Il lavoro come Passione
Oramai quasi più di tre anni fa ho cominciato a guardarmi intorno per capire se quello che stavo facendo, lavorativamente parlando, fosse la cosa giusta per me e per il cliente.
Ma perchè ho cominciato?
Quasi tutte le volta che un cliente si sedeva davanti a me mi raccontava le sue frustrazioni, le sue preoccupazioni, i suoi progetti, i suoi bisogni. Il più delle volte il cliente palesava "un'ignoranza" in materia finanziaria elevata: badate bene, ignoranza tra virgolette, non intesa ignoranza in senso negativo ma perchè semplicemente la persona davanti a me ignorava le più semplici regole perchè non le conosceva!
Già, il non conoscere. L'uomo è terrorizzato dall'ignoto: mi sarà capitato quante volte un cliente furioso dei suoi investimenti che perdono sempre. Ma ci siamo mai fermati per capire il perchè di questa rabbia? O lo abbiamo liquidato semplicemente dicendo: questo qui non capisce nulla!
Giusto per essere corretti: l'ho fatto anche io!
E allora perchè faccio tanto il saccente e scrivo "Il lavoro come passione"?
Io sono una persona estremamente riservata, a volte timida, dò poca confidenza alle persone e non amo molto il contatto. Ma nel momento in cui un cliente si sedeva davanti a me e si incominciava a parlare allora, senza quasi accorgermi, cambiavo: cominciavo a gesticolare, a volte mi emozionavo, altre volte mi arrabbiavo anche (si a volte bisogna anche arrabbiarsi con il cliente), gli incontri duravano anche ore perchè non mi fregava nulla di vendere un prodotto, volevo "solo" aiutare, alzavo la voce e con la coda dell'occhio vedevo altri clienti interessati a quello che dicevo.
Ce ne sarebbero molte altre di cose da dire ma è da questo che ti rendi conto che il tuo non è più un lavoro, ma una passione. La passione di poter finalmente aiutare qualcuno.
Molti pensano che complottiamo per non far guadagnare nulla al cliente: lo dicono per paura, perchè non sanno e io ti dico che farò tutto quello che posso per aiutarti a far cambiare idea.
Buon lavoro a tutti.
La comprensione nasce dalla capacità di gestire. Ciò che non siamo in grado di gestire ci è «ignoto»; e l'«ignoto» fa paura. La paura è un altro nome che diamo al nostro essere senza difese. (Zygmunt Bauman)