Sales Performance: il riflesso del Coaching
Le “vecchie” modalità di leadership rendono vane le azioni e i comportamenti necessari alfine che ognuno si senta responsabile e partecipe a dare il meglio di sé, attraverso lo stimolo delle capacità professionale, le responsabilità e il potenziale individuale.
Un numero crescente di manager attenti ai nuovi bisogni capiscono le implicazioni nonostante una quotidianità inquinata da pressione sui risultati, ansia da performance, abitudini, cultura e modelli di riferimento passati, e decidono di evolversi in manager coach.
Esistono molti esempi di manager che hanno sviluppato un approccio “coach” verso i collaboratori in realtà differenti: da aziende high teach ad aziende farmaceutiche, dalle banche alla grande distribuzione, dal top al middle management a conferma della trasversabilità dell’approccio.
Tutte le Case History riportano una evoluzione dei manager tramite l’apprendimento delle competenze necessarie per riuscire nel proprio lavoro. Questo evidenzia il bisogno di formazione, la necessità di allenare abitudini e comportamenti, migliorare e imparare nuove soft skill, per migliorare la performance.
La formazione sul coaching deve essere applicata con costanza e si migliora con il tempo, in modo ancor più incisivo nei casi in cui l’utente può confrontarsi con chi è più esperto per trarre insegnamenti ulteriori.
A trarre vantaggio dalla crescita personale è anche l’intera organizzazione di vendita: la performance aziendale viene infatti ormai quasi sempre misurata a livello di squadra, perché i servizi offerti si fanno sempre più complessi e non possono essere realizzati da una sola persona. Trovare il setting giusto non è compito semplice, ma un percorso continuativo e monitorato delle persone in azienda aiuta anche a lavorare su quest’aspetto, ponendo in evidenza le capacità, le propensioni e le competenze peculiari di ogni risorsa.
Il coaching serve proprio a questo: coinvolgere e trattenere le persone.