Paura di non riuscire a staccare dal lavoro? 3 suggerimenti per rilassarsi in vacanza
Sei una persona che tende a preoccuparsi eccessivamente e a non rilassarsi mai del tutto? Ho una notizia solo per te: il 90% delle cose per le quali ci preoccupiamo non si realizza.
Il vero problema non è tanto la paura, quanto l'ansia. L'ansia è l'anticipazione di un evento, quindi il cervello inizia a chiedersi: e se? e se? e se? Fino ovviamente ad arrivare a delle risposte che non ci piacciono.
Non è possibile prevedere il futuro e se anche dovesse venirti in mente una soluzione a quel problema ipotizzato, non puoi essere certo che quella funzionerà. Pensa al problem solving, senza solving. Ecco, questa è l'ansia. In più l'ansia ha un brutto effetto collaterale: ti perdi nei tuoi pensieri e ti disconnetti dal mondo reale.
Perdi quindi momenti potenzialmente piacevoli e alle persone a cui vuoi bene in realtà non fai altro che dedicare dei piccoli frammenti di realtà e di attenzione. Cerchi di lottare con le tue preoccupazioni per allontanarle dalla tua mente, ma quest'azione è per natura problematica, perché il cervello deve preoccuparsi di non preoccuparsi, deve pensare a non pensare a quella cosa.
Non è facile imparare a gestire le preoccupazioni, ecco perché ho raccolto tre suggerimenti per iniziare a cambiare il tuo rapporto con il famoso overthinking.
1) Accetta la tua preoccupazione.
Quando qualcosa ci preoccupa, c'è sempre qualcuno pronto a dirci di non pensarci. Ecco, non ascoltarlo. Infatti, più tu ti adoperi per cercare di respingere la preoccupazione, più questa diventa forte. Il segreto è accettare la presenza delle preoccupazioni senza proporre loro continui avvisi di sfratto.
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2) Controlla la tua attenzione.
Dove si trova la tua attenzione quando sei preoccupato? Di norma è totalmente concentrata su quelle possibili preoccupazioni future. Dove non è invece la tua attenzione? Qui. Non è nel mondo intorno a te. Persi nei nostri pensieri, ignoriamo la vita, e invece dobbiamo proprio concentrarci su questo; sul mondo intorno a noi e non sui ragionamenti su quanto forse un domani potrebbe accadere.
3) Etichetta i tuoi pensieri e non identificarti con questi.
L'idea alla base del concetto di etichettare è: tu non sei i tuoi pensieri.
I pensieri cosa sono? Sono solo pensieri, ne fai un milione al giorno e molti di questi sono anche in forte contraddizione gli uni con gli altri. Nel momento in cui tu ti identifichi con uno di questi milioni i pensieri che fai ogni giorno, quello diventa più pericoloso, soprattutto se negativo. I pensieri sono ipotesi, sono supposizioni, ma se ti identifichi con questi pensieri, diventano realtà. Quando hai dei pensieri preoccupanti, non dovresti pensare "Sono preoccupato", ma "Ho dei pensieri preoccupanti".
Con la pratica il potere della consapevolezza ti aiuterà a non cadere nell'ansia. Ricorda: accetta, dirigi l'attenzione e poi etichetta.
𝗦𝗮𝗹𝗲𝘀 𝗔𝗰𝗰𝗼𝘂𝗻𝘁 𝗠𝗮𝗻𝗮𝗴𝗲𝗿 | Campania e Molise | Direzione Commerciale | 𝗘𝗱𝗲𝗻𝗿𝗲𝗱 𝗜𝘁𝗮𝗹𝗶𝗮| Soluzioni per le Risorse Umane #buoni #pasto, #benefit e percorsi di #welfare aziendale.
2 anniOttimo pretesto e suggerimento per godersi il relax ed essere agganciati al presente. Se si inizia subito può' diventare in meno di un mese una sana abitudine.
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2 anniPoco
Ricercatore, esperto di apprendimento, tecnologie didattiche e facilitatore grafico
2 anniQualche appunto da questo bell’articolo 😉
a volte prendersi una pausa per dedicarsi del tempo e ricaricare le energia può aiutare a dare un nuovo boost al proprio lavoro e magari è proprio ciò di cui si ha bisogno
Selling is my Passion and Lifelong Learning is my Strenght (on Linkedin since 2007)
2 anniLuca sicuramente i suggerimenti che ha dato nel suo articolo sono utili e applicabili anche quando non si sta per andare in vacanza, nel vivere quotidiano. Quello che a volte mi passa per la testa però, non è detto che sia frutto dei miei pensieri, ma delle persone che mi stanno vicine e che alla lunga potrebbero diventare anche i miei di pensieri. Mi potrei riferire ad una mamma anziana con le patologie legate all'età, un figlio o una figlia adolescente alle prese con le prime delusioni amicali e amorose, un amico che a causa della crisi, ormai così palese da poter essere tagliata con un grissino come il tonno in un noto spot televisivo, ha perso il lavoro dopo anni a stare in giro per vendere un "pezzo" in più di ieri. Mindfullness è vivere il presente con consapevolezza , si potrebbe citare il mito Baglioni con il suo "La Vita è Adesso", ma per me è un vivere da condividere con chi abbiamo di fronte a noi, un qualcuno che ci voglia bene o che ancora meglio ci ami alla follia. Grazie per il post Luca e buone vacanze a tutti noi! Godiamocele fino alla fine.... 😉