🍀𝗗𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 🍀

🍀𝗗𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗵𝗶𝘂𝘀𝘂𝗿𝗮 𝗱𝗲𝗶 𝗰𝗶𝗰𝗹𝗶 𝗲 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗿𝗶𝗻𝗮𝘀𝗰𝗶𝘁𝗮 𝗮𝗹 𝗻𝘂𝗼𝘃𝗼 🍀

Il primo quadrimestre del 2023 è stato un periodo di profonda introspezione, di up & down, di apprendimenti sull'accettazione di tutto ciò che accade lasciando andare il giudizio su di me, di accettazione della mia vulnerabilità, di osservazione delle mie ferite ancora attive sotto la cenere.


Mi sento di condividere alcune riflessioni nella speranza che possano essere utili anche ad altri che si possono trovare ad attraversare quello che io ho sperimentato.


Innanzi premetto che viviamo in una società dove la "debolezza" emozionale non è accettata e viene giudicata come inadeguatezza. Per questo tendiamo a razionalizzare il dolore e a "tenerci su" per mostrarci sempre in grado di sostenere i nostri compiti e i nostri ruoli.


In realtà sto sperimentando come sia necessario e prezioso lasciar fluire le nostre emozioni di dolore, di inadeguatezza, di auto-giudizio per arrivare a trasformarle in lezioni che ci rendono più forti e guarire le ferite che ci portiamo dentro, a volte, fin dall'infanzia.

Più ci permettiamo di fare questo, più i tempi di trasformazione delle delusioni, delle ferite, delle chiusure di relazione diventano "brevi" perchè la nostra capacità di apprendere cresce e quindi l'esperienza di dolore esaurisce la sua ragion d'essere.


Quando questo accade, riacquistiamo energia e lucidità, capacità di vedere e di sentire cosa sia veramente giusto per noi. Da questo spazio di lucidità e pace possiamo fare le scelte corrette.

E a volte queste scelte implicano anche la chiusura di un ciclo di esperienza con una persona: il che non significa necessariamente doversi separare o voler meno bene a quella persona, ma quanto meno cambiare il tipo di relazione.


Ogni volta che questo accade, dobbiamo comunque attraversare una fase di lutto. E il lutto hai suoi tempi di elaborazione: non possiamo decidere noi in quanto tempo essere di nuovo "performanti", dobbiamo lasciare che il cuore, le emozioni, il corpo processino quello che stiamo vivendo. Senza giudizio, senza scappare, senza pretendere di velocizzare la nostra ripresa... avendo fiducia che dopo una onda bassa, arrivi sempre una onda alta.

Questo è il ciclo della vita.

Ogni volta che accettiamo questo, permettiamo ai cicli di chiudersi e così possiamo rinascere al nuovo, sentire l'energia della primavera crescere dentro di noi. Se resistiamo ed evitiamo di entrare in profondità, non permetteremo al ciclo di chiudersi e quindi continuerà a "succhiare" la nostra energia vitale fino a farci sentire stanchi e prosciugati.


Nella fase della primavera del nuovo ciclo, dobbiamo però anche essere consapevoli che richiede attenzione e cura: come ogni germoglio di primavera, questa nuova energia che arriva è delicata e fragile. Va protetta affinchè metta radici dentro di noi, si consolidi e possa crescere.

In questa fase è particolarmente importante scegliere gli ambienti da frequentare, le energie con cui scambiare. Abbiamo bisogno di nutrire questo germoglio con il "cibo" migliore per noi in quel momento, a cui possiamo attingere. Guai a dare per scontato che l'energia che sentiamo sia radicata solo perchè la sentiamo presente: sarebbe come innaffiare troppo il nostro germoglio caricandolo di aspettative e sfide prima del tempo... e questo lo farebbe morire.


Dobbiamo imparare a prenderci cura, ad ascoltare la nostra intelligenza interiore e seguirla anche quando la mente ci consiglierebbe o pretenderebbe altro. Uscire da un lutto richiede cura, tempo, amore a noi stesse/i e lasciar andare la pretesa di essere sempre performanti come la società (che non accetta più questi tempi) ci richiede.


Allora l'attraversamento di questa esperienza di lutto avrà avuto il suo valore. Quando avremo radicato questa nuova energia e tutte le consapevolezze che ne sono arrivate, avremo completato il ciclo di upgrade e potremo aprirci al nuovo ciclo di apprendimento con rinnovato entusiasmo.


Buona primavera, buon risveglio, buono stretching e benvenuto al tepore del sole che accompagna questo processo.

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