L’azione perde il 30% e i ribassisti speculano dopo i rilievi dell’ispezione di vigilanza al business Npl. L’assenza del piano strategico e il prossimo rinnovo del cda accrescono l’incertezza
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https://lnkd.in/d6T4Aj7p L’azione perde il 30% e i ribassisti speculano dopo i rilievi dell’ispezione di vigilanza al business Npl. L’assenza del piano strategico e il prossimo rinnovo del cda accrescono l’incertezza L'ascolto è riservato agli abbonati premium 23 NOVEMBRE 2024 ALLE 01:00 MILANO — Il male oscuro di Illimity continua. Anche ieri in Borsa l’azione della banca fondata da Corrado Passera ha perso l’1,43%, più del settore. In un mese il calo è del 30%, con una certa speculazione dei venditori al ribasso, guidati dai due fondi Gsa Capital (0,72% di scoperto sul titolo) e Pdt Partners (0,51%).
Il mese nero di Illimity, Passera prova a convincere Bankitalia e gli investitori
repubblica.it
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Piazza Affari ha acceso i fari già da un po’ su Illimity, la banca fondata e guidata dall’ex numero uno ed ex ministro dello sviluppo economico e delle infrastrutture e dei trasporti durante il governo Monti, che sta assistendo allo scivolone delle sue azioni, ma non solo. Già alla metà del mese di novembre, un articolo di Bloomberg ha messo in evidenza il forte calo dei bond della banca. Oggi, mentre i riflettori sono tutti accesi su UniCredit, la banca italiana gestita dal CEO Andrea Orcel che si è appena lanciata alla conquista di Banco BPM lanciando una Offerta pubblica di scambio, a Piazza Affari va di nuovo di scena l’ennesimo sell sulle azioni Illimity, bastonata oggi dopo i giorni di alta tensione dell’ultimo mese anche dal downgrade firmato dagli analisti di Equita SIM.
Illimity nei guai, azioni e bond sotto attacco. Cosa sta succedendo alla banca di Corrado Passera?
money.it
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Certo. Il nostro obiettivo è aumentare la nostra capacità di recupero e dei nostri partner tramite una maggiore focalizzazione, con un approccio più proattivo basato sulla qualità dei dati. Ciò ci permetterà di estrarre più valore. Contiamo di generare utile in tutti gli anni del Piano, con un obiettivo di 50 milioni di utili annui al 2028. Intanto avete fatto rettifiche su crediti per 524 milioni e chiudete il 2023 con una perdita di 388 milioni. Inevitabile, dato il cambio di contesto?
«Amco vuole estrarre valore dai crediti, Jv con Mcc per i crediti garantiti»
ilsole24ore.com
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Prosegue la cura Munari (subentrato nel Giugno 2023 a Marina Natale) in casa Amco. Nel 2023, la società del MEF, aveva già visto crescere incassi e ricavi. Da sottolineare poi le maggiori svalutazioni per rischio di credito, per quasi 449 milioni, rispetto all'anno precedente. A conferma di chi da tempo sosteneva un eccessivo valore di acquisto dei crediti in sofferenza, che indubbiamente ha garantito un ruolo predominante all'Ente, nel contesto delle maxi-cartolarizzazioni, contribuendo altresì a "dopare" questo mercato, nel lustro appena trascorso. Ora, si apre ad una riorganizzazione interna, puntando al rafforzamento: delle strutture dedicate alla gestione (anche sul piano tecnologico); di quelle destinate a presidiare l'ambito dei controlli di primo e secondo livello (alla luce degli ammonimenti della Corte dei Conti); nonché alla dismissione di portafogli ritenuti non più strategici e infine, allo switch di Servicers considerati non adeguatamente performanti. Anche se qui la vedo più dura, dal momento che il tema centrale è già oggi rappresentato: dalla lunga catena di operatori specializzati (con eccessivo ricorso al Sub Servicing), attualmente impiegati nelle varie fasi di lavorazione dei portafogli; dalla vetustà di questi ultimi e conseguentemente, nel loro sempre più basso margine di profittabilita', che non è in grado di ripagare tutta la filiera. https://lnkd.in/dtrGnUiU
Amco ristruttura l’attivo. Per un portafoglio di npl da 500 milioni al vaglio cessioni, cambi di servicer e gestione interna - MilanoFinanza News
milanofinanza.it
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Lettura veloce e interessante che porta alla luce le considerazioni, ed i dubbi, dei tanti professionisti che operano nel mercato dei crediti Distressed, anche a seguito delle fusioni dei player a cui stiamo assistendo negli ultimi tempi
“Quello che sta succedendo a Illimity potrebbe essere la spia di un cambiamento destinato ad avere un impatto di tipo sistemico. Quando, negli anni di profonda crisi e di fallimenti, il mondo bancario ha ripulito i bilanci si è liberato di centinaia di miliardi di crediti cattivi, creando di fatto il florido mercato di compravendita degli Npl sul quale operatori come Illimity hanno costruito il proprio modello di business. Ebbene, se adesso Corrado Passera ha deciso di uscire da questo settore per concentrarsi sul corporate e investment banking è perché quel modello di business è giunto al capolinea. La sfida dell’ex ministro sarà quella di dimostrare, con un nuovo piano strategico atteso nel 2025, che la sua banca riuscirà a navigare diversificando l’attività e limitando la gestione di crediti (solo) incagliati a singole operazioni di rilancio aziendale (il sostegno finanziario per il pastificio De Angelis, l’Olio Dante e Jacob Cohen sono un esempio del cambio di passo).”
La crisi di Illimity Bank è la spia del cambiamento nel mercato dei crediti deteriorati
ilfoglio.it
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Articolo interessante che fa riflettere i tanti professionisti del settore!
“Quello che sta succedendo a Illimity potrebbe essere la spia di un cambiamento destinato ad avere un impatto di tipo sistemico. Quando, negli anni di profonda crisi e di fallimenti, il mondo bancario ha ripulito i bilanci si è liberato di centinaia di miliardi di crediti cattivi, creando di fatto il florido mercato di compravendita degli Npl sul quale operatori come Illimity hanno costruito il proprio modello di business. Ebbene, se adesso Corrado Passera ha deciso di uscire da questo settore per concentrarsi sul corporate e investment banking è perché quel modello di business è giunto al capolinea. La sfida dell’ex ministro sarà quella di dimostrare, con un nuovo piano strategico atteso nel 2025, che la sua banca riuscirà a navigare diversificando l’attività e limitando la gestione di crediti (solo) incagliati a singole operazioni di rilancio aziendale (il sostegno finanziario per il pastificio De Angelis, l’Olio Dante e Jacob Cohen sono un esempio del cambio di passo).”
La crisi di Illimity Bank è la spia del cambiamento nel mercato dei crediti deteriorati
ilfoglio.it
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«Il contributo dei ricavi da commissioni e assicurazioni ai ricavi totali supera il 40%, è il più alto in Europa dopo Ubs e molto al di sopra della media dei concorrenti (27%)», così il ceo Carlo Messina nelle dichiarazioni alla stampa. Ottimo risultato per ISP ed i suoi azionisti, al quale concorre il gruppo Fideuram e che confermano come ci sia un spazio enorme per la diffusione del modello di servizio della consulenza incentrato sui consulenti finanziari, con una conseguente allocazione del risparmio più efficiente per la clientela e - forse - meno margini per la banca #consulenzafinanziaria
Intesa, utili a 7,2 miliardi nei nove mesi (+17%): Messina rivede i profitti al rialzo a 9 miliardi nel 2025
corriere.it
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IL QUADRILATERO TRICOLORE BANCO BPM-ANIMA-MPS-CALTAGIRONE (CON DELFIN) Banco Bpm, dando una mano al ministero dell'Economia che deve uscire dietro il pressing dell'Europa, compra il 5% di Banca #Mps per 365 milioni circa. Dice però che non intende superare il 10 per cento. Anche Francesco Gaetano Caltagirone ritorna a Siena (da cui era uscito più o meno in concomitanza con l'inizio della crisi della banca senese) e compra il 3,5% di Mps. Lo seguono, sempre con il 3,5%, gli eredi di Leonardo Del Vecchio attraverso la loro cassaforte lussemburghese Delfin. La coppia formata da Caltagirone e Del Vecchio è "consolidata" perché aveva dato battaglia a Mediobanca su Generali e sulla stessa banca di Piazzetta Cuccia. Anche la società di gestione Anima acquista un ulteriore 3% di #BancaMps, per 219 milioni, salendo così al 4% del gruppo senese. Lo stesso #BancoBpm vuole comprare #Anima, sulla quale proprio nei giorni scorsi ha lanciato un'Opa da 1,6 miliardi complessivi. Intorno ad Anima, che gestisce risparmi per circa 200 miliardi, nel 2023 era stato steso un "cordone anti Francia" (nell'agosto del 2022 il non ancora ministro Guido Crosetto aveva messo in guardia circa mire d'oltralpe proprio su Banco Bpm e Anima) che aveva visto la discesa in campo di Francesco Gaetano Caltagirone e Fsi, i quali a loro volta erano andati ad affiancare gli azionisti italiani già presenti, Poste e Banco Bpm. E qui col Banco Bpm ripartiamo dal "via": ho sempre pensato che l'amministratore delegato, Giuseppe Castagna, si sarebbe mosso in direzione di Siena, per evitare di finire preda o di Crédit Agricole (che ha il 9% del Banco Bpm) o di Unicredit, e per evitare di fare come accaduto in passato all'ex ad di Ubi Banca. La doppia operazione su Mps e su Anima firmata da Banco Bpm, col sostegno di Caltagirone, ha un enorme valenza politica, perché Castagna dà una mano al Tesoro a ridurre la quota a Siena, ammiccando a quel terzo polo bancario tricolore vagheggiato da Giorgia Meloni e dal suo governo, e nello stesso tempo "preserva" l'italianità della società di gestione del risparmio. Qui su La Repubblica le ultime notizie: https://lnkd.in/dNBYftDc Qui, poco meno di un anno fa su Affari&Finanza, avevo cercato di raccontare cosa stesse succedendo intorno ad Anima: https://lnkd.in/dzsrYRxU
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https://lnkd.in/eYYr7pxq Gli NPL - NPE non sono più appetibili poiché difficilmente recuperabili. Invece che sulle criticità di Illimity ( poche e non effettivamente critiche), mi soffermerei sull' affare Illimity - Azimut. Molto più interessante. Parlare di difficoltà in Illimity, gonfia di reale liquidità è puerilita' giornalistica.
La crisi di Illimity Bank è la spia del cambiamento nel mercato dei crediti deteriorati
ilfoglio.it
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𝗡𝗣𝗘: 𝗲𝘃𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗹 𝗺𝗲𝗿𝗰𝗮𝘁𝗼 𝘃𝗲𝗿𝘀𝗼 𝘂𝗻𝗮 𝘀𝗲𝗰𝗼𝗻𝗱𝗮 𝗴𝗶𝗼𝘃𝗶𝗻𝗲𝘇𝘇𝗮 L’XI edizione del 𝗖𝗼𝗻𝗴𝗿𝗲𝘀𝘀𝗼 𝗡𝗣𝗟&𝗨𝗧𝗣 𝗱𝗶 𝗩𝗲𝗿𝗼𝗻𝗮 si è confermata un’agorà imprescindibile per fare il punto sulla salute dell'industria del #credito #deteriorato. L’evento ha evidenziato come il settore sia attraversato da profonde trasformazioni 🔀 che ridefiniranno priorità e modelli di business: mentre alcuni operatori si ritirano dal mercato o mostrano segni di debolezza, altri puntano su aggregazioni, acquisizioni e strategie di specializzazione. Un tema che ha catturato particolarmente la nostra attenzione è stato il cambiamento nell’industria italiana del #credit #serving. Il mercato degli #NPE, definito ormai maturo, vede oggi come sfida principale lo smaltimento dello stock piuttosto che la gestione di nuovi flussi. Come ha sottolineato il panel dei relatori, tra cui Enrico Risso, AD di Intrum Italy, l'attività dei #servicer sarà fondamentale anche in futuro per supportare il sistema bancario nelle pratiche più complesse. Il focus non sarà più soltanto sui grandi flussi di nuovi #NPL ma piuttosto su una 𝗴𝗲𝘀𝘁𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗲𝗳𝗳𝗶𝗰𝗶𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲 𝗳𝗹𝗲𝘀𝘀𝗶𝗯𝗶𝗹𝗲 𝗱𝗲𝗴𝗹𝗶 𝘀𝘁𝗼𝗰𝗸 𝗽𝗿𝗲𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗶. Questo implica che non vedremo mai uno scenario "zero NPL" poiché la produzione di credito deteriorato continua "quotidianamente", anche se con volumi più contenuti. Il credit serving del 2025 richiederà nuove coordinate di sviluppo, in cui AIM Credit Solutions Area può essere un #partner strategico grazie alle sue 𝘀𝗼𝗹𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗶 𝘁𝗲𝗰𝗻𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗰𝗵𝗲 𝗲 𝗱𝗶 𝗼𝘁𝘁𝗶𝗺𝗶𝘇𝘇𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗱𝗲𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗰𝗲𝘀𝘀𝗶 𝗼𝗽𝗲𝗿𝗮𝘁𝗶𝘃𝗶. Particolare attenzione è stata data all’evoluzione delle #tecnologie innovative, con un dibattito acceso sul loro impatto reale e sull'integrazione. Con l'aumento delle normative europee e la pressione sui margini gli operatori stanno infatti cercando soluzioni che automatizzino i processi di valutazione e riducano i tempi di recupero, sia in fase giudiziale che stragiudiziale. In questo contesto emerge l'importanza crescente dell'efficienza operativa e della collaborazione tra banche, servicer e piattaforme digitali, soprattutto nella gestione dei crediti #Stage2 e degli NPL. Strumenti #proptech all'avanguardia come quelli sviluppati da AIM Credit Solutions Area si confermano un alleato strategico in termini di velocità e 𝘀𝗲𝗺𝗽𝗹𝗶𝗳𝗶𝗰𝗮𝘇𝗶𝗼𝗻𝗲 𝗻𝗲𝗹𝗹𝗲 𝗱𝘂𝗲 𝗱𝗶𝗹𝗶𝗴𝗲𝗻𝗰𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗽𝗹𝗲𝘀𝘀𝗲 e nell'analisi massiva. Essendo 𝗽𝗶𝗮𝘁𝘁𝗮𝗳𝗼𝗿𝗺𝗲 𝗱𝗶𝗴𝗶𝘁𝗮𝗹𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶𝗲𝘁𝗮𝗿𝗶𝗲, siamo anche in grado di 𝗽𝗲𝗿𝘀𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶𝘇𝘇𝗮𝗿𝗲 𝗲 𝗮𝗱𝗮𝘁𝘁𝗮𝗿𝗲 questi strumenti alle esigenze specifiche dei clienti, offrendo supporto per analisi predittive sempre più mirate. 🌐 Vuoi saperne di più? Visita il nostro sito: https://lnkd.in/e7G7iid 📩 Contatta i nostri esperti: Nicola Reali e Chiara Deri per una consulenza dedicata.
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