Personale all'estero: quale retribuzione?
PERSONALE ALL'ESTERO: COSA FARE?

Personale all'estero: quale retribuzione?

Per distacco transnazionale di lavoratori si intende la dislocazione temporanea, da parte del datore di lavoro (distaccante), a fronte di un interesse e sotto la propria direzione, presso un altro soggetto (distaccatario), di uno o più lavoratori, al fine di svolgere una determinata attività lavorativa, concordata e disciplinata da un contratto tra le parti.

Il distacco del lavoratore può avvenire tra due imprese site in Italia, oppure trasferendo il lavoratore in una sede sita in un Paese dell’UE.

Tra le tutele istituite, vi è quella di riconoscere ai lavoratori l’applicazione delle stesse condizioni di lavoro e di occupazione dei propri colleghi dell’impresa distaccataria.

L’attività lavorativa svolta in Italia da un lavoratore distaccato straniero è disciplinata dalle disposizioni di legge, dalle indicazioni amministrative e dalle clausole della contrattazione collettiva italiana.

Più nel dettaglio, trattasi delle seguenti garanzie: periodi massimi di lavoro e minimi di riposo, durata minima delle ferie annuali retribuite, trattamenti retributivi minimi, compresi quelli maggiorati per lavoro straordinario, condizioni di cessione temporanea dei lavoratori, salute e sicurezza ed igiene sui luoghi di lavoro (D.Lgs. 198/2006).

la retribuzione dei lavoratori sottoposti a distacco transnazionale, ciascun datore di lavoro è onerato a garantire ai propri dipendenti una retribuzione sufficiente e proporzionata alla qualità e quantità del lavoro, in ossequio al disposto di cui all’art. 36 della Costituzione.


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