Raccogliere
il frutto della Resilienza dalla Resilienza del Frutto

Raccogliere il frutto della Resilienza dalla Resilienza del Frutto

Farò un'eccezione però, infatti nelle ultime 48 ore ho avuto a che fare con un evento che mi ha mostrato quanto la #Resilienza, di cui ormai sono pieni i PowerPoint dei consulenti e le bacheche di tutti i social network professionali, non sia niente che in natura non avvenga tutti i giorni.

Ok va bene sarà scontato, ma rispetto a come lo avevo saputo in passato questa volta ho raggiunto un livello di consapevolezza più forte, più interiore.

Come sicuramente saprete in queste ultime ore ci sono state diverse tempeste in Lombardia, alcune di queste hanno investito anche il paese in cui abito.

E investendo il mio paese hanno anche investito il mio balcone, luogo in cui in estate amo provare a creare un piccolo orto.

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Per la prima volta quest'anno ho deciso di coltivare anche i pomodorini a grappolo, forse in un momento di nostalgia della Trinacria, mia terra natia.

Durante queste tempeste è superfluo dirvi che queste piante siano state sottoposte a moltissime sollecitazioni. Più volte sono state buttate in terra, molti dei frutti che stavano crescendo sono stati strappati non ancora maturi, la terra fuoriuscita dal vaso ha lasciato le radici scoperte ed in balia della tempesta.

Una volta completata l'opera della tempesta ho provato a recuperare la situazione, ho risollevato i vasi, ricoperto le radici e sistemato la struttura di legno che avevo creato e che teneva dritta la pianta consentendo ai rami di sopportare il peso dei frutti.

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Davanti agli occhi però la situazione restava preoccupante, molte foglie erano lacerate dalla grandine, il fusto della pianta piegato in maniera sensibile e le radici bruciate dalla grandine. Non vi nascondo che ero pronto al peggio.

Ma non può piovere per sempre ed il giorno dopo è tornato il sole. Io ho passato la giornata al computer a lavorare. Una volta finito sono andato sul balcone per prendere un po' d’aria e con mia sorpresa in sole 12 ore la situazione della mia “flora da balcone” era completamente differente.

Alcuni frutti che fino alla sera prima erano ancora verdi erano maturati, le foglie seppur bucate e rovinate dalle intemperie di nuovo forti e dritte ed il fusto aveva ripreso forza e si era quasi completamente drizzato.

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Si a questo punto magari vi starete chiedendo: “ma che PensieroSicuro è questo visto e considerato che solitamente parliamo di sicurezza informatica”?

Domanda comprensibile, ma in fondo però è proprio quello che ho visto in questa reazione naturale che mi ha portato a pensare cosa sia la Resilienza in natura e ho pensato di trasporne la sua forza in un parallelo con i sistemi informatici.

La pianta è stata sottoposta a fortissimo stress, di contro la struttura che gli avevo costruito attorno sebbene non abbia potuto evitare che cadesse a terra e che subisse dei danni ha permesso al fusto della pianta di non spezzarsi.

Il fatto di aver subito provveduto a riportare vaso e pianta in posizione corretta ha permesso alla pianta di riprendere le sue attività naturali e aver nuovamente protetto le radici di riprendere forza.

La moltissima acqua che ha ricevuto la pianta però non ha creato soltanto effetti negativi, i frutti sono maturati molto più velocemente.

L’acqua piovana ed il sole successivo hanno fornito alla pianta il motivo per continuare a fare ciò che sa fare meglio e per di più con più efficienza.

E quindi cosa ne pensate se considerassimo che per poter avere dei sistemi, aziende, processi, etc resilienti in fondo, semplificando ma non troppo, la resilienza potrebbe venire naturale se tenessimo conto di questi quattro punti cardine:

  • Strutture solide: che proteggano le aree vitali di ciò che vogliamo sia Resiliente
  • Risposte Rapide: in caso di eventi che non erano stato previsti
  • Obbiettivi Chiari: ciò che è lo scopo che il sistema, l’azienda o il processo deve riprendere a fare il prima possibile
  • Mettere a Frutto: l’evento avvenuto per diventare più forti e pronti fin da subito

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Il primo di questi rappresenta l’avere attuato le possibili contromisure ai rischi che abbiamo previsto sia di tipo tecnologico ma anche, forse soprattutto, di tipo organizzativo. Come, ad esempio, aver chiaro quali siano gli elementi vitali attraverso valutazioni di impatto di qualche genere.

Proteggere la pianta dalla rottura del fusto garantisce che i vasi attraverso i quali passano i nutrimenti per la pianta non vengano interrotti uccidendo frutti e foglie.

Il secondo punto è vitale per fare in modo che ciò che è avvenuto non porti al punto di non ritorno, che ha forse un po' il sapore di Recovery Point Objective (RPO).

Senza risollevare il vaso le radici si sarebbero seccate al sole e non avrebbero potuto portare il nutrimento nuovamente alla pianta.

Gli obbiettivi chiari invece sono necessari in modo che tutti sappiano quale sia il necessario punto di arrivo a cui tendere nei momenti di crisi. Avere procedure chiare, non solo per quanto riguarda la sicurezza informatica, può aiutare a trovare la via più veloce e proficua verso la ripresa delle attività.

La pianta sa bene cosa fare, radici poi nutrimento, poi fotosintesi etc. etc. etc. con l’obbiettivo di fare il frutto.

Ed infine mettere a frutto ciò che succede al fine di diventare più forti, le protezioni messe hanno protetto il fusto ma inevitabilmente hanno messo a rischio le radici quando la terra si è spostata cadendo il vaso. Un rischio che non avevo valutato.

Subito dopo però ho inserito alcuni pesi all’interno del vaso stabilizzandolo e ho ricoperto le radici con terra nuova. Questo ha portato la pianta ad una ripresa rapida e ancora più veloce del previsto.

E proprio mentre scrivo questo articolo sto mangiando il frutto di questo meraviglioso e naturale effetto della Resilienza.

Come sempre niente lezioni, solo un #PensieroSicuro per riflettere insieme.

Al prossimo mese.

Marcello Pustorino

Co-Founder | Partner @Moderna Consulting

1 anno

La resilienza è un concetto fondamentale nel panorama odierno, anche se spesso difficile da comprendere appieno. La semplicità e la chiarezza con cui lo hai descritto hanno il grande valore di renderlo alla portata di tutti, bravo! Al prossimo #PensieroSicuro!

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