Il Tecnico e il Tecnico Laureato devono saper individuare i bisogni del cliente e tradurli nel rispetto delle norme - Intervista ad Amos Giardino
Uno dei problemi che riguarda le professioni tecniche è senz’altro quello del titolo di studio e della relativa iscrizione all’albo. Ci aiuta a fare chiarezza?
Fino al 2024 i periti industriali potranno ancora iscriversi all’albo con il diploma, dopo per le nuove iscrizioni sarà possibile solo con la laurea. Per i geometri invece varrà ancora il diploma. Il problema riguarda il DPR 328/2001 che consente l’accesso a più ordini con lo stesso titolo di studio, per cui è necessario che ci sia un percorso un univoco per ogni professione. Solo nei periti industriali ci sono 26 specializzazioni, che arrivano a coprire tutte le aree ingegneristiche e in parte quelle alimentari.
La specializzazione dei geometri riguarda soprattutto l’attività catastale, la misurazione dei terreni e le stime di immobili e costruzioni. Grazie alla tecnologia e l’uso dei droni, i geometri si sono ritagliati una fetta di mercato che necessita di topografia e rilevamento fotografico. Quanto la tecnologia sta cambiando o ha cambiato le professioni tecniche?
La tecnologia sta aiutando le professioni tecniche perché consente di fare le stesse operazioni di prima, ma con maggiore precisione e con tempi minori. L’unico neo sono i costi e i grossi investimenti che l’adeguamento tecnologico richiede. A questo va aggiunto un aggiornamento continuo perché la tecnologia è bella ma bisogna saperla usare!
Secondo il Consiglio Nazionale dei Geometri quello dei geometri è un settore giovane e dinamico che riesce a dare risposte concrete al mercato del lavoro. Cosa piace di questa professione?
L’attività è legata a tutto il settore dell’edilizia, le attività principali riguardano il catasto, i rilievi topografici ma c’è anche una parte legata alla sostenibilità energetica e di contenimento termico degli edifici (pensiamo agli involucri).
I tecnici italiani sono molto apprezzati all’estero. Quanto conta una preparazione linguistica adeguata per poter ampliare il proprio business e aumentare il bacino di clienti?
La conoscenza delle lingue, e dell’inglese in particolare, è ormai essenziale se si vuole operare fuori dai confini nazionali, ma in verità anche in Italia. Gran parte della documentazione su cui ci aggiorniamo è in inglese. Negli ultimi anni sta prendendo piede anche il tedesco.
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I periti industriali hanno una gamma di competenze che va dall’elettrotecnica all’edilizia, dalla chimica alla meccanica fino all’informatica e all’elettronica. Ma quali skill personali servono per svolgere la libera professione?
È importante conoscere bene la materia e tutti gli aggiornamenti dei materiali e degli aspetti normativi. Non è sufficiente la base scolastica o sapere riconoscere le strutture e l’impiantistica, quello che conta è saper individuare le esigenze e le necessità del committente e saperle tradurre nel rispetto delle norme.
I periti industriali sono in prima linea per assicurare la costante innovazione del sistema produttivo italiano attraverso l’osservazione diretta di macchine e impianti, e l’apporto di migliorie che rendono possibile innovare i processi, migliorare l’organizzazione del lavoro e ottimizzare i tempi di produzione. Quanto è importante la formazione per stare al passo con l’innovazione tecnologica?
È indispensabile. Se negli anni ’70 le conoscenze acquisite potevano bastare, oggi, senza un aggiornamento continuo non si può più progettare perché le tecnologie evolvono e cambiano di continuo.
Il cambiamento climatico, la pandemia e la guerra in Ucraina hanno puntato i riflettori sullo sviluppo del territorio e sulla necessità di valorizzare e salvaguardare l’ambiente. Che ruolo gioca la figura del perito agrario in questa nuova sfida al cambiamento?
I periti agrari, come gli agrotecnici, sono coloro, che conoscendo i sistemi digitali, sono in grado di sfruttare la tecnologia per ottimizzare le colture, l’uso dell’acqua, gestire e controllare i territori e il grado di umidità del terreno. Un lavoro di efficientamento che guarda alla sostenibilità ambientale e al risparmio delle materie prime.
Il perito agrario necessita di conoscenze digitali, competenze relative alla gestione e all’analisi dei dati, al risk management, alle relazioni di filiera e ai contratti. Come cambierà nel futuro la figura del perito agrario alla luce della trasformazione che sta subendo l’agroalimentare?
Utilizzando le reti di rilevamento, il perito agrario si troverà in mano molti dati da analizzare. La corretta analisi di questi dati permetterà di rispondere alle necessità che le trasformazioni ambientali stanno richiedendo e sarà possibile intervenire tempestivamente.
Perché un giovane dovrebbe iscriversi all’Antec?
Perché Antec dà la possibilità a tutte queste professioni di essere sempre aggiornate sull’innovazione e l’evoluzione tecnologica del settore. Ma è anche l’unica associazione che tutela gli interessi di queste quattro aree professionali. Antec si mette in gioco per supportare a livello collettivo qualsiasi problematica di categoria, così come abbiamo fatto col il 110% o nel caso in cui siamo stati esclusi dai bandi pubblici.
Perito Industriale / Industrial Engineer - CEO / Managing Director presso BEKEN ITALIA SRL
2 anniEloquente , semplice e molto ben spiegato. Complimenti.