Trump e Davos, la guerra si sposta in Cisgiordania, la questione TikTok: la settimana in 5 grafici
🌍 Ogni venerdì, 5 infografiche per capire le notizie di politica internazionale più importanti della settimana appena conclusa, a cura degli esperti dell'ISPI. Iscriviti 👇
Trump a ruota libera
Nella giornata di ieri, Donald Trump ha tenuto un intervento energico al World Economic Forum di Davos, in Svizzera, l’appuntamento annuale che raduna i principali esponenti dell’economia e della finanza globale. Collegato virtualmente da Washington, il presidente degli Stati Uniti ha delineato le sue intenzioni in materia di politiche commerciali. Ha accusato Joe Biden di aver causato la più alta inflazione nella storia degli Stati Uniti, annunciato un investimento saudita di 600 miliardi di dollari e minacciato dazi per le aziende che non producono in America. Ha promesso di fermare l’immigrazione dal Messico, tagliare le tasse e far pagare il 5% del PIL ai membri della NATO. Trump ha definito il Green Deal un “grande imbroglio” e dichiarato che gli Stati Uniti diventeranno il centro mondiale per l’intelligenza artificiale e le criptovalute. Sul fronte energetico, ha chiesto all’Arabia Saudita e all’OPEC di abbassare il prezzo del petrolio, affermando che ciò potrebbe porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina. Leggi l'ISPI Daily Focus, la newsletter quotidiana dedicata alla geopolitica.
Questa settimana Trump si è insediato come presidente. Come cambieranno i rapporti con l’Europa? Guarda il nuovo episodio di Globally, il video-podcast ISPI dedicato alla geopolitica. Rivedi anche l'episodio speciale con Paolo Magri: "Il mondo nel 2025".
I dazi tornano a Davos
Alla 55esima edizione del World Economic Forum i dazi dominano la scena, ma senza la tensione dell’anno precedente, quando i timori per la frammentazione economica erano forti. Oggi, Davos si confronta con le promesse di Trump, con i delegati che sperano in un’introduzione graduale dei dazi, limitati al 10%, senza raggiungere i livelli minacciati dalla Casa Bianca. Trump non ha rispettato la promessa di introdurre dazi al 25% sui prodotti in arrivo da Messico e Canada già il primo giorno del suo mandato. L’unico ordine esecutivo firmato sul tema richiede alle agenzie federali di indagare su possibili pratiche commerciali scorrette nei confronti degli Stati Uniti. Un passo che spesso precede l’imposizione di nuove tariffe, che il presidente può introdurre tramite decreto, senza necessità di un voto del Congresso, se vengono individuati rischi per le aziende, i consumatori americani o la sicurezza nazionale. Leggi di più su Global Watch, lo speciale ISPI dedicato alla geoeconomia.
Cisgiordania nel mirino
Negli ultimi giorni, le forze armate israeliane hanno avviato una vasta operazione militare a Jenin, in Cisgiordania. La città, che ospita il più grande campo profughi della Cisgiordania, è stata messa sotto assedio, con elicotteri Apache che sorvolano l’area e veicoli militari israeliani che invadono le strade. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha spiegato che l’offensiva "Muro di ferro" mira a "sradicare il terrorismo" e a "rafforzare la sicurezza in Giudea e Samaria". Tuttavia, molti ritengono che si tratti di una mossa per accontentare l’ultradestra israeliana, dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza. Con la tregua a Gaza, infatti, la violenza in Cisgiordania sembra intensificarsi. Leggi l'approfondimento. Scopri anche Med This Week, la newsletter settimanale con i commenti degli analisti del network internazionale di ISPI.
Consigliati da LinkedIn
TikTok negli USA: quale futuro?
Dopo un blackout di poche ore, TikTok è tornato nuovamente accessibile per milioni di americani. Settimana scorsa, l’app era diventata inutilizzabile, mostrando un messaggio che informava gli utenti dell’entrata in vigore della legge che ne vietava l’uso negli Stati Uniti. Contemporaneamente, l’app era stata rimossa dagli store di Apple e Google, insieme ad altre applicazioni di ByteDance, la società madre cinese. La situazione ha preso una svolta quando Donald Trump ha annunciato la sua intenzione di emettere un ordine esecutivo per posticipare l’applicazione della legge. Ora, il destino dell’app è nelle mani di colui che per primo aveva proposto il divieto negli Stati Uniti. Il futuro di TikTok si inserisce anche nella crescente competizione tecnologica tra Stati Uniti e Cina, dove la tecnologia è uno dei principali fronti di conflitto. Leggi l'approfondimento.
L'Europa da sola nel sostegno all'Ucraina?
Lunedì scorso, Donald Trump ha prestato giuramento come presidente degli Stati Uniti, segnando l'inizio di cambiamenti significativi per l'Europa. Tra i temi più rilevanti, spicca il sostegno all’Ucraina, ancora al centro di accesi dibattiti. Il tema delle spese militari è strettamente legato agli aiuti per un paese che da quasi tre anni resiste all’invasione russa. Trump ha promesso di risolvere rapidamente il conflitto ucraino (anche se ha spostato la scadenza da “24 ore” dopo l’insediamento ad almeno sei mesi) e si è sempre mostrato scettico sul tema degli aiuti. Pertanto, è improbabile che gli Stati Uniti si impegnino con nuove spese significative. Questo lascia l’Europa quasi da sola a sostenere i costi della guerra, ma anche i governi europei sembrano riluttanti a intensificare il loro impegno, complice il cambio di leadership in alcuni paesi e una crescente stanchezza tra classi politiche e opinioni pubbliche. Leggi il post dedicato all'argomento sulla nostra pagina Instagram e scopri lo Speciale ISPI DataLab sull'impatto del ritorno di Trump sull'Europa.
Il 24 gennaio ricorre la Giornata Internazionale dell'Educazione, quest'anno incentrata sull'intelligenza artificiale. Scopri il corso "L'Intelligenza Artificiale applicata alla Cooperazione internazionale" della ISPI School.
Seguici sui nostri canali social:
Instagram | Whatsapp | Telegram | X ISPI | X Rome MED Dialogues | YouTube | YouTube International | Facebook |