Perché vi serve un manager della pioggia

Perché vi serve un manager della pioggia

Il maltempo costa caro: 3 miliardi di euro è il conto, salatissimo, di una estate senza sole. Poi ciascuno, nel suo piccolo, si fa i conti in tasca e scopre che....

Le gelaterie perdono il 5% del fatturato se una domenica di luglio fa freddo (Fonte: Cna alimentare), mentre Ikea e Brico salgono del 30% (Confesercenti) perché invece di andare al mare tutti si buttano su quei lavoretti rimandati da troppo tempo. La primavera si fa attendere? Crollano le vendite di scooter e moto (-37% nel 2012, dice Ancma, ma il presidente dell'associazione precisa che non fu solo colpa della pioggia). Nello stesso periodo, però, fecero affaroni i centri commerciali ma solo quelli con parcheggio al coperto: avete capito il perché.

Insomma: che faccia bello o brutto ci sarà sempre qualcuno pronto a lamentarsi e altri che intanto battono scontrini.

Questo nel nostro piccolo. Poi alziamo lo sguardo e le cose peggiorano: a livello mondiale i cambiamenti climatici hanno effetti devastanti. L'Ocse stima un calo del Pil mondiale dall’1,5 al 6% entro il 2060 causato da minore produttività agricola, innalzamento dei mari ed eventi naturali catastrofici.

in Italia, gli effetti del cambiamento climatico nel 2050 potrebbero arrivare a costare qualcosa come 20-30 miliardi, più o meno come una manovra economica. Lo sostiene uno studio del Centro Euromediterraneo per i cambiamenti climatici, secondo il quale nel 2100 queste cifre potrebbero addirittura sestuplicare.

Per Business People ho chiesto un parere al presidente della Società meteorologica Italiana, Luca Mercalli:

Dobbiamo avere paura del clima?
Dipende da dove viviamo. Nei Paesi industrializzati un’anomalia climatica è compensata da manovre finanziarie, altrove può significare carestia.

Per esempio: la California sta vivendo la peggiore siccità degli ultimi cento anni, una vera batosta per la sua economia, ma nessuno muore di fame, mentre lo stesso fenomeno in India e in Africa potrebbe mettere sotto scacco la vita di milioni di persone.

Mi ha sollevato il morale, invece, ascoltare le parole di Mario Giuliacci, volto storico della Tv, secondo il quale non tutto il male vien per nuocere, anzi:

Quale sarebbe l’aspetto positivo di una grave siccità?
Che ci stimola a studiare in laboratorio nuovi tipi di coltivazioni sempre più resistenti alle intemperie e più produttive. Quando saremo riusciti a trovarle avremmo sconfitto gran parte della fame nel mondo.

Rimane da raccontare la storia del manager della pioggia: è un laureato in scienze climatiche che lavora in azienda (ci sono uffici meteo in Enel, Terna, Eni e nelle grandi compagnie assicurative come Zurich o Allianz Re), viene assunto con una contratto da 25mila euro (fonte: Istituto per lo sviluppo della formazione professionale dei lavoratori) e va in pensione con il doppio.

Qui racconto cosa fa e perché il meteo è diventato un vero business.

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