La Violenza del Giudizio.
❝ La forma più alta dell'intelligenza è osservare senza giudicare❞ lo sostiene il filosofo indiano Krishnamurti.
Se hai seguito le prime 2 conferenze di tre, che recentemente ho tenuto sulla Violenza Verbale, sai perfettamente che per risolvere i conflitti relazionali dobbiamo modificare il nostro modo di comunicare.
La prima cosa che dovremmo imparare è la sospensione del giudizio per lasciare spazio all'osservazione.
Sabato mi ha scritto Paola, una delle partecipanti alla conferenza del 7 giugno, ponendomi un suo dubbio molto forte. Si tratta del dubbio che ti impedirà di abbandonare la Violenza Verbale e di proteggerti da quella degli altri.
Paola scrive:
"ho apprezzato moltissimo entrambe le tue due conferenze e attendo con curiosità la terza. Ho trovato geniale e molto concreta la sinergia con la psicobiologia della voce. Tuttavia nell'attesa di assistere alla terza conferenza (ndr: la conferenza del 14 giugno), sono stata assalita da un dubbio atroce. Come è possibile non giudicare gli accadimenti che ci circondano e che fanno parte della nostra vita? Io sono una responsabile amministrativa e il mio lavoro è giudicare. Come posso far progredire i miei collaboratori se non li giudico? Devo rassegnarmi alla comunicazione violenta? Oppure, qual è l'altra via che ancora non vedo?
Ho chiesto a Paola se era d'accordo sul fatto che le fornissi pubblicamente il mio pensiero rispetto al suo dubbio. Lo faccio ora da questo articolo.
Premetto che spero di poter incontrare personalmente Paola e tutti coloro che come lei hanno avuto o avranno lo stesso dubbio. Sono certo che sfatarlo cambierà la loro vita perché cambierà il loro approccio alle relazioni con gli altri.
Come Paola, anch'io credo che sia necessario avere l'abilità di giudicare. Proprio per questo dobbiamo trovare un modo comunicativo che avvicini le persone anziché allontanarle.
Nei conflitti relazionali, la forma del giudizio è accusatoria.
Usiamo il "tu sei". Per esempio diciamo:
"tu sei incapace di fare questo lavoro".
Affermazione alla quale l'altro potrebbe rispondere:
"tu non hai le competenze per valutare come io lavoro".
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La sorte di questo confronto la possiamo facilmente prevedere. Con questa modalità linguistica, esprimo una valutazione sulla persona mettendola nella condizione di doversi difendere esattamente allo stesso modo: emettendo un altro giudizio.
Il bello è che posso valutare anche senza ostentare il mio potere sull'altra persona. Posso infatti esprimere empaticamente il mio sentire, in funzione dei bisogni miei e dell'altro e quindi avanzare delle richieste.
Per restare sull'esempio potrei dire:
"io ho la sensazione che nello svolgere questo lavoro qualcosa non sia stato fatto con la precisione necessaria (sentimento). È un lavoro importante che non possiamo sbagliare (bisogno condiviso). Io credo che per la difficoltà di questo lavoro, anche tu possa aver bisogno di essere supportata e compresa. Sei d'accordo con me se ci confrontiamo con maggiore assiduità in modo che venga posta la massima attenzione sul nostro obiettivo comune? (richiesta empatica)."
Tutto dipende da come esercito il mio potere, la mia leadership.
Manca però un tassello importante in tutto ciò:
la coerenza che deve esistere tra la strategia a livello linguistico (il cosa) e il modo di esprimerla (il come). Una voce e un linguaggio del corpo non coerenti con le parole che pronunciamo e le emozioni che proviamo, faranno saltare la più eccellente strategia linguistica.
È in realtà questo ultimo passaggio che determina il successo di qualsiasi strategia. È la PsicoBiologia della Voce, argomento che abbiamo trattato nelle due precedenti conferenze e che approfondiremo al corso di fine giugno in presenza a Padova.
Puoi vedere il sito del corso da questo link: ==>> https://corsogestioneconflitti.neurovoicecolors.it/psicobiologiadellavoce
Ci vediamo in aula.
Andrea
PS: Ti ricordo che venerdì 14 giugno si terrà la terza ed ultima di questa serie di conferenze. Gli orari sono sempre dalle 21:00 alle 22:00, più l'importantissimo spazio domande.
PPS: se vuoi partecipare alla terza Conferenza sulla Violenza Verbale ma non sei ancora registrato, lo puoi fare da qui =>> Iscriviti alla conferenza gratis.