Nel nostro mondo professionale, pieno di urgenze, scadenze e stress, le incomprensioni, i conflitti e i litigi sono sempre più spesso all'ordine del giorno.
A questo si aggiunge anche il fatto di “portarsi a casa” il peso delle emozioni di disagio che si accumulano durante il giorno.
E già! purtroppo non abbiamo nessuna paratia stagna che separa la nostra vita professionale da quella privata.
Hai mai pensato a come questi scontri possano influenzare il tuo umore a tal punto da arrivare a minare anche il tuo sviluppo professionale?
Ecco come, spiegato in termini molto semplici, i conflitti possono giocare a sfavore delle nostre abilità relazionali e quindi della nostra carriera professionale (e non solo):
- Stress e Sistema Limbico: Immagina di avere una discussione accesa con un collega. Immediatamente i vostri corpi scattano in modalità "sopravvivenza", pompando cortisolo e preparandovi a "combattere o fuggire". Questa reazione, utile in situazioni di pericolo reale, può diventare un problema se si trasforma in una prassi, cioè nella vostra normale reazione. Questo meccanismo se reiterato e caratterizzato dalla permanenza di emozione come rabbia e paura, può renderti sempre meno capace di gestire le emozioni in modo costruttivo. Non riuscendo ad attenuare l’energia negativa e iniziare così a rispondere con calma, potresti trovarti a reagire troppo impulsivamente e a pentirtene dopo.
- Corteccia Prefrontale: Pensa alla corteccia prefrontale come al CEO del nostro cervello. È responsabile delle decisioni importanti e del controllo delle emozioni. Se i litigi sono una costante, il tuo “CEO interno” potrebbe stancarsi, rendendoti meno capace di prendere decisioni sagge e mantenere la calma nei momenti cruciali. Questo può tradursi in scelte affrettate e in una sempre maggiore incapacità di gestire compiti complessi sotto pressione.
- Connessioni Neurali e Plasticità: Il cervello è fantastico nel modellarsi basandosi sulle esperienze. Se litighi spesso, il cervello potrebbe "allenarsi" a essere sempre sulla difensiva, il che è l'opposto di quello che serve per lavorare bene in team, dove la cooperazione è la chiave. Potresti quindi trovare difficile collaborare con gli altri perché il tuo cervello sarà sempre di più in modalità difensiva.
- Apprendimento e Memoria: Durante un litigio, l'area del cervello che aiuta a imparare e ricordare (l'ippocampo) può essere ostacolata. Questo significa che potresti non ricordare dettagli importanti di una riunione o perdere pezzi mentre cerchi di imparare qualcosa di nuovo. Converrai con me che questa situazione non è ideale quando si cerca di fare una buona impressione sul lavoro.
- Pensare empaticamente: La capacità di capire cosa sta pensando o sentendo qualcun altro è cruciale, soprattutto quando si tratta di negoziare o persuadere. I litigi possono offuscare questa abilità, facendoti interpretare male le intenzioni dei colleghi. Immagina di interpretare erroneamente un commento di un collega come un attacco personale, quando in realtà era solo un feedback costruttivo. Questo potrebbe rovinare relazioni professionali preziose e complicare la comunicazione.
Ti sei per caso ritrovato in tutto o in parte in una di queste cinque situazioni?
Quanto spesso ti capita di avere momenti di nervosismo e stress nella relazione con il tuoi collaboratori o colleghi?
Sono consapevole di queste problematiche da almeno vent’anni e questo mi spinto a trovare delle soluzioni pratiche e risolutive nella maggior parte dei casi, riducendo notevolmente gli attacchi di violenza verbale e quindi di stress relazionale.
Ho nel tempo sviluppato delle strategie che ovviano a questo problema e posso insegnare a te e al tuo team come usare queste strategie basate sulla PsicoBiologia della Voce.
Se sei sensibile a questo argomento perchè nei corridoi della tua azienda si respira aria poco distesa, ti consiglio di approfondire questo tema sfruttando il ciclo di 2 conferenze online gratuite che terrò nei giorni
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