'Rosa' è meglio
Una mia cara giovane assistita di nome Rosa, giorni fa, mi esprimeva alcune perplessità sulle proprie prospettive di crescita nel settore finanziario, in particolare nel mercato del risparmio.
Rosa ha fatto parecchi sforzi per ritrovarsi oggi operatore e gestore di un primario gruppo bancario italiano. Figlia di un bancario siciliano, decide di intraprendere la propria strada nel mondo finanziario. Lei però non vuole solo ‘accomodarsi’ dietro la scrivania dell’ufficio. Vuole interagire in prima persona col mercato, vuole diventare consulente finanziario.
In piena pandemia da Covid19, lo scorso settembre supera l’esame che la abilita all’Offerta Finanziaria Fuori Sede e viene iscritta di diritto al relativo Organismo (Albo Professionale) che ne regolamenta l’attività.
Nel conoscerla mi accorgo che Rosa già percepisce la differenza tra “prodotti di collocamento" e “prodotti di servizio”, i primi più vicini alle esigenze di budget aziendale ed i secondi più vicini alle specifiche esigenze del cliente.
Nei nostri incontri, anche con Rosa come con altre sue colleghe, ho potuto confermare e consolidare il valore aggiunto che LA Consulente rispetto AL Consulente in qualche caso può offrire nel servizio fruibile dall’investitore, probabilmente grazie ad una maggiore tolleranza ai rigidi schemi della pianificazione finanziaria.
Oggigiorno dove business significa primariamente profitto, le donne quando decidono di investire un capitale lo fanno perché sono convinte del progetto aziendale. La loro essenza decisionale bada ai motivi e alla lungimiranza, seppur di pari passo con la razionalità che guida un investitore ovvero rapporto rischio/rendimento, utili attesi ecc.
Quando una donna si impegna in un investimento, tende a volerne essere partecipe nel medio - lungo periodo, tanto nell’evoluzione quanto nello sviluppo stesso di quel progetto. Si delineerebbe quindi il presupposto del perché le donne sono più sagge negli investimenti:
Una ricerca DOXA rileva che le donne tendono ad investire maggiormente a lungo termine. E ciò non solo per il rischio ridotto ma anche perché padroneggiano una ragguardevole capacità di proiezione prospettica - (https://finanzasostenibile.it/attivita/donne-e-finanza-sostenibile/)
A differenza degli uomini, una donna tende a focalizzarsi su scelte che tengano conto dei cosiddetti fattori Enviroment, Social e Governance mentre l’uomo più raramente sceglie opzioni con maggior sostenibilità soprattutto quando la scelta potrà incidere negativamente su un profitto di breve termine.
Concludo con un aforisma di Honorè De Balzac, scrittore, drammaturgo e critico letterario francese (1799 - 1850) : “Non vi è che l’ultimo amore di una donna capace di soddisfare il primo di un uomo” .
Referente Tax Coordination e Gestione Servizio di Payroll Internazionale presso Eni
4 anniPienamente d’accordo! 🍀