Vi racconto perché #iononsonouncaporale
Ho iniziato a lavorare nel settore della somministrazione nel 1997 quando la legge era stata da poco emanata e le prime autorizzazioni non ancora consegnate.
Eravamo un manipolo di giovani incoscienti che iniziavano a capire cosa potesse diventare il mondo del lavoro cosiddetto moderno.
Ricordo ancora che alla consegna dei diplomi del master che avevo fatto venne l’allora Ministro Treu. Ricordo che lo ringraziai per quella legge che finalmente autorizzava l’interinale in Italia e perché io napoletana, meridionale e donna, avevo trovato un lavoro serio.
Ero stara assunta regolarmente da una grande multinazionale, Adecco. Per la società ritirai dalle mani dell’allora direttore generale l’autorizzazione ministeriale a operare sul mercato Italiano. Fu per me, 27enne al primo lavoro, una grande emozione. Mi stavano dando quel pezzo di carta che poi negli anni a seguire avrebbe cambiato la vita di tante persone.
Ha cambiato la vita di tutti quelli che come me sono stati assunti per lavorare come dipendenti diretti di una agenzia per il lavoro e che poi magari sono entrati in azienda come HR o commerciali, ma soprattutto per tutti quei disoccupati alla ricerca di una opportunità. Un'opportunità vera, con un contratto serio, pagato alla fine del mese e con un azienda alla tue spalle che garantisce che le cose vadano nella direzione giusta.
In quel periodo ho imparato cosa fossero i contratti di lavoro Italiani e non da uno qualunque ma dal Prof. Gino Giugni e da tutti i suoi collaboratori, tra cui il Prof. Liso e il Prof. Romei. Gente seria, competente che ci affiancava quotidianamente nel fare la cosa giusta, con una legge nuova.
Ho poi contribuito a far ottenere altre due autorizzazioni ministeriali per altre due società e in entrambi i casi i processi sono stati lunghi, complessi, pieni di documenti, certificazioni e garanzie. Perché mi è sempre stato detto con il lavoro non si scherza.
Ho dedicato quasi 20 anni della mia vita a trovare opportunità di lavoro a persone che spesso non sanno a chi chiedere e a chi rivolgersi. Persone che un lavoro lo hanno appena perso, donne al rientro della maternità, giovani alla loro prima esperienza che quando parlano con uno qualsiasi di noi hanno di fronte una persona che farà il suo meglio per aiutarlo/a senza chiedere nulla in cambio. Perché bisogna ricordare che nessuna agenzia per il lavoro può chiedere soldi ai candidati.
Tempo speso ad aiutare gli altri, spesso anche tempo che potremmo dedicare ad altro. Quanti colloqui fatti alle 8 di sera o alle 8 di mattina perché le persone non possono/non vogliono chiedere un permesso?
Eppure oggi sento parlare di noi come caporali. Qualche hater mi ha già mandato qualche messaggio accusandomi di essere un caporale.
Mi sembra una cosa folle. La somministrazione è una cosa seria, regolamentata dallo stato italiano, con un Ministero - quello del lavoro - chiamato a supervisionarlo da vicino. Certo qualche mela marcia ci sarà stata, ma non si può in alcun modo fare di tutta un erba un fascio. Ma non scherziamo. Chi lavora nella agenzie per il lavoro fa da anni un servizio sociale importantissimo, che lo Stato Italiano avrebbe dovuto fare e da molto tempo.
Le agenzie private si sono fatte carico della formazione professionale, dell’inserimento e della cautela contrattuale. Perché un somministrato è tutelato due volte, il suo stipendio è pagato dalla agenzia e in solido dalla società cliente, con una vera busta paga e con i contributi versati.
Non si può buttare a mare 20 anni di lavoro serio con una affermazione cosi sbagliata.
Supply Chain Director @ Sacchital Group
5 anniVecchia ma verissima
Docente di business English & general English
6 anniPurtroppo, quando delle persone non approvano un meccanismo, se la prendono con le persone. Bisognerebbe invece smetterla di prendere di mira le persone. Personalmente mi sento di ringraziarvi per tutto il lavoro che svolgete.
Sales Manager | Professor - Digital HR & Organisation | LinkedIn Alumni
6 anniCiao Francesca, non lavoro per un'agenzia per il lavoro ma in questi anni ho avuto modo di apprezzare quanto queste siano importanti. Ancora oggi chi lavora in questo settore - soprattutto in un ruolo commerciale - può capire facilmente che è grazie a questi attori se molte persone trovano un lavoro e che le aziende per prime riconoscono in loro ruolo e l'importanza che ricoprono nel fare incontrare domanda ed offerta in un mercato come il nostro che ha ancora troppe 'falle' che lo Stato non è in grado di chiudere. Trovo anche che sia merito di questi stessi operatori se il mercato si sta aprendo alle innovazioni (l'adozione di LinkedIn in primis come strumento professionale per le attività legate alle attività di 'reclutamento') e se chi cerca lavoro oggi ha la possibilità di attingere a strumenti moderni e ha la possibilità di 'scegliere' e valutare al meglio le proposte che gli vengono fatte. Certo di passi se ne devono fare ancora molti per poterci avvicinare ad avere un mercato del lavoro 'simile' a quello dei paesi più evoluti e questo è quasi un luogo comune. Ma penso che sia solo grazie a 'voi' se questa speranza non è solo una speranza ma una prospettiva.
temporary sales manager presso me stesso - myself
6 anniBrava Francesca, anche la sottoscritta ha iniziato nel 1997 nel mondo della somministrazione, e grazie a società come le nostre tante persone hanno trovato una dignità personale e lavorativa, non si può gettare tutto alle ortiche solo per colpa di qualcuno che neanche sa di cosa si sta parlando, qualcuno ha anche pagato con la vita per il proprio impegno su questo fronte....Non dimentichiamolo mai !! (Caro ministro , si legga la storia della somministrazione o interinale) #iononsonouncaporale!
Director Compliance&Corporate Department
6 anniGrazie Francesca per il tuo importante contributo. Sono orgogliosa di lavorare per un'Agenzia per il lavoro, che ogni giorno, da vent'anni, lavora per fare trovare lavoro alle persone. Che garantisce il corretto trattamento economico e retributivo, che si impegna nella formazione e nell'orientamento, che ha un welfare di comparto per tutti i lavoratori, che permette a tante giovani di entrare nel mondo del lavoro e che permette a chi ha perso il lavoro di ritrovarlo. Che crea opportunità di lavoro stabili. Sì, ne sono orgogliosa.