Che bisogno hai di iscriverti a Stanford se quello che ti serve è uno come Aranzulla?
Il campus della Stanford University

Che bisogno hai di iscriverti a Stanford se quello che ti serve è uno come Aranzulla?

Un mio amico, giovane imprenditore del settore dei servizi che sta avendo un certo successo, mi ha detto che in vista di un’espansione dell’attività sente il bisogno di aumentare le sue conoscenze in merito al controllo di gestione del settore specifico. Pertanto, mi ha chiesto se oltre alla laurea triennale in economia aziendale che già ha, sia il caso di iscriversi a un master in management, in particolare uno che ha già identificato, che costa 22mila euro + IVA.

Prima di rispondergli, ho cercato di mettere a fuoco la sua esigenza, che mi è sembrata molto specifica e da mettere in stretta relazione al suo business. Esigenza analoga a quella di molti altri imprenditori, di successo o di insuccesso che siano (e sarebbe ora di considerare il fallimento di un imprenditore che non ha rubato come una occasione per ripartire, non come un marchio di infamia). Una volta appurato meglio il suo obiettivo, gli ho detto che a lui non serve un master (per altro con un costo troppo alto in relazione al marchio dell’istituzione che lo eroga, ma su questo tornerò dopo). A lui serve qualcuno che si è già occupato di controllo di gestione del suo settore e che per esempio abbia una buona conoscenza delle piattaforme informatiche da utilizzare. “Lo cerchi, lo trovi, e lo paghi per farti da tutor”, gli ho detto.

Per dirla alla Nassim Taleb, questa si chiama "uberization" della formazione. Andare direttamente da quelli che una cosa l’hanno fatta parecchio (in inglese “doers”) per imparare come farla (*). Che bisogno hai di iscriverti a Stanford se quello che ti serve è uno come il mitico Salvatore Aranzulla? I master (quelli con un marchio forte, gli altri non servono a nulla) soddisfano un altro bisogno: sono pressochè indispensabili se si vuole andare a lavorare alle Goldman Sachs o alle McKinsey di questo mondo. Non tanto per quanto si impara in aula, sia ben chiaro, quanto per il titolo che danno, che prova a potenziali datori di lavoro molto competitivi che il candidato ha superato una certa selezione e appartiene a un network qualificante. Che è un buon semi-lavorato, per capirsi meglio. Dopodichè è chiaro che anche per queste persone che hanno frequentato master con marchio forte, gran parte dell’apprendimento sarà fatto sul lavoro (ovviamente se il candidato lo otterrà). Questo perché le università che erogano master si occupano solo di una parte delle conoscenze utili per lavorare in queste aziende, che per il resto possono essere apprese solo “sul campo”.

 

(*) Questo vale per le molte attività in cui il rapporto tra esperienza e risultati è correlato positivamente. Molto meno per quelle attività in cui il rapporto tra esperienza e risultati è per lo più casuale (ad esempio il trading sui mercati finanziari).

Ruben Ferretti روبن فيرّيتّي

Commodities Trading | Middle East

6 anni

Sono assolutamente d'accordo con quanto detto. Da studente di triennale mi scontro sempre con muri molto alti per via del mio degree che non ha lo stesso brand di universita' come Bocconi, LSE o Stanford; ovviamente. Il concetto e' amplificato con Master e MBAs dove il prezzo pagato vale il brand sul CV. E' un messaggio molto forte ovviamente, quindi e' ovvio che venga generalmente rifiutato, ma essenzialmente si sta sprecando tempo (e poi le altre universita' come fanno a sopravvivere?). Per skills specifiche meglio rivolgersi all'Aranzulla del caso.

Luca Cassani

Business Development Manager at Bassano Selle Moouly&Co. Founder and CEO

6 anni

Non credo che si volesse denigrare o minimizzare i top 10 FT Mba, bensì suggerire che nel caso descritto basta molto meno (esigenza ben chiara e delimitata, tempo limitato per la soluzione del problema, competenze diffuse). Come direbbe poi Benjamin Franklin: ‘an investment in knowledge pays the best interest’.

Gabriele Grassi

Agent | Insurance | Bank | Marketing | Communication | Sales | Training | Digital | Social Media |

6 anni

Molto interessante il concetto, in cui personalmente credo moltissimo, di "uberization" della formazione. Andare direttamente da quelli che una cosa l’hanno fatta parecchio (in inglese “doers”) per imparare come farla!

Pierluigi Merico

ceo & founder at Prosperity AI Inc. 🇺🇸Your Business Strategy AI Agent, Business Models, Value Proposition, Revenue Growth. Using AI to improve company strategies. ❤️ Bay Area, US Stocks, AI, Crypto/Web3. NFA

6 anni

Ci siete stati a Stanford? I classici italiani che commentano cose che non conoscono. Complimenti!

Alessandro Paolini

⚜️ Innovazione per il family business

6 anni

1. Aranzullarsi è meglio che masterizzarsi, nel caso di specie. 2. D’accordo sul fallimento quale punto di flesso , dal quale aprirsi a nuove ponderate iniziative. Il governo che verrà troverà sul tavolo il disegno di legge di riforma del Fallimento che connotano già “il sano diritto di default” quando si intraprende.

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