IL SUCCESSO E' PER GLI AUDACI
Tre giovani con la passione per la recitazione e un'opportunità: comparsare gratuitamente in un film con un importante cast. Solo una di loro riesce, sfruttando fino in fondo l'opportunità senza precludersi alcuna opzione. La differenza tra un professionista e un dilettante non è solo nella professionalità e nella bravura, ma anche nell’intuito, nel fiutare il vento e le opportunità che si potrebbero creare.
Le compagnie amatoriali sono numerosissime, ma il numero di ragazzi che decide di abbracciare il mestiere di attore è bassissimo e ancora più esiguo il numero di coloro che ci riescono. Alle volte capita, come nel caso di Laura e Martina, che giovani attrici emergano sugli altri componenti del gruppo ma, alle volte, con la speranza cresce anche la presunzione.
Le interviste
Laura ha deciso di lasciare l’Irpinia per studiare teatro al Nord. Si è spesso convinti che gli altri paesi possano offrire più opportunità. «Avellino è una piccola realtà, neanche riconoscono le eccellenze. Ti sfruttano solo. Pensa che mi hanno persino proposto un ruolo in un film dove ci sono attori importanti e volevano lo facessi a titolo gratuito. Vorrei proprio sapere se hanno chiesto la stessa cosa agli altri. Sono schifata, vado al Nord, almeno lì sono più seri e avrò più opportunità».
Ernesto e Martina, invece decidono di provare e mettersi in gioco. «È un’esperienza nuova – dichiara Martina – e spero formativa. Passare da una compagnia amatoriale a un set cinematografico serio comporta dei rischi, potrei scoprire di non essere all’altezza, ma sicuramente potrei imparare molto ed essere pronta e sicura per la prossima occasione, perché sicuramente lavorare accanto a gente professionalmente valida ti regala quel qualcosa in più anche come visibilità, come curriculum».
«Per me - dice quasi trascinandosi Ernesto – va bene. Non nascondo di avere delle remore, potrebbe essere, anzi sicuramente è, un modo come un altro per sfruttarti, ma da qualche parte dovrò pur cominciare».
IL BIVIO
Questa volta il bivio ha il sapore di un vero e proprio salto nel vuoto, spetta ai protagonisti costruire il proprio paracadute. Dopo la scuola di teatro in una delle tante compagnie amatoriali irpine, tre ragazzi si trovano a dover scegliere: accettare una comparsa a titolo gratuito in un film con attori di rilievo o declinare l’invito. Laura chiude la busta, anche se giovane non vuole essere sfruttata. «Se mi vogliono mi devono pagare»: mi dice con tono altero. Ernesto e Martina colgono l’occasione come un’opportunità di crescita professionale e di immagine.
Consigliati da LinkedIn
Laura è al Nord da diverso tempo e continua a collaborare con compagnie amatoriali, qualche volta ha qualche piccolo ruolo in gruppi più importanti. Sogna ancora di diventare qualcuno. Mi correggo, crede già di essere diventata qualcuno precludendosi ogni possibilità di crescita.
Ernesto è rimasto molto deluso dall’esperienza cinematografica: «E’ vero, ho imparato a lavorare accanto a dei professionisti, ma poi è finita lì e mi sono ritrovato punto e a capo. Se vuoi andare avanti devi avere la botta buona. Mio nonno diceva ‘o apertura e cascia o apertura e cosce’ e così è.» Leggo nelle sue parole e nel tono che usa rabbia, amarezza, rancore e comprendo che quelle accuse sono rivolte a Martina.
"Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba."
Martina è l’unica dei tre che è andata veramente avanti e oggi lavora a Roma con una grande compagnia di teatro. «Hai avuto una bella fortuna» le dico. «E’ vero - risponde, impartendomi una grande lezione di vita - ho avuto fortuna, ma la fortuna devi saperla riconoscere e devi saperla cogliere». Le chiedo di spiegarsi meglio. «Quando ho avuto l’opportunità di scegliere se investire o meno sulla visibilità che poteva darmi una comparsa in quel film, ho valutato ogni cosa e sono giunta alla conclusione che ne sarebbe valsa la pena se avessi avuto il coraggio di usarla fino in fondo. Ho deciso di azzardare e ho alzato l'asticella. Ho imparato molto su quel set perché sono stata messa faccia a faccia con i miei limiti e le mie ingenuità e ho anche compreso che avevo una buona arma tra le mani. Prima che il film uscisse ho pagato un esperto affinché mi realizzasse un sito professionale. Ho contattato tutti i giornalisti, anche di piccolissime testate, e ho inviato loro alcuni articoli che parlavano della mia presenza su quel set e non solo. I social hanno fatto il resto. Insomma, ho investito su me stessa e trasformato quell’occasione in una grande opportunità.»
La differenza tra un professionista e un dilettante non è solo nella professionalità e nella bravura, ma anche nell’intuito, nel fiutare il vento e le opportunità che si potrebbero creare. Martina ha cercato di capire se cavalcando l’onda potesse arrivare da qualche parte o avrebbe solo sprecato tempo e risorse. Quando ha deciso di rischiare era perfettamente consapevole che sulla tavola l’equilibrio lo avrebbe dovuto trovare lei perché in alto mare nessuno mai sarebbe corso in suo aiuto e come tutti gli audaci ha vinto.
Se vuoi Evolvere, se non ami il tuo lavoro, se ti senti frustrato, se non guadagni abbastanza o il tuo stress ti logora, se stai vivendo un momento difficile, Parliamone chiamami al 338.7780160
Un abbraccio di luce