Stress test alle famiglie per renderle antifragili
Una percentuale risibile (credo inferiore all'1%) di famiglie mostra una spontanea sensibilità di fronte al financial planning e alla gestione dei propri rischi. Le altre si espongono inconsapevolmente a dei rischi di rovina più o meno elevati. Uno dei motivi per i quali queste famiglie si interessano al futuro della finanza personale è dato dai life events, gli eventi della vita come il matrimonio, la nascita dei figli, l’acquisto della casa e così via.
Si noti che la parte più importante del financial planning e del risk management della famiglia, che consiste nella proiezione di scenari sui propri redditi, debiti e patrimoni, non rappresenta una attività riservata fintantoche non sconfina nella raccomandazione di strumenti di investimento o assicurativi. Attività quest’ultima che deve essere svolta esclusivamente da soggetti vigilati.
Senza fare alcuna sollecitazione (l’attività della nostra società è rappresentata principalmente da formazione e gestione dati per banche, compagnie di assicurazione e sistemi di welfare), abbiamo ricevuto negli ultimi tempi sporadiche richieste di piani finanziari da parte di famiglie in relazione ai life events di cui sopra.
Uno di questi è stato rappresentato da una coppia di 50enni con due figli che ha progettato una importante ristrutturazione della grande casa di famiglia, situata in una zona residenziale in una città del Nord, con l’intento di affittarla in parte. Accanto alle ovvie consulenze architettoniche e ingegneristiche, giustamente a questa coppia è venuto in mente di fornirsi anche di un piano finanziario di fattibilità dell’operazione, tenuto conto di redditi, fabbisogni, patrimoni, detrazioni fiscali e altri rischi etc.
La parte più delicata di un servizio come quello descritto sta nella gestione dei dati, ambito in cui è necessaria una certa esperienza, oltre alle apposite certificazioni di qualità. Per fare un piano finanziario veramente efficace è indispensabile che il cliente condivida varie informazioni sulla propria finanza personale. Informazioni che nessun soggetto a oggi aggrega, e che sono la somma di quelle separatamente custodite in banche, compagnie di assicurazione, catasto immobiliare, INPS, datori di lavoro e così via. Occorre quindi grande attenzione al tema della privacy e della custodia dei dati. Poi questi dati vanno elaborati con modelli di pianificazione finanziaria e di risk management della famiglia, come quelli proprietari della nostra società (parte della business intelligence da noi offerta per il welfare aziendale).
I nostri modelli sono ispirati ai principi del Real World Risk Institute (RWRI) fondato da Nassim Taleb, di cui sono certificato avendo frequentato la prima edizione del corso tenuto a New York nel 2016. Nel caso in questione l’impatto sugli investimenti necessari per la ristrutturazione è stato valutato su uno scenario base e su alcuni stress test. Nel primo le ipotesi sono leggermente pessimistiche, nei secondi terribilmente pessimistiche. Nell’approccio, il principio applicato è quello della minimizzazione del rischio di rovina, e un certo sforzo va fatto nelle ipotesi degli stress test. Le quali possono consistere, ad esempio, in un crollo dei valori immobiliari, nella morosità dei conduttori dei fabbricati affittati, in pensioni dimezzate rispetto alle stime degli attuali calcolatori previdenziali, in spese per i figli raddoppiate rispetto allo scenario base, in disoccupazioni prolungate e così via. Logico che in questi stress test occorra anche computare la capacità di una famiglia di adeguarsi alle avversità riducendo il tenore di vita (e qui sta l'antifragilità), e preventivamente identificare le aree di rischio di rovina assicurabili (capitale umano, casa) o riducibili con apposite soluzioni disponibili sul mercato assicurativo e previdenziale, per la scelta delle quali ovviamente occorre affidarsi a un soggetto vigilato interessato a offrirle.
Il risultato di queste proiezioni è la dinamica attesa del patrimonio di famiglia nei vari scenari, dai quali può discendere l’eventuale azzeramento dello stesso (rovina). Nel caso in questione, la ricchezza di partenza del nucleo familiare, le assicurazioni disponibili e acquistabili con risorse già finalizzate, e la grande capacità di risparmio e di controllo delle finanze di marito e moglie rendono il loro rischio di rovina limitato a pochi scenari estremi e lontani nel tempo. Di fronte a questo rischio, comunque esistente, la coppia ha ritenuto l’operazione di ristrutturazione edilizia realisticamente fattibile.