I valori aziendali e il senso dell’onore

Tra qualche settimana ne finirò di contare 54. Non è ancora tempo di bilanci, quelli me li concederò quando sarò veramente vecchio, forse. Questo è il tempo, dicono, nel quale condividere. E oggi voglio condividere questo pensiero:

al fine di raggiungere un incremento positivo nel conto economico è lecito passare sopra tutto e sopra tutti?

Non mi riferisco ovviamente al trasgredire leggi o regolamenti e nemmeno ad una sana competizione.

Mi riferisco allo sfruttamento dei sentimenti e delle debolezze umane a scopo di lucro.

Come direbbe Roy Batty (cit.)

… Io ne ho visti di squali nuotare nell’oceano rosso (e chiedo scusa agli squali... quelli veri).

…Ho visto un socio comprare le quote di una società da un’altro azionista (suo amico d’infanzia) e spuntare un guadagno x6 tre mesi dopo, in una fusione.

…ho visto fratelli coalizzarsi per estromettere dall’azienda un’altro fratello: non per ragioni strategiche ma per invidia e avidità.

…ho visto uomini e donne utilizzare l’amicizia come leva per carpire informazioni.

Usare sentimenti e debolezze per scopi economici sarà un vantaggio a breve, ma poi, alla lunga gli esseri umani si misurano per quello che valgono, dalle loro azioni.

Per quelli che "business is business" io non faccio al caso loro. Io voglio essere "sostenibile" anche in questo perchè la vita va vissuta e meritata (cit.) e bisogna avere rispetto dei propri consimili.

Io sarò sempre di supporto ad aziende che pongono la correttezza professionale, il rispetto delle persone e la cura dell’ambiente come pilastri della loro Mission.

Voglio lasciare ai miei figli dei valori di cui essere orgogliosi… voglio che si emozionino per relazioni… e non parlo di relazioni con il sito dell’home banking.

(a mia madre, mia moglie, i miei figli e a coloro che non cammineranno mai più da soli)