"Rimuovere"​ da Google i contenuti pubblicati da terze parti

"Rimuovere" da Google i contenuti pubblicati da terze parti

Il problema principale a livello di reputazione online è quando ci si trova davanti a contenuti che parlano (o sparlano) del proprio brand, pubblicati su altri siti web sui quali non abbiamo alcun controllo.

Se il contenuto ricorda una vecchia problematica, seppur ad oggi risolta e seppur trascorsi diversi anni, Google potrebbe comunque mostrarlo in SERP poiché potenzialmente “rilevante per l’utente”.

Facciamo un esempio.

Mettiamo che in passato la vostra Azienda abbia commesso un certo errore e diversi siti web/blog/giornali online abbiano colto l’occasione per scriverci sopra degli articoli che, ad oggi, nonostante gli anni trascorsi, trovano ancora un buon posizionamento nei risultati organici di Google a fronte della ricerca del brand o di un suo servizio/prodotto. E mettiamo che, comunque, a suo tempo, avevate già rimediato, scusandovi con le eventuali parti in causa, per cui per voi e le parti in causa il capitolo era stato chiuso.

Eppure, nonostante questo, quegli/quell’articolo appare ancora e appare bene, procurando un certo disappunto dell’AD.

Google fornisce alcune indicazioni a tal proposito, ma non è così facile ottenere l’eliminazione dai risultati di ricerca se non rientrano in specifiche casistiche.

Se consideriamo l’esempio prima indicato, la scelta forse più indicata in questo caso potrebbe essere quella di dire a Google: “Sono in possesso di una decisione del tribunale che dichiara l'illegittimità di alcuni contenuti (ad esempio in conseguenza di una causa per violazione del copyright o di un marchio)” come riportato nella guida del motore di ricerca. Il risultato, ad ogni modo, è tutt’altro che assicurato. Ad ogni modo, attenzione perchè sebbene Google possa anche decidere di eliminare quel contenuto dai suoi risultati, non potrà imporre la stessa cosa ai siti web di terze parti.

Insomma, è tutto abbastanza complesso.

C’è un’alternativa nel caso in cui non sia possibile eliminare definitivamente questo tipo di contenuti: raccontare noi stessi la versione dei fatti e ovviamente che sia la versione - reale - dei fatti, coadiuvata da documenti ufficiali che ne attestino la veridicità.

Come?

Per prima cosa pensate che quella pagina che andrete a realizzare dovrà assolvere a due obiettivi:

  1. fornire all’utente tutte (e dico tutte) le informazioni necessarie per conoscere la verità dei fatti;
  2. posizionarsi sui risultati organici.

Per cui i passaggi saranno:

  • Raccogliete tutte le informazioni su quanto accaduto e su come è finita la questione;
  • raccogliere feedback, opinioni e testimonianze reali;
  • raccogliere documentazione ufficiale (da far scaricare in formato PDF magari…);
  • organizzare i contenuti in modo sensato;
  • ottimizzare i fattori on-site;
  • procedere alla condivisione sui social magari con hashtag dedicati;
  • chiedere ai siti web di terze parti di aggiornare il loro contenuto con un link alla fonte ufficiale aggiornata ovvero la vostra.

A mio avviso la parte più complessa è l’organizzazione delle informazioni, ma devo dire che è anche quella più interessante per chi fa il nostro lavoro.

Ovviamente, come premesso, è necessario che tutto quel che scrivete sia vero e assolutamente vero, altrimenti, come si dice, “vi sarete dati la zappa sui piedi”.

Per quanto riguarda le attività di ottimizzazione on-site sono quelle classiche. Ricordate anche però che non esistono solo le "affermazioni", esistono anche le affermazioni delle negazioni con le quali valorizzare, per esempi, un tag title.

Ipotizzando che il brand in questione sia il famoso sig. Rossi, un tag title esplicativo e al contempo interessante per il posizionamento potrebbe essere uno di questi:

  • Non è vero che Rossi ha rubato
  • Rossi non è una truffa
  • Imbroglio? Non è la verità nel caso di Rossi
  • Rossi, ecco perché non è raggiro

Come organizzare il contenuto?

A seconda del materiale che avete a disposizione potreste pensare a qualcosa del tipo: passato, presente e futuro, come tre titoli di paragrafo.

  • Passato: cosa è accaduto, descritto con dovizia di particolari e citando, perché no, le fonti che vi citano.
  • Presente: cosa accade oggi, qui un ruolo vitale lo giocano le testimonianze, le opinioni (su uno specifico aspetto semanticamente correlato con la problematica)
  • Futuro: cosa accadrà domani, quindi, in sostanza, i buoni propositi. E in questo caso si potrebbe anche aggiungere una dichiarazione ufficiale dell’AD sulla questione specifica.

Infine, aggiornare di tanto il tanto lo stesso contenuto con nuove (e si spera positive :) ) testimonianze può essere di certo molto utile.

La condicio sine qua non resta sempre quella: purchè sia tutto vero!

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