Quanto costa all'azienda una comunicazione sbagliata?

Quanto costa all'azienda una comunicazione sbagliata?

Gli esseri umani possono parlare e, quando possono fare qualcosa, la fanno a ruota libera ignorando il processo, la sostenibilità della stessa, l'inclusività.

E' strano come si pensi che la parola non abbia alcun peso sulle nostre vite, come si pensi che sia solo parola che sfugge via. Invece le parole strutturano la nostra mente, il nostro modo di pensare e di capire il mondo, la nostra capacità di interagire con gli altri.

Comunicare è un cappello che comprende tantissime cose al suo interno, non solo il contenuto delle nostre parole.

Non sono d’accordo con quello che hai da dire, ma difenderò fino alla morte il tuo diritto di dirlo. Voltaire

Sappiamo tutti che comunicare bene ha dei risvolti positivi, sia nella nostra vita privata che in quella lavorativa. Ma sappiamo esattamente quanto va a pesare quando lo facciamo male?

Se prendiamo in considerazione già le nostre vite singolarmente abbiamo un impatto diretto sulle nostre perdite: riusciamo a vedere chiaramente i legami che si sciolgono, le vendite che evaporano e le relazioni che si interrompono.

Questo ovviamente ha un costo, sia umano che economico, per noi stessi.

E' in un'azienda o un gruppo di lavoro? Se anche dalle nostre singole vite abbiamo la prova empirica di un danno economico e di immagine, che cosa accade quadno la comunicazione sbagliata si allarga?

Innanzi tutto, cosa intendiamo con comunicazione sbagliata.

Partendo dal presupposto che tutto è comunicazione e, seguendo il primo assioma della comunicazione, non si può non comunicare, possiamo renderci conto che riuscire a comunicare bene è un allenamento faticoso.
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E' evidente che la comunicazione è composta da componenti che possiamo controllare (verbali) e altri che non possiamo controllare con la stessa efficacia (non verbali)

Comunicare male significa che il ricevente del nostro messaggio non lo riceve o lo riceve distorto. Questo può accadere per varie barriere comunicative che ci sbarrano fisicamente la strada.

Quali sono queste barriere?

Alcune di queste barriere le riassume Gordon e ne riportiamo qualcuna: giudicare, dare consigli, ordinare, minacciare, rimproverare, fare i complimenti, ridicolizzare, interpretare, consolare, cambiare argomento e minimizzare, indagare.

Quante di queste utilizziamo ogni giorno quando parliamo con le persone? Ad esempio se arriva un nostro amic* e ci dice 'Oggi sono proprio triste.' potremmo rispondergli 'Su che ci saranno giornate migliori' oppure 'Te l'avevo detto che quella relazione era sbagliata.' o anche 'Dai smettila di lamentarti'. E' brutto da leggere così ma succede, se non facciamo attenzione a ciò che stiamo dicendo.

Con queste barriere la comunicazione si inceppa e non funziona più. Così il messaggio come lo pensavamo noi non arriva o arriva addirittura l'opposto.

Che cosa succede in un'azienda quando si comunica male? Moltissime cose:

  • Caos, mancanza di focus
  • 1 progetto su 3 fallisce per comunicazione sbagliata
  • Divergenze di obiettivi: senza una buona comunicazione ogni persona marcia col proprio obiettivo in mente e non è detto che i vari obiettivi remino tutti nella stessa direzione
  • Mancanza d'innovazione
  • Conflitti: interni ed esterni
  • Calo del morale
  • Spreco di tempo, che si traduce in un calo della produttività
  • Creazione di un'immagine dell'azienda impoverita

La comunicazione sbagliata confonde il 48% delle persone all'interno dell'azienda.

Ogni persona confusa perde tempo, produce meno, contribuisce a creare un'immagine con stakeholder e fornitori vacillante. Per ogni persona confusa si stima una spesa annua di 26.000 $.

Survey di aziende Inglesi e Americane ci mostrano una perdita annua che ammonta a 62.4 milioni di dollari per azienda.

L'azienda è come un essere vivente, ogni sua interazione all'interno compone una radice, tramite queste radici acquisisce nutrienti e sostentamento. Se tagliamo queste radici la pianta muore. Ogni passaggio in azienda è importante e ha risonanza all'interno di tutta la struttura.

Che cosa fare per migliorare la comunicazione?

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Gli interventi possono essere molteplici e variegati. Sembrerà controintuitivo ma, per diventare un buon comunicatore, bisogna diventare anche ottimi ascoltatori.

Non si parla di un semplice ascolto, ma di un ascolto attivo. Qualcosa che va allenato per diventare quotidiano e a cui non siamo abituati (a meno che non si sia andati da un* psicolog*!)

Essere più trasparenti all'interno dell'azienda, con momenti di comunicazione generali, condivisione di obiettivi e metodi. Fare in modo, quasnto più possibile, che si segua una linea comune.

Parlare come parla l'altr*. Bisogna parlare allo stesso modo per potersi comprendere.

Investire sulle proprie persone. Ci sono tanti percorsi e servizi che sono costruiti appositamente per migliroare la comunicazione e le interazioni all'interno dell'azienda e, quindi la sua produttività.

Ad esempio i pilastri della consulenza: coaching, counseling, formazione.

Formare le persone, individuare le problematiche, allenare alla comunicazione, organizzare all'obiettivo, supportare i dipendenti sono alcuni dei passi che possono essere messi in pratica per migliorare il clima interno e la comunicazione tra le proprie persone.
Simone Costantini

HR Training | Head Hunting | Psicologo del lavoro

2 anni

Un argomento di estrema importanza. Il secondo assioma della comunicazione è importantissimo perché l'impatto che i "nostri silenzi" producono sugli altri produce risultati completamente diversi rispetto alle nostre aspettative.

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