UN BRAVO PSICOLOGO E'​ (COME) UN BRAVO ATTORE
Foto Tiziano Cerulli - Laboratorio di Danza Contemporanea - Il corpo poetico

UN BRAVO PSICOLOGO E' (COME) UN BRAVO ATTORE

Una collega mi ha scritto queste bellissime parole: "E' molto interessante il suo modo di porre i temi che presenta analizzati da tutti i punti di vista, in modo poliedrico. E' come un'artista che sa tirare fuori dal gelido marmo, un'espressività umana, una morbidezza da non farlo sembrare più marmo. I temi sono tutti molto profondi, così come le sue riflessioni. Sono una psicologa e difficilmente mi trovo così in linea con il modo di esporre temi tanto delicati."

Ricevo spesso messaggi come questi da donne e uomini, che leggono i miei post e mi chiedono dei consigli... anche se ripeto spesso che uno psicologo "non da consigli" in realtà questa è una mezza bugia perché la radice etimologica della parola consulente è "colui che assiste con il consiglio."

Spesso chi mi legge scrive di identificarsi nelle mie parole… che quando scrivo è come se stessi parlando di lui o di lei, della sua vita e delle sue difficoltà, i suoi disagi o problemi.

"Come fai, Tiziano?" E' la domanda. La risposta credo la si possa trovare in un antico proverbio che dice: "Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe."

Quando scrivo, prima di tutto parlo di me, della mia vita, di esperienze vissute, parlo usando un linguaggio semplice che proviene dal mio cuore e arriva direttamente al cuore della gente. Solo se hai il "dono" di percepire le emozioni degli altri puoi aiutarli veramente, solo se hai le competenze emotive e trasversali puoi connetterti all'anima di un altro essere umano.

Ci sono colleghi che sbandierano tanto il loro possedere titoli e conoscenze tecniche, e questo è fondamentale, ma il percorso accademico non ti prepara all'empatia, alla relazione, alla sensibilità e alla cura dell'altro, quelle sono doti naturali o che si affinano con il tempo… a prepararti non è l'Università ma è la vita che lo fa.

Un bravo psicologo, secondo me, è come un bravo attore… anche l'attore può avere una tecnica impeccabile e una dizione perfetta ma se quando recita non arriva al cuore della gente rimane solamente un "tecnico" e non un vero "artista".

Sono passati i tempi quando l'analista freudiano doveva rimanere distaccato il più possibile dal paziente sedendo alle sue spalle sul lettino. Un bravo terapeuta o consulente deve immedesimarsi nel suo paziente come un grande attore deve "entrare" nella parte del suo personaggio. E' un esercizio profondo e viscerale che ti permette di scoprire le emozioni che il paziente prova come l'attore scopre il suo personaggio.

Credo che la mia esperienza attoriale mi abbia insegnato e preparato a questo processo attraverso i personaggi che ho interpretato e la relazione umana con le persone con cui ho lavorato. Credo che la sofferenza, la fatica, le delusioni, i pugni in faccia presi dalla vita abbiano forgiato il mio carattere senza rendere però più duro il mio cuore.

Solo se comprendi come "sente" e come "vede" il mondo il tuo paziente puoi immaginare, come un attore in scena con il suo personaggio, cosa pensa, cosa dice, cosa fa nelle situazioni problematiche della sua vita, vedere il copione che interpreta e conoscerlo meglio di quanto lui conosca se stesso.

Molti giovani laureati credono di poter "capire" l'altro senza aver mai vissuto veramente la vita. Spesso gli studi sono pagati da mamma e papà e le loro principali preoccupazioni sono ordinarie. Non hanno mai conosciuto la miseria o le difficoltà, non hanno mai viaggiato, non hanno mai vissuto da soli, non hanno mai passato le notti a lavorare come lavapiatti o camerieri per pagarsi la retta dell'Università.

Non sto dicendo che per essere dei buoni psicologi bisogna per forza aver sofferto di ansia, depressione, fobia sociale e mancanza di autostima, problemi familiari e relazionali, difficoltà economiche (anche se personalmente non mi sono fatto mancare nulla) ma che un altro essere umano si sente compreso quando percepisce che l'altro ha vissuto una situazione simile alla sua e che è riuscito lui per prima a "risolverla". Quando sente che il terapeuta non sta ripetendo a memoria teorie o applicando protocolli ma sta "immaginando" l'altro da un punto di vista interiore. E' come un attore che ha studiato bene la sua parte ma l'ha vissuta sulla scena.

Il "bravo" terapeuta è colui che unisce la competenza professionale acquisita sui libri di studio alla genuinità e alla profonda conoscenza delle persone che vuole aiutare creando quella fiducia e credibilità che nessun titolo di studio ti può dare.

Mentre gli altri si vantano dei propri "titoli" e dei loro "servizi" comunicando con la logica razionale il terapeuta arriva al cuore della gente perché, come un poeta e un'artista, non usa la logica razionale ma il pensiero del cuore. E' questo che distingue un bravo attore da un attore "diplomato" ed è questo che distingue un "laureato" come tanti da un bravo terapeuta.

Perché è quello che hai vissuto che ti rende umano.

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