Il lavoro agile aka "Smartworking"​ ai tempi del corona

Il lavoro agile aka "Smartworking" ai tempi del corona

Mi piacciono le citazioni, è una cosa scontata usarle ne sono cosciente, ma non sono un grande scrittore e se una persona eminente ha già detto qualcosa che mi piace trovo sia meglio usarne le parole in maniera diretta.

Questo inutile preambolo, che come sempre amo fare quando scrivo qualcosa, è per introdurre una delle citazioni che amo maggiormente e che spesso mi ha ispirato.

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L'ottimista vede opportunità in ogni pericolo, il pessimista vede pericolo in ogni opportunità
Sir Winston Churchill


Ciò che ho notato in questi giorni è stato un fortissimo sventolare di bandiere. Bandiere però diverse da quelle che vediamo nei palazzetti o negli stadi ogni settimana, bandiere a forma di cuffiette.

Improvvisamente molte delle aziende con più dipendenti in Italia hanno sventolato la grande utilità del lavoro Agile. Cosa che già "Sheldon" aveva utilizzato come possibile soluzione a evitare i rischi della vita comune in un famoso episodio della serie "The Big Bang Theory", in maniera un pò più esotica mi permetto di dire.

E' stato sottolineato moltissime volte che nonostante la gente non fosse andata in ufficio le aziende "non si fossero fermate". Con tanto di "hashtag" dedicati. Non sto a commentare il fatto che sia stato un ottimo modo per fare pubblicità, è normale e mi sarei probabilmente stupito del contrario.

Ma come è stata questa esperienza dal punto di vista di noi umani? Scorrendo le bacheche di LinkedIn e sentendo qua e la ho avuto impressione che non tutti abbiano vissuto allo stesso modo questo periodo di lavoro da casa.

Molti soffrono una sorta di alienazione a lavorare da casa, altri invece sono stati sollevati dal fatto di potersi evitare decine di ore in coda sulle varie strade che portano ai "Centri nevralgici del nuovo mondo" (cit.) o in treni perennemente sporchi ed in ritardo che hanno registrato picchi di calo del 60% di passeggeri.

Quelli che ho la sensazione possano aver avuto maggiori difficoltà sono le persone che, complice la chiusura delle scuole, si sono trovate a gestire il "tran tran" quotidiano lavorativo e in concomitanza a voler dare la giusta attenzione e supporto alla loro prole.


Sarà capitato anche a voi durante una riunione di sentire bambini parlare o piangere o comparire in video alle spalle dei vostri interlocutori.

Poco male a mio modo di vedere, questo da al lavoro un carattere di umanità e semplicità che mi rilassa molto se devo dirvi la mia.
Un pò come la prima volta, permettetemi il paragone giocoso, in cui vi è scappata una "puzzetta" con il vostro consorte, da quel momento siete diventati vulnerabili più umani. Avete raggiunto un nuovo livello di complice umanità.

La mia esperienza credo sia stata un filo diversa perché venivo da una realtà in cui si faceva già lavoro agile al 100% e che in qualche modo mi aveva "vaccinato" a questo tipo di lavoro.

Sicuramente anche a me non dispiace troppo evitarmi le corse mattutine per cercare di arrivare puntuale alle riunioni, pensate cosa avrebbe detto il buon "Rag. Fantozzi" se gli avessero dato l'opportunità di lavorare da casa e "timbrare il suo cartellino" digitalmente.

Vi starete chiedendo a questo punto a che scopo fosse presente quella citazione iniziale.

Credo che in un momento come questo di crisi sociale, oltre che sanitaria ovviamente, ci siano stati comunque degli avanzamenti positivi nel modo di vedere alcune cose, ne avevo parlato come sempre in maniera giocosa nel mio ultimo articolo:

Come spesso la storia ci ha insegnato l'uomo va di "necessità virtù" e in questo caso si è aperto un nuovo capitolo sociale in cui tutti hanno potuto lavorare vivendo un maniera più moderna. Insomma da questa crisi sono venuti fuori di certo alcuni punti che fanno sperare in un futuro migliore.

La cosa che mi chiedo però adesso e come spesso mi succede non ho una risposta è: "Come sarà il mondo del lavoro quando il "tempo del coronavirus" sarà finito?

Se volete dirmi la vostra sarò felice di leggerla, sia su cosa succederà dopo sia su come state vivendo eventualmente questo periodo di lavoro da casa.

Claudio Gazzola

Manager Technical, Electrical & Network Instrumentation presso Snam | Innovation Ambassador | IEC Member | SSCP | Lean Six Sigma Green Belt

4 anni

Bella analisi Ale!! spero lo scopriremo a breve come sarà il dopo.. sicuramente un pò alienante lo è il continuare a lavorareda casa..

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