XIX rapporto sanità: il futuro (incerto) del SSN.

XIX rapporto sanità: il futuro (incerto) del SSN.

Il Rapporto Sanità è un'iniziativa nata nel 2003 del C.R.E.A. Sanità - Centro per la Ricerca Economica Applicata in Sanità presso l'Università di Roma "Tor Vergata" con lo scopo di diffondere attività di ricerca intraprese nel campo dell'economia, politica e management sanitario e, allo stesso tempo, fornire elementi di valutazione sulle prospettive future, alimentando un dibattito fra gli addetti al settore, ivi compresi i cittadini, professionisti e mondo industriale.

Il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) ha ospitato la presentazione del rapporto lo scorso 24 gennaio con l'apertura istituzionale effettuata dal Presidente, Renato Brunetta , che ha constato il momento di transizione demografia e tecnologica ed il cambio che genererà nella conformazione del welfare della comunità ricalcando il ruolo del CNEL quale corpo intermedio formato da agenti attivi con il privilegio dell'iniziativa legislativa.

La dott.ssa Barbara Polistena , responsabile scientifico e consigliere di amministrazione C.R.E.A. Sanità, ha illustrato i principali problemi evidenziati dal rapporto:

  • Personale sanitario inferiore alla domanda per mancato ricambio generazionale e per emigrazione. Si stima che ci sia la necessità di 900.000 persone, oltre ai medici è preoccupante la situazione degli infermieri e drammatica quella degli operatori sanitari.
  • Alti livelli di assistenza ospedaliera per elevata degenza.
  • Spesa farmaceutica e dispositivi medici: nessuna regione rispetta il tetto, necessità di ricorrere al payback costantemente.
  • Domanda specialistica: pubblicate le tariffe con importi inferiori alle aspettative.
  • Necessità sociosanitarie: elevato numero di pensioni di accompagnamento e di indennità.

Ha concluso la presentazione del rapporto, il dott. Federico Spandonaro , Presidente del Comitato Scientifico di C.R.E.A. Sanità, che ha sottolineato l'estrema difficoltà per reperire i dati necessari alla stesura del rapporto e di come il dibattito politico si sia polarizzato nella strumentalizzazione della sanità con l'obiettivo di generare consenso pubblico. Per il Presidente il PIL non risulta essere un indicatore affidabile in quanto in primis occorre pagare il debito pubblico e successivamente può essere impiegato per finanziare la spesa farmaceutica: l'indebitamento e gli interessi giocheranno a sfavore della crescita della sanità.

Il dott. Spandonaro considera l'universalismo selettivo e l'efficientamento le risposte alla situazione incerta che sta attraversando il SSN e propone un decalogo di interventi:

  1. Capire la domanda e riprogrammare l'offerta del servizio sanitario.
  2. Effettuare un cambio culturale a favore della prevenzione evitando le duplicazioni tra territorio ed ospedale favorendo l'integrazione dei professionisti.
  3. Dedicare attenzione ai "millenials" che saranno i futuri pazienti cronici i quali sono abituati a reperire da soli le informazioni, ma non hanno la capacità di gestire le evidenze scientifiche.
  4. Superare le iniquità del SSN vincendo il conflitto etico dell'integrazione del sistema pubblico con il privato ed accreditando nuove strutture.
  5. Promuovere un sistema integrativo per coprire i LEA. 
  6. Allineare il welfare con il sistema fiscale favorendo sempre più la deducibilità delle spese sanitarie. 
  7. Rivisitare i criteri di reparto del fondo sanitario nazionale: in questo momento la spesa OOP è 1,5 miliardi di Euro per i farmaci in classe A e si deve tenere conto che c'è una profonda deviazione nella spesa OOP tra le varie regioni.
  8. Superare il concetto di "amministrazione difensiva" introdotto nelle aziende sanitarie pubbliche che ha dimostrato essere inefficiente al momento della pandemia e che ha richiesto deroghe, ma non ha generato soluzioni.
  9. Potenziare le risorse umane e ridefinire la metodologia per stimare i fabbisogni.
  10. Dafinire i criteri di HTA che debbono essere trasparenti e razionali affinché siano uno strumento tecnico affidabile per la definizione del "valore" per prendere una decisione politica rendendo necessaria la formazione ed il coinvolgimento di tutti gli stakeholders affinché possano partecipare attivamente del processo decisionale.

Si è passato, quindi, alla discussione sulle Prospettive di finanziamento ed evoluzione della spesa farmaceutica con l'intervento di Americo Cicchetti , direttore generale della programmazione del Ministero della Salute che ha condiviso le sue preoccupazioni con l'udienza:

  • Equità del SSN e necessità di definire i principi di giustizia distributiva.
  • Fiducia nella scienza e nelle istituzioni come requisito necessario per avere il sostegno della cittadinanza per prendere decisioni ed effettuare cambiamenti.
  • Sanità come terreno di scontro politico e, a volte, istituzionale quando invece sarebbe necessaria una comunione di intenti per poter avanzare.
  • Investimenti insufficienti per il SSN che impongon riforme i cui risultati saranno apprezzabili non prima di tre anni.

Il Dott. Cicchetti annuncia che l'obiettivo della programmazione è quello di tornare ad un PIANO SANITARIO NAZIONALE che:

  • identifichi i bisogni della popolazione in modo da attribuire correttamente le risorse necessarie;
  • definisca le priorità secondo i principi di giustizia legittimando così un modello di HTA a tutti i livelli come modello di integrazione;
  • generi gli standard nel Ministero dell'economia e delle finanze per l'analisi della spesa oltre che per lo spending review;
  • allochi le risorse secondo modelli misti e con la successiva misurazione degli esiti;
  • valuti le performance delle regioni e incremento degli indicatori da 22 a 29;
  • superi le limitazioni imposte dal garante della privacy per permettere l'utilizzo dei dati disponibili atti a generare un modello predittivo della salute.

Il Prof. Enrico Coscioni Presidente di Agenas nel suo intervento informa che il programma nazionale esiti fornirà i numeri per la programmazione del Piano Nazionale Sanitario.

È Tonino Aceti , presidente e fondatore di SALUTEQUITÀ , a sottolineare come la lotta all'evasione fiscale sia una misura per incrementare il finanziamento della Sanità ed introduce il tema dell'equità e l’ammodernamento del SSN attraverso 5 punti:

  1. Maggiore equità distributiva delle risorse tra le regioni.
  2. Rilancio della programmazione sanitaria nazionale, dato che l’ultimo piano sanitario nazionale è stato quello per gli anni 2006-2008.
  3. Cambio di passo sull'innovazione dei modelli organizzativi dei servizi e delle professioni sanitarie anche per il miglioramento della presa in carico delle cronicità.
  4. Rinforzo del “controllo di gestione” delle politiche sanitarie, evitando che i provvedimenti approvati non vengano messi a terra nelle regioni e ASL.
  5. Rinforzo del sistema nazionale di controllo e valutazione delle performance delle Regioni nella garanzia dei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA).

Anna Lisa Mandorino , di Cittadinanzattiva APS , riprende il dato della spesa di 1,5 milioni di euro per farmaci in fascia A finanziati con le risorse proprie dei cittadini indicando come questo sia un chiaro indicatore delle costrizioni che subiscono i pazienti che sono utilizzatori passivi della sanità.

La discussione si è poi spostata sulla Governance del Servizio Sanitario Nazionale con il dott. Massimo Annicchiarico , direttore generale dell’area sanità e sociale della Regione del Veneto, che per quanto riguarda il pagamento delle prestazioni non vede leve per cambiare l'attuale sistema di remunerazione. Sulla fiducia nelle istituzioni constata che è la risposta a quello che si è garantito che si andava a erogare e che è direttamente proporzionale alla appropriatezza delle decisioni.

Per il dott. Achille Iachino, direttore generale del servizio dispositivi medici e del servizio farmaceutico del Ministero della Salute , il futuro della salute è incerto in quanto il prodotto delle prestazioni è difficile da misurare. il dott. Iachino indica che l'HTA è in processo di strutturazione con la cabina di regia e con il supporto di Agenas e che il Piano Sanitario Nazionale sarà un documento programmatico con funzione di indirizzo condiviso con le Regioni.

L'auspicio di Farmindustria , presentato attraverso la persona di Morena Sangiovanni , è quello di avere interventi sul SSN che tengano conto dei cambiamenti geopolitici essendo necessario che le politiche sanitarie siano al pari passo con le politiche industriali.

La dott.ssa Giovanna Scroccaro , presidente della Commissione Prezzo e rimborso dell' AIFA Agenzia Italiana del farmaco , commenta che lo sfondamento del tetto della spesa sanitaria cresce anno dopo anno e che la decisione di quanto spendere per un farmaco è una decisione politica, ma bisogna chiarire quando un farmaco è più efficace rispetto ad un altro già in uso.

Per la presidente occorre lavorare annualmente sul "delisting" del prontuario  per fare spazio alla nuova tecnologia in arrivo ed imputa al fatto che solamente il 25% del lavoro dell'agenzia è dedicato a nuovi farmaci e nuove indicazioni ai grandi ritardi dell'AIFA. Per migliorare l'accesso alle nuove tecnologie sanitarie, la dott.ssa Scroccaro auspica l'introduzione un sistema arbitrato finale nel momento in cui non si arrivi ad una negoziazione sul prezzo.

Conclude il suo intervento con la considerazione che si è visto che i cittadini sono fedeli alla marca di un medicamento nonostante esista un generico ed occorre prenderne atto per, quindi, definire un tetto massimo tra la differenza di prezzo tra un prodotto branded ed un generico.


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