Comunicazione e fiducia: la base della consulenza finanziaria
Il lavoro del consulente? Praticamente è un viaggio in cui cerco di anticipare le preoccupazioni del cliente, quasi come farebbe uno psicologo, ed in effetti non è così azzardato il paragone, anzi è una delle sfide più importanti del mio lavoro.
La componente psicologica nella consulenza
Quando i mercati vanno in tilt e l’overload informativo (troppo spesso privo di fondamento) dilaga, il mio compito è quello di chiamare o incontrare il cliente per spiegargli quello che sta succedendo e chiarire insieme come intendiamo gestire la situazione. Il mio ruolo è quello di cercare di fornirgli questa profondità. Di certo c’è una forte componente psicologica nella consulenza.
Costruire un rapporto di fiducia
La crisi economica degli ultimi anni ha creato un clima di forte sfiducia, impattando fortemente la reputazione del mondo finanziario. Eppure adesso noto che c’è anche una grande voglia di capire. Se c’è consapevolezza allora ci può essere anche fiducia. Ed in effetti, per un consulente il cliente consapevole è una benedizione!
Qual è il compito di un bravo consulente?
La sintonia e l’empatia sono gli elementi più importanti nella gestione della relazione con il cliente. Il mio compito è quello di accompagnare il cliente nel raggiungimento dei suoi obiettivi finanziari in un percorso trasparente, di consapevolezza soprattutto nelle fasi più instabili e complesse per trasmettere, oltre alla competenza, anche la capacità di controllo del rischio.
L’importanza della comunicazione nella consulenza
La comunicazione è il fulcro della nostra professione. Chi sa comunicare sa ascoltare. Un bravo consulente deve fare attenzione ai bisogni del cliente e saper interpretarne i desideri, orientandolo verso un giudizio consapevole, per mezzo di una consulenza ad alto valor aggiunto, frutto di passione e condivisione. Mai come in questo momento è importante aprirsi ad un dialogo costante, capire per capirsi e ponderare insieme le decisioni migliori, che poi, si fa sempre in tempo a correggere il tiro, anche al variare delle condizioni del mercato, al variare della vita.
Siamo ciò che facciamo, non quello che promettiamo di fare, anche in questa fase di mercati altalenanti, noi dobbiamo essere presenti, parlare, confrontarci con i nostri clienti.