri, gli interventi del Gen. Isp. Capo Basilio Di Martino, storico aeronautico già Presidente del Comitato per il Centenario dell’Aeronautica Militare; del Col. Franco Linzalone, Comandante del Distaccamento Aeroportuale di Pantelleria; del figlio del Cap. Andrich, Renato Andrich. Hanno partecipato all’evento anche gli enti che, a vario titolo, hanno preso parte al recupero del velivolo: l’operatore subacqueo dell’OTS Green Divers Antonello D’Aietti, che nel 2007 ha individuato il relitto al largo di Pantelleria; il Capitano di Corvetta Sebastiano Sgroi, del 3° Nucleo Operatori Subacquei della Guardia Costiera di Messina; il Dott. Roberto La Rocca, della Soprintendenza del Mare Regione Siciliana. Significativo anche il contributo del Museo dei Motori e dei Meccanismi dell’Università di Palermo per l’identificazione dei reperti recuperati dal mare, in particolare dei resti del motore.
Nel dare il benvenuto ai presenti, il Gen. BA Urbano Floreani, Capo del 5 Reparto SMA – Comunicazione, ha sottolineato: “…i più grandi monumenti agli eroi caduti in battaglia non sono fatti di marmo ma sono in fondo al mare, sotterrati tra dune dei deserti aridi e tra nuvole di cieli lontani. Questa storia è dedicata ad un eroe, un asso, che ha continuato a volare dopo l’incidente che l’ha visto protagonista. Il recupero però è dedicato a tutti coloro che non sono rientrati a casa. Questo è il motivo per il quale il 5° Reparto, l’Aeronautica Militare si è imbattuta in questa impresa. Promuovere la valorizzazione storica e raccontare questa bella storia…”
Il Colonnello Linzalone, Comandante del Distaccamento di Pantelleria, ha voluto ripercorrere le tappe di questa affascinante storia. Dal recupero del relitto alla ricerca, tramite fonti storiche, a che tipo di velivolo corrispondessero i pezzi ritrovati. ”… quando l’ho visto per la prima volta il relitto, i pezzi mi hanno trasmesso una forte emozione. Essi ci danno una testimonianza di un aereo che ha rappresentato una parte importante della nostra Forza Armata. Nell’istante in cui è stato abbattuto l’aereo non è più un pezzo di metallo ma emozione vera, anche una testimonianza importante perché rappresenta una sinergia efficace tra più istituzioni…”
Successivamente ha preso la parola il figlio di Alvise Andrich, Renato, che con forte emozione, ha voluto ricordare la figura del padre. ”… dell’abbattimento sapevo tramite i racconti della mia mamma che gli ricordava come fu salvato, da un mare in burrasca, da una motovedetta tedesca. Ci ha insegnato il coraggio delle proprie azioni, il senso di responsabilità, l’amor di patria ed il senso del dovere che ha accompagnato per tutta la vita mia e di mia sorella e di tutti i nostri figli… non vedo l’ora di andare a Pantelleria a visitare il sito museale in cui sarà conservato l’aereo di Papà…”.
Il Generale Floreani ha concluso l’evento con un pensiero emozionante. ”…abbiamo avuto tanti eroi…ma tra questo elenco dovremmo annoverare tantissime mamme che si sono caricate questa Italia, devastata dalla guerra, hanno ripreso in mano bimbi, orfani di papà ed alla fine ci hanno permesso di risollevarci in piedi…”
Il progetto di restauro prevede la costruzione di una struttura in legno e acciaio che riproduce la forma dell’aereo. All’interno, saranno visibili pezzi originali recuperati, mentre la parte posteriore del velivolo sarà rivestita in alluminio dall’artista Marco Mazzei. Alla fine dei lavori, il velivolo sarà esposto presso l’hangar Nervi dell’Aeroporto di Pantelleria, da dove il velivolo operava durante la guerra.
Soccorso Aereo: Elicottero HH-139A dell’Aeronautica Militare ha trasportato una donna con un grave trauma dall’Isola di Ponza a Latina
Si è concluso 1° marzo un soccorso aereo effettuato con un elicottero HH-139A dell’85° Centro SAR (Search and Rescue) di Pratica di Mare (RM). L’intervento, reso difficoltoso a causa della scarsa visibilità e dalla pioggia intermittente, è stato effettuato sulla tratta Ponza – Latina, e ha consentito il trasporto sanitario urgente di una donna di 82 anni con un grave trauma e bisognosa di cure urgenti.
La richiesta di attivazione è giunta dalla Prefettura di Latina al Rescue Coordination Centre (RCC) del Comando Operazioni Aerospaziali (COA) di Poggio Renatico (FE) che ha, tra i propri compiti, anche quello di gestire questo tipo di missioni a favore della collettività.
L’equipaggio dell’elicottero militare in prontezza d’allarme è decollato dall’aeroporto di Pratica di Mare e si è diretto dapprima a Latina, dove è stata prelevata una equipe medica specializzata dell’ospedale Santa Maria Goretti, necessaria per assistere la paziente durante il volo. Successivamente l’elicottero ha raggiunto l’isola di Ponza, è atterrato sulla piazzola Santa Lucia dell’isola. Una volta a terra la donna è stata caricata a bordo, messa in sicurezza e trasportata con urgenza verso l’aeroporto militare di Latina, sede del 70° Stormo dell’Aeronautica Militare.
Una volta atterrati, la paziente è stata trasferita a bordo di una ambulanza presso l’ospedale Santa Maria Goretti di Latina per le necessarie cure mediche, mentre l’elicottero ha fatto rientro su Pratica di Mare per riprendere la prontezza d’allarme. L’intera missione di soccorso aereo è stata condotta grazie all’uso di speciali visori notturni, Night Vision Goggles, che permettono agli equipaggi di volo di operare anche con scarse condizioni di luce.
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Università, ricerca e formazione: siglato accordo di collaborazione tra Aeronautica Militare e l’Università di Trento in ambito Geo-Cartografico e delle Scienze dell’Atmosfera e del Clima
Martedì 5 marzo il Prof. Flavio Deflorian, Rettore dell’Università di Trento, e il Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, Comandante della Squadra Aerea, hanno firmato l’accordo quadro tra l’Università di Trento e l’Aeronautica Militare per adottare forme di collaborazione reciproca nello svolgimento delle attività di formazione, ricerca e sperimentazione nei settori di comune interesse, tra cui quello aerospaziale, della formazione accademica, della valorizzazione del patrimonio documentale geo-storico della A.M. e le discipline delle scienze dell’atmosfera e del clima, con particolare riferimento allo studio e analisi dei dati meteorologici, dell’atmosfera e idrologici.
Alla base dell’accordo ci sono i solidi rapporti di collaborazione tra il Centro Informazione Geotopografiche Aeronautiche (CIGA), diretto dal Col. Riccardo Di Paola, e il Centro Geo-Cartografico di Studio e Documentazione (GeCo) istituito congiuntamente dall’Università di Trento, dal Comune di Rovereto e dalla Provincia autonoma di Trento, diretto dalla Professoressa Elena Dai Prà, referente del Rettore alla collaborazione con le istituzioni di gestione e rappresentazione informazioni e dati territoriali, che partecipano congiuntamente a numerose attività di ricerca e divulgazione scientifica in seno ad organizzazioni cartografiche nazionali quali ad esempio l’Associazione Italiana di Cartografia (AIC) e la Società Geografica Italiana.
Il GeCo conduce attività di ricerca e formazione nell’ambito di tematiche euristiche relative al territorio, all’ambiente, alle scienze di base e applicate, alle scienze umane e sociali, alla storia della scienza, alla museologia, alla geografia, alla cartografia e storia della cartografia e delle tecniche cartografiche.
I compiti istituzionali delle Parti prevedono l’avanzamento delle conoscenze e la sperimentazione nelle attività di competenza per un migliore assolvimento dei compiti assegnati; tali attività dovranno interessare temi comuni da sviluppare con risorse proprie e regolati attraverso la stipula successiva di appositi Accordi Attuativi.
L’Aeronautica Militare, nei settori di propria competenza e mediante proprie strutture e proprio personale, sviluppa e partecipa a programmi di interesse nazionale, europeo e internazionale, forieri di notevoli ritorni professionali, occasioni di confronto, di sviluppo e di approfondimento che si traducono in nuove conoscenze utili sia per il perseguimento dei propri obiettivi sia per il Sistema Paese.
La cerimonia per la firma dell’Accordo Quadro, avvenuta a Roma presso la Casa dell’Aviatore, è stata presieduta dal Comandante di Squadra Aerea, Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati, e dal Rettore dell’Università di Trento, Prof. Flavio Deflorian, ed erano presenti il Generale di Brigata Aerea Danilo Morando, Comandante la 9 ^ Brigata Aerea ISTAR-EW e il Generale di Brigata Aerea Urbano Floreani, Capo del 5° Reparto dello Stato Maggiore, che sono intervenuti durante la fase istruttoria al fine di finalizzare l’Accordo.
Nel suo intervento il Generale di Squadra Aerea Alberto Biavati ha espresso il suo vivo apprezzamento per le attività svolte per la realizzazione dell’accordo, sottolineando che “L’Aeronautica Militare è da sempre all’avanguardia nel campo della tecnologia ed è sempre aperta alla collaborazione con il mondo accademico. La sinergia tra le parti porterà sicuramente un proficuo sviluppo di progetti in campi di alto interesse per la Nazione. La cartografia è per noi una disciplina fondamentale, fin dalle nostre origini. Inoltre la Forza Armata investe molto nel campo della meteorologia, specialmente in questo periodo storico dove è alta l’attenzione al cambiamento climatico legato anche alla sicurezza.”
Il Rettore Flavio Deflorian, dopo aver sottolineato l’interesse nella collaborazione scientifica tra Università e l’Aeronautica Militare ha dichiarato: “L’accordo ci permetterà di perseguire progetti scientifici innovativi e interdisciplinari, che avranno anche un impatto significativo sulla comunità. Studiare il territorio è di fondamentale importanza per la gestione dell’ambiente, la prevenzione del dissesto idrogeologico, l’analisi delle trasformazioni sociali e spaziali delle città contemporanee“.
Eventi
Cambio Comando: cerimonia di avvicendamento al Comando della 4ª Brigata di Borgo Piave
Giovedì 29 febbraio ha avuto luogo, a Borgo Piave (LT), la cerimonia di avvicendamento al comando della 4ª Brigata Telecomunicazioni e Sistemi per la Difesa Aerea e l’Assistenza al Volo tra il Generale di Brigata Sandro Sanasi, Comandante uscente e il Generale di Brigata Pietro Spagnoli, Comandante subentrante.
L’evento, presieduto dal Comandante Logistico dell’Aeronautica Militare, Generale di Squadra Aerea Antonio Conserva, si è svolto alla presenza del Prefetto di Latina Dott. Maurizio Falco, del Questore Dottor Raffaele Gargiulo e di autorità militari, civili e religiose del territorio.
A conferire maggiore lustro e solennità alla cerimonia, sono intervenuti il Medagliere del Nastro Azzurro ed i Labari delle Associazioni Combattentistiche e d’Arma, il Gonfalone della Provincia di Latina e il Gonfalone della città di Latina.
Emozionante il passaggio della Bandiera d’Istituto della Brigata, consegnata dal Gen. Sanasi al Gen. Spagnoli, cui spetta ora il compito di custodirla nel suo ufficio, come già fatto dal suo predecessore.
Il Gen. Sanasi, nel suo discorso di commiato, rivolgendosi al personale della Brigata ha detto: “Poco più di quattro anni fa ho assunto l’incarico di Comandante della 4ª Brigata TLC e Sistemi DA/AV, approcciandomi con emozione e rispetto a questa nuova responsabilità, ma forte dell’onore e dell’apprezzamento che le SS.AA. mi stavano riconoscendo. Sono stati, questi, 48 mesi di energico impegno e di intenso lavoro, ma ricchi di appaganti soddisfazioni e gratificazioni”. Riferendosi poi alla Brigata e ai suoi Enti Dipendenti sparsi su tutto il territorio nazionale ha così concluso: “E’ stata una fortuna essere alla guida di una squadra degna della più alta considerazione sotto tutti i punti di vista”. Il Gen. Sanasi, dopo aver salutato e ringraziato il Gen. S.A. Antonio Conserva, il Gen. Brig. Vincenzo Falzarano, Comandante della 3ª Divisione e già Comandante della 4ª Brigata, e aver augurato un affettuoso “in bocca al lupo” al Gen. Spagnoli, ha poi concluso il suo discorso ringraziando con non poca emozione la sua famiglia: “Senza di voi non sarei mai riuscito in questo compito. Grazie”.
Nel suo discorso di insediamento, il Generale Spagnoli, nato e cresciuto nel territorio pontino, ha espresso la sua gratitudine alle Superiori Autorità per la fiducia accordata nel conferirgli l’incarico e, ringraziando il suo predecessore per le ottime condizioni di operatività in cui lascia la Brigata e rivolgendo il suo pensiero al personale della 4ª Brigata ha detto: “Dobbiamo credere nella forza del gruppo, anzi della squadra, che si differenzia dal gruppo poiché nella squadra ciascuno ha un proprio ruolo ben determinato; dobbiamo agire in maniera sinergica poiché, come dice un proverbio africano, se si va da soli forse si va più veloci, ma se si va insieme sicuramente si va più lontano”. Infine, il Gen. Spagnoli ha sottolineato che “solo il lavoro di squadra in un ambiente così complesso, mutevole e instabile consente di raggiungere obiettivi sempre più lontani” perché “è ormai acclarato che il personale rappresenta il vero vantaggio competitivo di ogni organizzazione”.
La cerimonia si è conclusa con l’intervento del Comandante Logistico che ha preso la parola ringraziando dapprima il Generale Sanasi per la sua azione di comando a capo della 4ªBrigata “grazie alla quale la Forza Armata è cresciuta in modo esponenziale nel settore di competenza”, ed infine ha augurato un buon lavoro al Generale Spagnoli per l’assolvimento del suo incarico che sarà sicuramente denso di sfide e ricco di gratificazioni professionali e personali.
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9 mesiDa appassionato mi piacerebbe essere al corrente, nel limite del possibile, del restauro del 205. Ricordo che, a un'epoca un 205 volava : poi un incidente in decollo (mi pare...) con danni all'elica, l'aveva "inchidato al suolo"...dovrebbe (condizionale d'obbligo...) essere al museo di Vigna...vorrei seguirlo "a distanza" il restauro di questo 205 e potrei anche mettere in contatto i restauratori con persone che potrebbero fonrnire informazioni utili, avendo partecipato al restauro di un Bf104G6 ora al museo del JG52) e di una replica volante di CR42 (l'ultima volta era a Duxford pronto per il primo volo....). Se qualcuno puo' ricontattarmi via Linkedin gliene sarei grato! 😊
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9 mesiOnore sempre 🇮🇹