Vuoi garantire un futuro economico alla tua famiglia anche quando non ci sarai più?
Ogni giorno leggiamo sul web notizie di cronaca nera: incidenti stradali mortali, decessi sul lavoro, storie di persone malate che ci lasciano dopo una lunga agonia e molto altro ancora.
Tra di loro ci sarà sicuramente qualche padre/madre di famiglia che ha lasciato dei bimbi piccoli, ci sarà qualche anziano che aiutava figli e nipoti con la propria pensione, ci sarà qualche single che cresceva da solo i propri figli, qualche imprenditore con la moglie casalinga che tirava avanti faticosamente la propria azienda, qualcuno che nei momenti liberi si dedicava al volontariato contribuendo col proprio tempo ed il proprio denaro a qualche causa da lui ritenuta meritevole di interesse o che lo appassionava.
Sono tante le sfaccettature ma tutti i deceduti hanno una caratteristica in comune: hanno tutti lasciato degli amici, dei parenti e dei famigliari, impattando sulle loro vite a livello economico.
Le loro famiglie, senza il contributo economico di chi è deceduto, avranno la possibilità di mantenere lo stesso tenore di vita di prima? Il coniuge rimasto solo a crescere i figli, potrà col proprio stipendio mantenerli e garantirgli tutto quello che aveva pianificato assieme al partner? La casalinga che all'improvviso si ritrova ad avere solo la pensione di reversibilità del marito come fonte di sostentamento, potrà continuare a vivere come prima? Le aziende a cui viene a mancare un socio, come gestiranno la liquidazione della sua quota agli eredi?
Sono tutte situazioni che potrebbero essere affrontate molto più serenamente stipulando la polizza TCM (Temporanea Caso Morte).
Purtroppo però, vuoi per superstizione, vuoi per mancanza di informazioni adeguate, vuoi perchè noi professionisti del settore non sempre la proponiamo, sono molto pochi quelli che si assicurano per il caso morte. O come sarebbe meglio dire, contro le conseguenze economiche della morte. Nessuno infatti può evitare il decesso, tutti però possono (e avrebbero il dovere morale...) di tutelare i propri eredi dalle conseguenze economiche del decesso.
Affidarsi allo Stato sperando che si prenda carico dei propri cari con la reversibilità, non è una scelta saggia...meglio affrontare e risolvere il problema in prima persona. Come dice sempre un grande assicuratore con cui collaboro...stipulare una polizza TCM è un atto d'amore verso i propri cari.
Come funziona la polizza TCM?
Di tutte le polizze assicurative esistenti è forse la più facile da spiegare e da capire.
Il contraente paga il premio di polizza e, se si verifica il decesso dell'assicurato durante il periodo di validità della polizza, la compagnia assicurativa liquida ai beneficiari il capitale indicato in polizza. Se non si verifica il decesso i premi annuali rimangono acquisiti dalla compagnia.
Ho usato volontariamente i tre termini che trovi anche sul contratto di polizza: contraente, assicurato e beneficiari. Possono essere anche tre figure distinte.
Il contraente è colui che stipula e gestisce la polizza, in primis ne paga il premio e beneficia della detrazione fiscale. La polizza TCM è infatti detraibile al 19%, fino al limite di 530€ annui.
L'assicurato è il soggetto la cui vita è assicurata. L'unico soggetto che non può mai essere modificato all'interno della polizza.
È anche il soggetto per il quale viene richiesta la compilazione del questionario sanitario, per valutarne l'assicurabilità o meno. Tutte le compagnie infatti concedono la sottoscrizione della TCM solo alle persone sane o con lievi problemi di salute. Chi ha delle patologie importanti o ne ha avute in passato, non è più assicurabile. Così come non sono assicurabili i soggetti che hanno più di una certa età al momento della stipula, solitamente 65 o 70 anni.
Ecco due valide ragioni per assicurarsi da giovani: si rispettano i limiti assuntivi e, cosa fondamentale, le condizioni di salute sono buone e permettono di sottoscrivere la polizza.
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I beneficiari sono i soggetti che incassano i soldi. Possono essere anche più di uno e non devono essere necessariamente parenti dell'assicurato. Potrebbero essere l'amante, un amico, un soggetto che per qualche motivo dipende economicamente dall'assicurato, un'ente o un'associazione. Attenzione quindi ad indicarli correttamente in polizza. Inserire la dicitura generica "eredi legittimi" implica che la liquidazione della TCM segue le regole generali della successione e potrebbe non essere questo il desiderio del defunto. Meglio indicare nome e cognome dei beneficiari e percentuale del capitale assicurato da liquidare ad ogni singolo soggetto.
Chi dovrebbe stipulare la polizza TCM?
Posto che la risposta più immediata è "chiunque dovrebbe assicurarsi per il caso morte", ci sono alcune persone che dovrebbero sentirsi quasi in obbligo di assicurarsi.
Penso soprattutto alle persone che hanno famiglia e figli e sono gli unici portatori di reddito in casa. Il classico esempio del professionista che lavora tutto il giorno e della moglie casalinga. Senza il reddito del marito e con la sola reversibilità, il partner si troverebbe a dover tirare avanti con circa la metà dei soldi che era abituata a gestire. Vale anche il discorso inverso. Se venisse a mancare la casalinga, anche il lavoratore si troverebbe in difficoltà. Delle due l'una: o si fa aiutare da una colf, che va pagata, con la gestione di casa e bambini, oppure riduce le ore di lavoro per occuparsene in prima persona, sacrificando così parte del fatturato.
Anche il lavoro in casa ha un suo valore economico ma spesso questa cosa non viene debitamente considerata. Si pensa che debba essere tutelato solo chi fattura o ha un reddito.
Molto simile a questa è la situazione di chi, pur non essendo l'unico portatore di reddito, ne è comunque il principale contribuente, magari perchè il partner lavora part time o perchè ha uno stipendio al di sopra della media. Senza il suo apporto, le entrate di quella famiglia calerebbero vistosamente.
Non solo le famiglie, anche le aziende vanno tutelate con una polizza per il caso morte. Soprattutto i soci devono tutelarsi tra di loro per dotarsi del capitale per liquidare gli eredi del socio defunto, se questi non volessero subentrare al defunto nella gestione della società. Molte volte le aziende vanno in difficoltà finanziaria proprio per gestire eventi come questo, il più delle volte improvvisi ed imprevisti, che non lasciano il tempo di organizzarsi. Meglio assicurarsi e sapere di avere a disposizione il capitale fornito dall'assicurazione per gestire un momento così delicato.
Stesso principio per chi partecipa, soprattutto economicamente, alla gestione di associazioni di volontariato. Anche in quel caso la polizza TCM può essere utile per far sì che l'associazione possa continuare l'attività anche dopo la propria morte.
Quanto costa la polizza TCM?
Una delle domande più frequenti che mi vengono fatte è, giustamente, "quanto costa la polizza?"
Purtroppo è una domanda a cui non si può dare una risposta precisa senza prima aver fatto una consulenza personalizzata a chi la richiede.
La polizza TCM dipende infatti da diversi parametri: età dell'assicurato al momento della stipula, lunghezza del periodo in cui si vuole essere assicurati, capitale assicurato, e professione dell'assicurato.
Anche il fatto di fumare o meno incide sul premio, che sarà più alto per i fumatori. Così come sarà più alto per chi fa lavori pericolosi. Crescerà in maniera proporzionale anche in base all'età al momento della sottoscrizione. Ecco perchè il consiglio è quello di stipulare la polizza TCM da giovani. Il premio è più basso e rimane costante per tutta la durata di validità della polizza.
Informati presso il tuo agente per avere maggiori dettagli sulla polizza TCM. Va bene pensare positivo, usare la scaramanzia, comprare il cornino rosso o l'amuleto porta fortuna, ma una polizza assicurativa è l'unica cosa che sicuramente tutela i tuoi cari in caso di morte.
Tutti noi abbiamo la certezza che moriremo, ma non sappiamo quando. Se la morte giungesse improvvisa non avremmo nemmeno il tempo di sistemare le questioni economiche e patrimoniali per lasciare al sicuro i nostri eredi. Bisogna pensarci prima. Bisogna pensarci da vivi. Attraverso la polizza TCM.