P. C. Helleu: il pittore che raccontò la bellezza delle giovani donne parigine d’Ottocento
Se ami la Francia e la Belle Époque non puoi non conoscere e non amare lo straordinario Paul-César Helleu.
Il pittore nacque a Vannes nel 1859 e fin da giovane desiderava diventare un artista. Nel 1876 fu ammesso alla Scuola di Belle Arti di Parigi, dove studiò sotto la supervisione del pittore Jean-Léon Gérôme, diventando poi apprendista di Théodore Deck, un ceramista specializzato in ritratti femminili. Lì per la prima volta si approccia alla ritrattistica femminile, mondo che diventò per lui una vera ossessione, tanto da divenire il suo principale soggetto pittorico.
Nel 1886 incontrò il conte di Montesquiou che divenne subito suo fidatissimo cliente, acquistando diverse incisioni e introducendolo, di volta in volta, sempre più, nell'aristocrazia parigina. Divenne così uno dei ritrattisti più popolari della società del suo tempo, non soltanto in Francia ma anche all’esterno, come a Londra, dove realizzò molti ritratti, tra cui quelli della contessa Greffulhe, della duchessa di Marlborough, della regina Alessandra, della principessa di Grecia, ecc.
Le sue stampe a puntasecca raffiguranti figure femminili erano molto note anche negli Stati Uniti. L'amico Marcel Proust si ispirò a lui per il personaggio del pittore Elstir in "Alla ricerca del tempo perduto". Fu anche molto vicino a importanti artisti come James Tissot, Claude Monet, John Singer Sargent, Rodin e Alfred Stevens, che riconobbero il suo grande talento e lo incoraggiarono a continuare a incidere.
Paul-César Helleu però non era solo un ritrattista, ma dipinse anche paesaggi luminosi e raffinati, influenzato dai suoi amici impressionisti e nel 1893 divenne membro della Scuola Nazionale di Belle Arti. Fu anche membro onorario della Società Internazionale degli Scultori, Pittori e Incisori di Londra e ricevette la Legion d'onore nel 1904.
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Helleu è stato uno degli artisti che meglio hanno sintetizzato l'eleganza moderna nei suoi dipinti, nelle incisioni e nelle stampe a puntasecca. Ha rappresentato con talento la grazia femminile, dandoci un importante riflesso della società descritta da Marcel Proust nei suoi libri.
I suoi personaggi dell'alta società, le sue silhouette femminili, le sue scene sportive del mondo elegante sono state tra le immagini più notevoli della Belle Époque parigina e non solo.
La natura semplice e raffinata delle sue opere è stata spesso paragonata dalla critica contemporanea a quella delle opere angeliche senza pari e di tutte le donne che dipinse, di certo la moglie Alice Guérin fu la più rappresentata.
In questi ritratti di famiglia si percepisce un'intimità e un'emozione unica, che solo poteva competere al grande maestro francese.
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1 annoSbaglio, o il ritratto della duchessa è una composizione di tratti di penna (cioè non pennellate)? 😮 E che ne pensi invece del nostro Boldini, legato anche lui alla bella epoca?