NUOVO ATTACCO, QUESTA VOLTA AL COMUNE DI TORINO…SEMBRA SOTTO CONTROLLO, MA NON E’ SEMPRE COSì

NUOVO ATTACCO, QUESTA VOLTA AL COMUNE DI TORINO…SEMBRA SOTTO CONTROLLO, MA NON E’ SEMPRE COSì

Risale a ieri un nuovo cyberattacco ai danni delle infrastrutture pubbliche italiane. Dopo, tra gli altri, i casi della Regione Lazio e quello di Unione Terre di Pianura ora è toccato al Comune di Torino. Sul loro sito veniva infatti dichiarato che <<a causa di un probabile attacco hacker è stata sospesa l’attività di alcuni servizi tra cui quelli anagrafici.>>

Dalle prime indiscrezioni sembra si sia trattato di un attacco Conti Ransomware. Per fortuna è stato dichiarato che il numero delle postazioni di lavoro colpite risulta essere contenuto. Infatti il Comune di Torino e il CSI Piemonte si sono subito attivati con azioni di contrasto mirate a circoscrivere il perimetro dell'attacco: in particolare <<sono stati staccati i domain controller per evitare accessi agli share di rete, sono state cambiate le utenze di admin, è stata chiusa la rete comunale e avviata comunicazione interna e ad altri clienti.>>

Sempre secondo le dichiarazioni in merito sembra che nessun dato personale sia stato compromesso e sembra siano disponibili i backup. Ai dipendenti è stato consigliato tempestivamente di non accedere ai loro PC per evitare che il ransomware si diffondesse.

Di oggi la dichiarazione: <<Il ripristino del sistema continua sulle altre aree comunali. La Città di Torino conferma che i dispositivi informatici delle anagrafi non sono stati danneggiati e che i contenuti delle banche dati centrali non sono stati persi e non hanno subito alterazioni.>>

Per il momento sembra quindi che in questo caso sia andato tutto bene, ma quanto spesso si potrebbe dire lo stesso in Italia in caso di attacco? Sono centinaia i casi di attacco che vengono rilevati: secondo alcuni studi i cyber attacchi aumentano del 40% a settimana e confermano l’Italia nel podio della classifica. E’ quindi necessario un maggiore investimento sulla Cybersecurty ad opera di aziende private e pubbliche che devono adeguare le loro difese al numero crescente di minacce. In questo viene in aiuto l’approccio zerotrust e conformemente a questo si possono ad esempio citare le metodologie di difesa dell’endpoint basate sulla deception. E’ inoltre cruciale lavorare sull’aspetto culturale e quindi sulla formazione dei dipendenti in ambito cybersecurityawareness.

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