Il diavolo "fa le pentole e non i coperchi"
BUSTE SU MISURA: LA CONCORRENZA, UNA DELLE REGOLE BASE SULLE QUALI ASSEGNARE UN APPALTO AL MIGLIOR OFFERENTE, E' TROPPE VOLTE VIOLATA.
C'é un male tipicamente italiano che, da sempre, ha alimentato, allimentato e continuerà ad alimentare il malaffare da cui si sono abbeverati in troppi e hanno completamente deviato la funzione tecnica del servizio. Il suo nome è: appalto.
(Da Wikipedia): L'appalto (dal latino medievale appaltum, forse dal latino ad pactum «a contratto») è il contratto con cui una parte (appaltatore) assume, con organizzazione dei mezzi necessari e con gestione a proprio rischio, l'obbligazione di compiere in favore di un'altra (committente o appaltante) un'opera o un servizio.
Nell'ordinamento italiano, il contratto d'appalto è regolato dagli articoli 1655 e seguenti del codice civile. La disciplina è integrata, con riferimento ai contratti conclusi con enti pubblici o enti che svolgono servizi pubblici, dal codice dei contratti pubblici (d.lgs 12 aprile 2006, n. 163) e suo regolamento di esecuzione e attuazione, il D.P.R. n. 207/2010.
Forse, non tutti sanno che, sopratutto nel settore pubblico, molte attività vengono gestite e realizzate da strutture (imprese private) che in funzione di determinati parametri costitutivi (profit o non profit) producono o erogano servizi per nome e per conto dell'Ente committente (appaltante).
Ad esempio, nel mio settore d'impresa, un servizio di assistenza domiciliare fornito dal Comune o dalla Asl locale, non è svolto da dipendenti dei due enti, ma da operatori di una cooperativa. Sulla base di una gara d'appalto con un preciso capitolato (spesso troppo "preciso") e un disciplinare (spesso troppo "dettagliato"), possono partecipare aziende che offrono l'esecuzione ad un preciso costo (al massimo ribasso) rispetto a quanto indicato come prezzo a base di gara.
Questa è la storia conosciuta ai più. Un modo apparentemente alle luce del sole dove, nella realtà, è "semplice" aggiudicarsi appalti milionari (la storia narrata, anche la più recente, la dice lunga) grazie alla complicità di vari addetti ai lavori (politici in primis e funzionari pubblici corrotti).
"Troppo spesso il risultato finale, si decide nella fase iniziale quando si redige il bando di gara e si scrivono atti all'apparenza perfettamente legittimi. Ma è nel nocciolo che c'é il marcio, perché nella maggior parte dei casi tutto avviene con la cucitura di un abito su misura per chi deve vincere" (dichiarazione dell'imprenditore Piero Di Caterina, grande accusatore di Filippo Penati).
Un recente articolo di Gian Antonio Stella sull'inserto "Sette" del Corriere della
Sera racconta alcuni eloquenti episodi di ordinaria follia.
Scrive Stella: " Abbiamo visto a Porto Empedocle una gara per portare finalmente a termine una rampa della nuova circonvallazione, rimasta mozza e sospesa nell'aria per un quarto di secolo, concludersi con tutte le ditte concorrenti che avevano messo nella busta (coincidenza...) lo stesso identico ribasso del 7,1352 per cento (!!!), con il conseguente sorteggio del vincitore e l'automatico ricorso del secondo classificato."
Un'altro "errore di sbaglio" - continua il giornalista e scrittore - è capitato in un appalto pubblico dei Comuni di Gallura per l'affidamento del servizio di Brokeraggio Assicurativo del Comune di Sant'Antonio di Gallura e dell'Unione dei Comuni di Gallura. Il bando diceva che tutti i concorrenti dovevano presentare la loro offerta entro le ore 15 dell'11 maggio 2015. Uno dei partecipanti - scrive Stella - manda un suo incaricato con la busta sigillata connettente l'offerta alle ore 12.15 con quasi tre ore di anticipo sulla scadenza. Sorpresa: la persona delegata alla consegna della busta si sente dire dall'ufficio protocollo che i termini di consegna erano scaduti alle ore 12, come ben visibile sul sito internet dell'Ente Pubblico e che pertanto la ditta è esclusa dalla gara per il ritardo nella consegna. Effettivamente il giorno 11 maggio nel sito dell'Ente Pubblico è riportato come termine di consegna le "ore 12". Stupefatto il nostri sig. Tizio Caio della ditta Sempronio interpella la società che ha fornito on line i documenti di gara, la quale assicura che il giorno 30 aprile nel sito dell'ente l'orario di scadenza era ore 15 (...)
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intermediatrice immobiliare e d'affari/consulente in vari campi e settori/poetessa
9 anniÈ poi.... non dobbiamo lamentarci ed agire? E come si fa a far valere i nostri diritti???
intermediatrice immobiliare e d'affari/consulente in vari campi e settori/poetessa
9 anniPermettetemelo: che schifo!!!!!
intermediatrice immobiliare e d'affari/consulente in vari campi e settori/poetessa
9 anniBeh non è una novità! E non solo l'abito è cucito su misura ma anche le "scarpe" ed il "cappello"! Nei paesi è normale amministrazione. Se poi sindaco e parroco sono inciuciati l'un per l'altro. .... Oltre al danno anche la beffa o "presa per i fondelli" sinceramente è troppo!
co-founder eCure© Digital Home Care Network | co-founder Past President Italiassistenza Spa - PrivatAssistenza | Entrepreneur-Founder-Owner | Journalist | Creator of New Business
9 anniDavida, non so cosa accada negli altri Paesi, ma noi sicuramente primeggiamo. In senso negativo, naturalmente 👎