Quel filo invisibile che ti fa volare alto

Quel filo invisibile che ti fa volare alto


Ci sono progressi e cambiamenti che non puoi delegare a nessuno fuori da te.

Devi sudarteli, integrarli nel tuo essere, volerli in ogni cellula di te, devi metterci fatica e impegno.

Nessuno potrà mai vivere al posto tuo scoperte ed errori: la prima porta in faccia, il primo incarico preso, il primo collega che ti ha tradito, il primo cliente che ti ha saltato, la prima vendita.

Nel tuo diventare un Professionista dell’Immobiliare hai potuto osservare, chi intorno a te valeva la pena seguire e prendere come modello e chi invece, non meritava questa fiducia.

Seguire qualcuno che è più avanti di te, che sia per un tratto di vita, per un percorso, per un singolo Workshop o per sempre, ti cambia radicalmente.

Tra i tanti relatori, guru, esperti, hai incrociato qualche mentore, un relatore, o un coach che risuonava di più con le tue corde emotive, psicologiche e attitudinali.

E lo hai scelto, per la tua formazione, per non restare uguale a te stesso, perché la vita non lo consente nemmeno un istante.

Hai trasformato i tuoi schemi mentali, hai messo in pratica determinati insegnamenti e applicato gli strumenti ricevuti, hai caricato sulle tue spalle un background ricco di consigli, metodi e istruzioni per non fallire.

Ti sei fatto supportare: NON per evitare l’esperienza che è sempre Maestra di tutte le Conoscenze, ma per scegliere quale, di queste, potesse restituirti la forma migliore di te, come Persona e come Titolare di Agenzia.

Hai sostituito i tuoi pensieri limitanti con un Mindset positivo e hai sapientemente legato la tua formazione a chi ti ha dato ali per volare alto.

Uno dei segnali più evidenti della differenza tra chi segue principi evolutivi, e chi non lo fa, è l’effetto che questo produce nelle vite delle persone che ha attorno.

Se tu insegni come evolvere, gli altri evolvono. Se tu evolvi, gli altri lo fanno.

Quel filo invisibile che ti ha dato la forza di salire col vento contrario e con la paura di non farcela, mentre cominciavi a vedere un cielo sempre più terso, rimane.

…A testimonianza che qualcuno ha continuato a guardarti le spalle quando saresti potuto cadere.

…A testimonianza che condividere le conoscenze è elevarsi al di sopra della mediocrità, dell’invidia, dei disvalori, delle promesse mancate, del fatturato, dei voltagabbana, degli status symbol.

Quel filo è riconoscere un’appartenenza sostanziale, quella che rende gli umani degni di questo nome.

Margaret Mead, celebre antropologa americana, ha individuato il passaggio più critico verso la civiltà.

Lo ha scoperto in una tomba, nello scheletro di un uomo primitivo dal femore prima rotto e poi guarito.

Cosa ci comunica questo reperto?

Il segno, dunque, dell’evoluzione ad un umano più “alto” è il fatto che qualcuno si sia preso cura di quell’osso rotto, non lo abbia lasciato diventare una preda per le belve nella notte dei tempi.

Guarirlo e dargli la capacità di rimettersi in piedi e… Secoli e secoli dopo, fargli spiccare il volo.

Buona Evoluzione!

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Buon Lavoro Stefano Mulas

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